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Bologna

Il Confrontista – di Beppe Savo – 18 Febbraio

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Venticinquesima giornata e tredicesima sconfitta di cui 6 fuori casa con il minimo scarto, 1 a 0. E’ dall’inizio del campionato che la squadra fa partite in cui non “sbraga” (per intenderci partite tipo Cagliari Bologna 5 a 1 o Bologna Siena 1 a 4 nell’anno del ritorno in serie A, oppure un Bologna Bari 0 a 4 l’anno del profeta Malesani). Ma e’ sempre da inizio campionato che la squadra inanella partite scialbe, senza nerbo dove una volta andata in svantaggio, pur di fronte ad avversari non “galacticos”(e ieri il Catania, nonostnte i molti giocatori in campo di madre lingua spagnola, non poteva essere certo scambiato per i blancos di Mourinho…)getta la spugna e nulla fa se non uno sterile ti-tic. ti-toc, con un centrocampo al piccolo trotto, dove la lentezza la fa da padrona e dove le uniche cose che viaggiano a velocita’ siderali sembrano le copie dei meteoriti che hanno solcato i cieli sugli Urali questa settimana. Peccato che siano i cross di Motta inutili e inarrivabili per qualsiasi centravanti non dotato di poteri spaziali. Gilardino è umano, sia ben chiaro.

E cosi’ ci ritroviamo al sedicesimo posto, con 26 punti, con 7 vinte 5 pareggiate e 13 perse, ancora con un +5 sulla terzultima piazza dove si trovano il Pescara ed il Siena che mentre scriviamo sta rifilando 3 pere alla Lazio di Petkovic. Cos’è che non va in questo Bologna? La risposta piu’ semplice potrebbe essere “tutto”. Ma la cosa che balza maggiormente agli occhi è la difesa che a questo punto della stagione ha incassato 35 reti, 6 in piu’ rispettto all’anno scorso stessa giornata. E forse non e’ un caso che fuori casa proprio 6 sono i gol presi nelle nostre sconfitte di misura. Il difensivista Pioli non e’ riuscito a registrare a dovere i meccanismi difensivi, complici le partenze eccellenti (Raggi, Portanova e Gillet). ma anche scelte non sempre felici (ieri è probabile che una difesa a 4 sarebbe stata piu’ adatta per affrontare la squadra di Maran). Ma l’anno scorso cosa era successo alla venticinquesima? Dopo la vittoria di Milano con l’Inter il Bologna affrontò l’Udinese di Guidolin al Dall’Ara. il risultato finale fu 1 a 3, con un Bologna mai in partita nonostante il primo gol di Panagiotis Kone’ in maglia rossoblu’. La cassifica ci vedeva quindi al sedicesimo posto a 28 punti a +4 sul Lecce terzultimo, con una partita da recuperare. La situazione non sembrava quindi molto diversa dall’attuale.
Ma quando parti’ allora la vera corsa verso i 51 finali ed  il nono posto risultato finale dell’anno scorso? Quand’e’ che i vari Ramirez, Mudy, Raggi, Rubin, Di Vaio, Gillet, Portanova convinsero la gente che quella era una squadra da non smantellare? Il progetto che adesso tutti dicono sia venuto meno sotto i colpi di mercato estivo e di riparazione?
Il confronto tra i due calendari  delle tredici giornate finali si assomigliano, con incontri sulla carta proibitivi in antrambi i casi. La nostra  stagione e’ quindi ad una svolta. Dipenderà’ da quello che i ragazzi sapranno raccogliere quest’anno nei prossimi scontri diretti (Cagliari, Torino, Sampdoria, Genoa in casa; Palermo e Atalanta fuori). Ma anche contro le grandi (Juventus e Napoli in casa; Inter, Udinese e Lazio fuori), sperando che la Fiorentina che affronteremo domenica prossima si senta gia’ appagata dopo l’ultima serata mostruosa che ha vissuto con l’Inter o che alla penultima il Parma a differenza dell’anno scorso risulti meno ostico.

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