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RdC – Bologna, la forza della stabilità – 24 Marzo

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Se il terzetto al comando della società, Guaraldi, Zanzi e Pioli, si confermasse ancora questo all’inizio della nuova stagione calcistica 2013/2014, sarebbe un importante segnale di continuità e di pianificazione di quella che dovrebbe essere la squadra per il prossimo campionato. Ecco perchè, nell’articolo scritto da Massimo Vitali, questa ipotesi sarebbe una delle migliori da porre in essere per gettare le fondamenta per il prossimo anno, ipotesi che darebbe stabilità progettuale e continuità di obiettivi, che il buon finale di stagione, ancora da scrivere, potrebbe consentire di dare. Niente tabula rasa ma mantenimento e, se possibile, rafforzamento dell’organico per un tentativo di scalata ai piani alti della classifica. Anche di questo si è parlato nel pranzo “a quattrocchi” fra il Pres e il Mister, gettando solide basi per la squadra che dovrà difendere i colori rossoblù: la conferma, che non era del tutto scontata nonostante il contratto scadesse nel 2014, dell’allenatore attuale, da il là ad un progetto di stabilizzazione e miglioramento che permetta di guardare in maniera ambiziosa al prossimo campionato. Sul piatto Guaraldi ha messo la proposta di allungamento al 2015 del contratto di Pioli, ma allo stesso modo l’impegno del club di non smantellare il nucleo qualitativo della squadra: Perez, Gila e DIamanti sono, nella testa del nostro mister, giocatori imprescindibili per la prossima stagione. Quindi l’impegno della società dovra necessariamente essere quello di non privarsi del terzetto delle meraviglie, o di pianificare fin da subito, qualora le necessità finanziarie delle casse del club lo imponessero, una sostituzione qualitativa che permetta al Mister di godersi i frutti di questa scelta e della sua permanenza per il terzo anno. Evitare di fare gli errori (vedi Ramirez) dell’anno scorso è fondamentale: una scelta di stabilità e di continuità lo impone, con sagacie e lungimiranza qualora le opzioni economiche rendessero alcune “vendite” necessarie.

Quindi il Pioli -ter partirebbe senza rivoluzioni: 24 giocatori in rosa per una gestione sana del gruppo, senza appesantimenti della rosa. E quindi il vedere il mister di Parma ancora sulla panchina rossoblù sarebbe un evento: l’ultimo trainer a rimanere sulla panchina per più di 3 anni fu proprio quel Guidolin che dal 99 al 2003 fece di quella panchina casa sua. Quel Guidolin che, ironia del destino, incontremo proprio sabato alle 15.

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