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DI VAIO : ” partita speciale per me!”

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Domenica la Lazio affronterà il Bologna, partita fondamentale per contnuare a credere nell’Europa e soprattutto per risollevare il morale della banda Petkovic in vista della finale di Coppa Italia. Marco di Vaio, ex di entrambe le squadre, vivrà sicuramente la partita in maniera particolare, come ha confessato in una lunga intervista rilasciata al “Messaggero” in edicola questa mattina. Bellissime come sempre le parole che l’ex attaccante biancoceleste, attualmente in forza alla squadra canadese del Montreal Impact, ha speso per la Lazio. Di seguito l’intervista integrale:

Come sta Di Vaio, tutto bene in Canada:“Se non fosse per il freddo, direi perfetto. Io e la mia famiglia ci troviamo bene, ho la fortuna di continuare a giocare a pallone, di divertirmi e segnare. E con tanti amici attorno a me, difficile parlare inglese o francese, la maggioranza è italiana”.

Settimana non facile, domenica scorsa il Parma e adesso la Lazio affronta il Bologna. Forse per lei quella che verrà è la partita più tosta di tutte.

“Sicuro. La Lazio ce l’ho nel cuore, così come il Bologna. Non sarà semplice, anche se i miei ex compagni sono quasi salvi pure matematicamente e se dovessero perdere, diciamo che non sarà una tragedia. Per mister Pioli non è stato facile l’avvio, ma ancora una volta ha fatto un gran bel lavoro. Per fortuna stavolta non sarò in campo, un bel sospiro di sollievo. Sul serio”. 

 Addirittura?

“Si, ora che non ci sono più posso dirlo senza problemi, ogni volta che sfidavo la Lazio all’Olimpico stavo male, uno schifo, non ero io. Contro la Roma non c’era storia, anzi ero caricato, ma quando affrontavo i biancocelesti non ce la facevo proprio. Non è un caso che in tanti anni di Serie A è l’unica partita dove non ho mai segnato, e sbagliato gol già fatti”.

A Bologna però andava diversamente.

“Si al Dall’Ara ne ho fatti diversi alla Lazio, ero contento, anche se dentro di me c’era un pò di languore, ma credo sia normale”.

 Eppure a Bologna tornerà a vivere e lavorare, giusto?

“È una città meravigliosa, la gente è fantastica e mi ha dato tanto ed è il posto dove la mia famiglia è cresciuta. C’è un accordo con il presidente per tornare come dirigente, vedremo, ora non ci penso”.

 E della Lazio che dice?

“Fino a gennaio credo sia stata una grande Lazio, quasi sul livello della Juve. Mi piaceva il calcio che proponeva, con una punta e tanti centrocampisti di qualità come Mauri, Hernanes e Candreva in grado di inserirsi e fare gol. Petkovic è stato bravo ad adattarsi ai giocatori, una bellissima sorpresa”.

E poi cosa può essere successo?

“Non lo so, quasi incomprensibile, visti i pochi punti nel girone di ritorno, probabilmente i tanti impegni ravvicinati e gli infortuni di gente importante come Mauri e Klose, la mentalità”.

Si poteva fare qualcosa di più nel mercato di gennaio?

“Una squadra che ti fa 39 punti all’andata e con quel tipo di rosa, mica è semplice da migliorare. Per me la base è ottima, Lotito sta facendo un buon lavoro, alcuni ritocchi e la Lazio può competere ad alti livelli. E poi in Europa League poteva andare più lontano ed è stata eliminata per colpe non sue, spero che riesca ad andare in Europa tramite il campionato”.

Come definirebbe la stagione della Lazio?

“Ora come ora direi strana, ma se vinci la Coppa Italia diventa fantastica. Se non succede? Non ci voglio pensare”.

L’avrebbe mai immaginato un derby in finale di Coppa Italia?

“Sarà una partita incredibile, che vale quasi quanto uno scudetto. Un evento storico e una bella fortuna per chi scenderà in campo. Il derby è già il derby, una finale poi, mamma mia. Purtroppo io e Sandro (Nesta ndr) la vedremo da qua e come sempre sul divano, ma speriamo che alla fine la coppa sia nostra, pronti a festeggiare a Montreal”.

Con Nesta parlate di Lazio?

“Scherza? Siamo due pazzi tifosi d’oltreoceano, ma soprattutto due ragazzi che sono cresciuti con quella maglia addosso. Per noi la Lazio è qualcosa di più”.

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