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A Tu per Tu con….Stefano Tavoletti -22 Mag-

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“L’allenatore carismatico” la sua ultima fatica in collaborazione con Walter Zenga.

A cura di Valentina Cristiani


Grazie Stefano della disponibilità. Raccontaci la tua ultima fatica “L’allenatore carismatico” scritta in collaborazione con Walter Zenga.

L’allenatore carismatico è un libro semplice, pratico, lo considero una sorta di manuale finalizzato al miglioramento delle proprie competenze carismatiche e di leadership. E’ un libro di self help che nasce con uno scopo preciso, consapevolizzare l’allenatore relativamente alla propria condizione: Chi sono? Dove sto andando? Cosa voglio?  Sono fermamente convinto che solo attraverso una maggior presa di coscienza sulla propria identità sia possibile intraprendere un percorso di crescita e di miglioramento personale. Il libro è suddiviso in due parti distinte: la prima è curata da me, la seconda da Walter attraverso la sua esperienza ultratrentennale nel mondo del calcio, ma entrambe alla fine hanno lo stesso filo conduttore che è quello di contribuire a migliorare gli atteggiamenti e le competenze psicologiche e motivazionali dell’allenatore.


Com’è nata la tua amicizia con Walter e com’è maturata l’idea di lavorare insieme per questa opera?

Con Walter ci siamo conosciuti nel marzo 2008 aCoverciano nel corso di un convegno organizzato da www.allenatore.net sull’allenamento e l’organizzazione delle situazioni offensive di palla inattiva. Walter e Gianni Vio (specialista del settore attualmente alla Fiorentina) erano i docenti, a me spettava invece il compito di parlare della componente psicologica e motivazionale nel contesto di queste specifiche situazioni. Ricordo che con Walter entrammo da subito in sintonia parlando di argomenti a noi cari: motivazione, psicologia, coaching ecc… è stato come se lo avessi da sempre conosciuto. Come tifoso interista e suo grande estimatore, per me fu l’avverarsi di un sogno. Da quel giorno è stato un susseguirsi di contatti che sono andati a consolidare la nostra amicizia. Dopo i due miei precedenti libri (Motivare per vincere e L’allenamento mentale del calciatore) da tempo cullavo l’idea di scrivere un libro di “self help” per gli allenatori e in particolare sulla gestione degli aspetti legati alla leadership e alla comunicazione. La cosa si è materializzata la scorsa estate, quando Walter è venuto in ritiro in Italia, a Montecatini Terme, con la sua squadra (Al Nasr-Dubai). In quell’occasione osservandolo giornalmente da vicino nel suo efficace “modus operandi” con giocatori di etnie e religioni differenti, ho avuto la conferma che era l’allenatore ideale con il quale condividere il progetto di scrivere un libro su queste tematiche.

 

Ci parli del libro e dei tre aspetti specifici che tratta?

In questo libro si parla di atteggiamenti, di stili comportamentali e comunicativi tra allenatore e giocatore. Più specificamente gli argomenti trattati sono relativi al come acquisire e/o rafforzare il carisma, la propria leadership e la comunicazione persuasiva. L’idea diffusa è che carisma e leadership siano qualità innate e quindi appannaggio solo di pochi eletti. Questo libro vuole sfatare queste credenze: leader carismatici si nasce, è vero, ma è altrettanto vero che possiamo diventarlo attingendo a risorse che sono già dentro di noi, anche coloro che non possiedono una naturale predisposizione al comando possono diventare leader carismatici a condizione che vengano apprese e consolidate alcune caratteristiche indispensabili all’attitudine della leadership. In questo libro l’obiettivo mio e di Walter – attraverso le nostre rispettive competenze – è quello di fornire agli allenatori gli strumenti, le tecniche e le strategie per manipolare consapevolmente la propria leadership ed essere più efficaci nella comunicazione  e nella motivazione di gruppo. Allegato al libro c’è un cd audio di programmazione mentale: ritengo che prima di agire sui nostri comportamenti si debba agire sulla nostra identità, prima di fare e ottenere dobbiamo essere; gli esercizi contenuti in questo cd sono finalizzati proprio a tale scopo, a rafforzare la propria auto immagine. La prefazione del libro è a cura di un altro “big” del nostro calcio: Chicco Evani, attuale selezionatore della nazionale under 19.

