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IL Sole24Ore – I Flop del Mercato di Riparazione di Gennaio 2013 – 14 Aprile

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Il calcio è uno sport di massa seguito da milioni di spettatori e appassionati, con decine di testate giornalistiche specializzate  che ne recensiscono le giornate di campionato e le partite: il fenomeno è talmente vasto, tanto che possiamo definire il mondo il calcio come la “seconda azienda italiana per fatturato”. Per questo anche il Sole24 ore, il più famoso e autorevole quotidiano finanziario del panorama italiano, oggi si è occupato di questo sport, ma non dal punto di vista finanziario come potrebbe essere la sua mission, ma occupandosi invece dei flop, cioè di quei giocatori che, ingaggiati a gennaio per aiutare le sorti della loro squadra, non hanno sortito gli effetti sperati. Il calciomercato di riparazione regala talvolta colpi da favola, come Balotelli al Milan ed Emeghara al Siena, ma anche e soprattutto sorprese poco gradite, confezionate in tutta fretta con la speranza che possano rivelarsi gratificanti e, perché no, utili. Peccato che non vada sempre a finire per il verso giusto. Ecco, nell’articolo di Dario Pellizzari, i dieci flop dell’ultima sessione di mercato della Serie A. E, come potete notare, non ci sono nella lista giocatori del Bologna, nonostante il giornalista non sia legato in alcun modo a Bologna. Quando si dice imparzialità……Buona lettura!

1) Milton Caraglio (Argentina), 24 anni, attaccante. Dal Rangers di Talca al Pescara in prestito con diritto di riscatto. L’ultima destinazione del giocatore che vanta origini italiane lasciava intendere che l’affare potesse e dovesse prendere forma. Perché 17 gol in 37 partite nel massimo campionato cileno rappresentano un biglietto da visita niente male. Anche per la Serie A. Tuttavia, il confronto con la realtà di casa nostra non è mai cosa facile. Ed ecco spiegato il flop firmato dal club abruzzese. Caraglio inizia titolare e finisce in panchina, dove non si muove dal 25 febbraio. E Il Pescara non è la Juventus

2) Nicolas Anelka (Francia), 34 anni, attaccante. Dallo Shangai Shenhua alla Juventus a parametro zero. Conte cercava Drogba ed è arrivato lui, suo compagno di squadra nell’avventura cinese. Serviva un uomo in grado di aumentare la potenza di fuoco della truppa bianconera. Non un titolare, ma un rincalzo di qualità, in grado di far dimenticare definitivamente la meteora Bendtner. Pochi i soldi disponibili, tante le idee. Finché non spunta Anelka, affare low cost dell’ultima ora. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il francese ha collezionato fin qui la miseria di 19 minuti in campionato e 4 in Champions League. Viva Bendtner.

3) Enis Nadarevic (Bosnia), 25 anni, centrocampista. Dal Varese al Genoa per 250mila euro. In Serie B, era considerato uno dei migliori, un giocatore capace di fare la differenza. In Serie A, debutta (male) tre giorni dopo il passaggio in maglia rossoblù, siede un paio di volte in panchina e poi arriva l’infortunio, che lo tiene fuori dai giochi per quasi due mesi. Il rientro, in panchina, domenica scorsa contro il Napoli. Tutto da rifare.

4) Antonio Floro Flores, 29 anni, attaccante. Dal Granada al Genoa via Udinese per la comproprietà con il club friulano di Merkel e Alhassan. A Genova non vedevano l’ora che tornasse, perché due anni fa, con la casacca del Grifone, aveva fatto fuoco e fiamme, con un carico di gol difficile da dimenticare. In Spagna non è andata bene e allora eccolo di nuovo al Marassi, per provare a rilanciare una squadra in caduta libera. Gioca quattro partite di fila e i conti non tornano: tutto qui? Dulcis in fundo, ecco l’infortunio che gli fa perdere due mesi di campionato. Quando si dice, pure la sfortuna…

5) Zdravko Kuzmanovic (Serbia), 25 anni, centrocampista. Dallo Stoccarda all’Inter per due milioni di euro. Era uno dei tanti giocatori in scadenza di contratto che facevano gola alle squadre in cerca di un frangiflutti in mezzo al campo. Non un campione, ma un buon calciatore, si diceva, capace di dare ordine in mediana e suggerire a dovere le ripartenze. Peccato che il suo arrivo alla Pinetina sia stato un mezzo fallimento.

6) Nicolas Bianchi Arce (Argentina), 26 anni, difensore. Dal San Lorenzo al Pescara per circa 300mila euro. Per la serie, provare non costa nulla, pardon, relativamente poco. Il giocatore di Buenos Aires arriva in Italia con un curriculum di tutto rispetto. Giocava titolare nel massimo campionato argentino in una squadra di buona tradizione e recentissima popolarità (Papa Francesco tifa San Lorenzo). Insomma, si può fare. Pronti e via e comincia il disastro. Bianchi Arce non ne azzecca una. Nemmeno per sbaglio

7) Rolando (Portogallo), 27 anni, difensore. Dal Porto al Napoli in prestito con diritto di riscatto. Si temeva il peggio, che però non è arrivato. La società partenopea è tornata sul mercato per cercare un uomo che potesse sostituire degnamente Cannavaro, su cui gravava una pesante squalifica per il calcioscommesse. Rolando, prima campione, poi soltanto rincalzo nel Porto, ha risposto presente dopo una lunga trattativa. Il problema è che Mazzarri ha dimostrato di fidarsi pochissimo di lui, tanto che finora l’ha spedito in campo con il contagocce. Certo, Cannavaro è tornato al suo posto, ma se così non fosse stato?

8)Bruno Pereirinha (Portogallo), 25 anni, difensore e centrocampista. Dallo Sporting Lisbona alla Lazio a costo zero. In patria, qualcuno l’ha addirittura paragonato a Fabio Coentrao per la velocità e la capacità di produrre gioco. Come dire, un grande. Almeno, fino a qualche anno fa. Perché da un paio di stagioni, il giocatore non fa vedere grandi cose, anzi. Alla Lazio speravano che ritrovasse lo spirito e il talento di un tempo. Invece, nulla, Pereirinha non ha ancora convinto il tecnico Petkovic, che probabilmente non potrà contare su di lui fino alla prossima stagione per via di un infortunio.

9)Mauricio Sperduti (Argentina), 27 anni, attaccante. Dal Newell’s Old Boys al Palermo per 250mila euro. Se non è un record, poco ci manca. In due mesi con i rosanero, il giocatore che in carriera ha messo da parte anche due presente con la Nazionale del suo Paese, non ha collezionato nemmeno un minuto di gioco. Ha iniziato la sua esperienza in Italia con una tribuna e in tribuna è tornato con il ritorno di Sannino in panchina. Oggetto misterioso della campagna acquisti del presidente Zamparini. Uno dei tanti.

10) Matias Cabrera (Uruguay),26 anni, centrocampista. Dal Nacional di Montevideo al Cagliari per due milioni di euro. Su di lui aveva detto sì a occhi chiusi pure José Herrera, ex gloria della squadra sarda negli anni Novanta. Intendiamoci, non si pensava fosse un fuoriclasse, tanto che al Nacional era finito nell’ultima stagione tra le riserve, ma certo si contava potesse dare qualche garanzia in più. E 115 minuti di gioco in due mesi sono pochini per sperare che le cose migliorino nelle ultime gare in calendario. 

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