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Novità in vista? Il patto di sindacato

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Approfittiamo di questo momento di “impasse”, dovuto alla partita rinviata del BFC, per darvi qualche info sul patto di sindacato siglato dalla maggioranza dei soci di Bologna 2010 (escluso Zanetti), società controllante del Bologna calcio.

Tale patto di sindacato, di cui Consorte è stato presidente fino a fine marzo 2012, è stato
siglato per fare in modo che un acquirente esterno al patto stesso, che voglia acquisire la maggioranza delle quote, debba necessariamente comprare le quote di tutti gli aderenti al patto (circa l’80% della società).
Una delle finalità del patto è quella di evitare che qualche azionista del BFC potesse, in forma autonoma e non concertata con gli altri soci, vendere (o per assurdo, regalare) le proprie quote ad un soggetto esterno (che non è solo Zanetti).
Il patto di sindacato scadrà nel giugno 2015, quando chiunque potrà essere libero di fare ciò che vuole con le azioni di Bologna 2010.

Ma prima di allora potrebbe succedere che, e qui facciamo riferimento alla Notizia che abbiamo dato per primi giorni fa su 1000 Cuori, un possibile  acquirente, che volesse acquistare la maggioranza del Bologna, potrebbe liquidare tutti i soci del patto, senza neppure interpellare e/o trattare con Zanetti.

Il già citato Mr. Perrone (chiamato in causa come front-man del gruppo che acquisterebbe il Bologna da Emanuele Righi) e che secondo la nostra Redazione è l’intermediario tra l’eventuale acquirente e chi rappresenta la società Rossoblù, avrebbe  ottenuto la visione di alcune carte tra cui quelle relative a questo “patto di sindacato”. Questo per fornire anche una spiegazione dei meccanismi che regolano questo “Patto” che come altre carte su Bologna 2010, ovviamente, l’eventuale compratore ha necessità di conoscere prima di avventurarsi nell’acquisto della società…

Mentre il Dott. Zanetti, almeno per quello che pensa e sa la nostra Redazione, potrebbe anche non essere stato informato della trattativa, visto che continuerebbe a rimanere in minoranza relativa e che comunque non sarebbe parte di questo patto di sindacato.

Ma come ne uscirebbe poi Mr. Segafredo, una volta saputo della reale possibilità di chiusura della trattativa di cessione del BFC?? Quali scenari si aprirebbero? Sarebbe in grado di rientrare in una ipotetica scalata al comando per la società? Oppure sarebbe possibile un suo impegno come socio minoritario col nuovo futuro acquirente?

Domande a cui ora nessuno può riuscire a rispondere. Percorriamo insieme questo cammino che ci dovrebbe portare (come già detto) ben oltre il 6 di Marzo…
Sperando nel migliore finale possibile per tutti Noi tifosi.

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