 


Quando verrá presentato e dove è possibile trovare il libro?

In questi giorni è iniziata la pubblicità sul sito www.allenatore.net, successivamente verrà effettuata una presentazione on line attraverso un webinar specifico. Oltre che nel medesimo sito web sarà possibile reperire il volume nelle librerie specializzate (Libreria dello sport di Milano, Libreria grande di Perugia) e successivamente nelle vari siti specializzati nella vendita libri online (Ibs ecc). Il libro sarà presente anche presso la libreria del Centro Tecnico Federale a Coverciano.

 

Cosa ti ha colpito di Walter Zenga umanamente e come campione, prima calciatore ora allenatore?

Sono diverse le caratteristiche di Walter che mi hanno colpito, umanamente parlando direi in primis la sua forte personalità nonché i suoi atteggiamenti, la sua semplicità e spontaneità nel comunicare, convincere e persuadere. E poi il suo straordinario carisma, il suo modo di coinvolgere e di trasmettere entusiasmo, la sua fame nel voler continuamente imparare cose nuove. Walter è il classico esempio di “Man at work, man in progress” , basti dire che una delle sue frasi preferite è: “Fai come gli squali … vai sempre avanti!” . Da calciatore invece mi hanno sempre colpito il suo coraggio e la sua leadership. Un’altra caratteristica che apprezzo in lui è la sua schiettezza nel dirti le cose – sempre più qualità rara nel calcio attuale – Walter se ha da dirti qualcosa, te lo dice sul viso, direttamente, senza troppi giri di parole. Capisci adesso perché ho scelto lui come compagno di viaggio nella stesura di questo libro? Walter incarna tutte quelle caratteristiche che un tecnico vincente secondo me dovrebbe possedere.

 


Parlaci della tua emozionante professione: “mental coach”. Quale trafila hai fatto per arrivare a questi livelli?

Quali livelli? Andiamoci piano…non ho fatto niente di così eclatante. Ho iniziato una decina di anni fa leggendo un libro motivazionale di Anthony Robbins (Come ottenere il meglio da sé e dagli altri) e da lì è iniziato il mio percorso: letture di quel genere, corsi, workshop, ascolto di cd specifici, visione di dvd di crescita personale e culminato con la certificazione Practitioner in PNL (Programmazione Neuro Linguistica). Ero come drogato di questi argomenti, avevo continuamente fame di conoscere cose nuove, poi un bel giorno mi sono detto: perché non trasferire tutto quello che ho acquisito in questi anni nel mondo del calcio? E così decisi di scrivere il mio primo libro “Motivare per vincere” seguito a ruota dal secondo “L’allenamento mentale del calciatore”. Premetto che il ruolo di mental coach non rappresenta per me una professione, attualmente non è la mia occupazione principale, chissà … magari un giorno potrà anche diventarlo…

 

Quali calciatori/allenatori segui? Calciatori e mister sono favorevoli o contrari a questa figura?

A differenza di altri miei colleghi “preparatori mentali” il mio target principale di riferimento non sono i calciatori ma gli allenatori. Ritengo che questa figura possa risultare un efficace supporto psicologico alla crescita del mister e di conseguenza della squadra e dei giocatori nell’ambito delle sue competenze specifiche. L’importante è che la scelta dell’allenatore di avvalersi di una simile figura venga condivisa fin dall’inizio sia dalla società che dagli stessi giocatori altrimenti potrebbero crearsi antipatiche incomprensioni. Per essere accettato dai giocatori, dall’allenatore e dal resto dello staff devi saper entrare in punta di piedi e porti loro nel modo giusto, se pensi di metterti a fare il “tuttologo” o ergerti su un piedistallo come salvatore della patria, vai poco lontano. Lo scoglio più duro piuttosto è rappresentato da quei dirigenti “old style”, che sono diffidenti in partenza verso figure come le nostre anche se senza un plausibile motivo. Purtroppo nel nostro Calcio, tutto ciò che è novità destabilizza, per cui a prescindere c’è chiusura su queste tematiche, di mente si parla tanto, ma se ne parla e basta… e pensare che la mente in una performance ha un ruolo determinante, come minimo incide il 70%, ma si preferisce dare più risalto alla tecnica, alla tattica e al fisico…nel calcio estero sono troppo più avanti e i risultati sono davanti agli occhi di tutti.

 


Sei tifoso interista. A tuo avviso il campionato deludente dei neroazzurri a cosa è dovuto? Riconfermeresti Strama o chi vedresti pronto per quella panchina?

I motivi sono tanti e agli occhi di tutti. Errori derivanti da un mercato strampalato che ha creato lacune in tutti i settori e in particolar modo in attacco, errori per di più reiterati nella sessione invernale del calciomercato. A ciò vanno aggiunti gli innumerevoli infortuni che hanno dimezzato la rosa a disposizione di Stramaccioni, ma nemmeno il giovane tecnico romano secondo me è esente da colpe, non essendo riuscito (tranne che in rare occasioni) a trovare un assetto tattico stabile alla squadra: 4-2-3-1, 4-3-3, 3-5-2, 3-4-2-1, 4-3-1-2 …praticamente le ha provate tutte, ma di gioco se ne è visto veramente poco anche con l’organico al completo. Se lo confermerei? Io ti rispondo che al suo posto vedrei bene un cinquantatreenne con un entusiasmo incredibile. Ritengo che Walter Zenga sarebbe l’allenatore giusto per riportare passione, fervore, slancio a San Siro: DNA completamente neroazzurro dalla testa alla punta dei suoi piedi, conosce l’ambiente, è amato dai tifosi, ha competenze tecniche ed esperienza internazionale e poi ha una grande passione per il suo lavoro.

 

Puoi anticiparci se a breve rientrerà in Italia Walter per presentare il libro insieme te? Tu, personalmente, in quale panchina lo vedresti bene?

Sinceramente con Walter non abbiamo parlato di organizzare una presentazione ufficiale del libro. A giugno, come la maggior parte degli allenatori, lui sarà in vacanza, ma non è competenza mia dirti se e quando tornerà in Italia … In quale panchina lo vedrei bene? Ovunque venga messo nelle condizioni di tirar fuori le sue straordinarie doti di leader carismatico e trasmettere il suo coinvolgente entusiasmo…

 

Quali saranno i tuoi prossimi impegni? 

I miei prossimi impegni, si chiamano Apport Garda che è un importante stage annuale per i preparatori dei portieri di calcio, dove sarò relatore per l’argomento Mental Training, dopodiché il 22-23 giugno sarò ad Arezzo per un seminario organizzato da www.allenatore.net con il patrocinio dell’ AIAC locale. A settembre sono stato invitato a un seminario in Tunisia –al quale partecipai anche lo scorso anno- per un corso di formazione a coach ed allenatori locali. Per il prossimo anno invece (in concomitanza con i mondiali di calcio 2014) con Massimo Lucchesi -che è il direttore di Allenatore.net- abbiamo avuto contatti per sviluppare interessanti progetti in Jamaica e negli Stati Uniti.

 

Dulcis in fundo, per contattarti come mental coach?

Per eventuali contatti e organizzare seminari specifici sull’argomento “Preparazione mentale”:  www.allenatore.net sezione corsi, personal service.

 



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