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Bologna

Il punto di Bettu 18/02/2013

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Catania-Bologna

 

Benedetto Bologna, sei ritornato XVI. Un bel passo indietro non ce lo siamo lasciati sfuggire neanche noi.

Il Bologna di ieri sembrava quello dei cupi mesi autunnali. Cupi sia meteorologicamente, che calcisticamente.

Pioli manda in campo un 3-4-2-1 composto dalla solita difesa, Khrin al posto di Taider, Motta e Morleo esterni della linea mediana e Konè affiancato a Diamanti per supportare Gilardino.

Il Catania data l’assenza di Barrientos ha riproposto un 4-3-3 con Bellusci al posto di Legrottaglie, Izco tornato titolare a centrocampo proprio per l’assenza di El Pitu (“Il Puffo”) con la coppia Castro-Gomez ai lati di Bergessio in avanti.

Il primo tempo è stato letteralmente inguardabile per quanto riguarda i rossoblu.

Il Catania ha fatto ciò che ha voluto, spadroneggiando in ogni reparto, anche se non ha saputo concludere degnatamente la molteplice mole di gioco prodotta.

Il Bologna era piantato, lento, senza alcuna idea nè voglia.

Andujar nel primo tempo poteva andarsi a vedere la partita in tribuna che era lo stesso.

Il Bologna aspettava solo il gol, della serie “Se loro fvnno in vantaggio, amen, mi toccherà giocare per recuperare; altrimenti perché devo faticare quando un pareggio è più che sufficiente?”

Bella mentalità quella felsinea. Dai una volta, dai due volte; il gol arriva immancabilmente.

Calcio d’angolo di Lodi originato da un palo colpito da Bergessio con Curci battuto, sul quale Khrin perde clamorosamente Almiron, il quale stacca indisturbato di testa insaccando la rete.

Iniziamo a giocare ora?

Si inizia il secondo tempo con un Gabbiadini in più e un Konè in meno, sostituito dopo una prova veramente opaca.

Non pensiamo che Konè sia diventato Maradona per i gol ultimamente realizzati.

E’ sicuramente un giocatore che ha preso fiducia nei propri mezzi grazie alla via del gol trovata, mezzi che comunque già prima possedeva.

A me non faceva schifo totale prima, non lo esalto ora.

E’ un giocatore che ci può stare e che ogni tanto sfodera dal suo cilindro buone prestazioni, alternandole però a diverse molto meno buone.

Il Bologna, nonostante lo svantaggio, non va all’assalto per cercare il pareggio.

Timidamente cerca di rendersi pericoloso.

Se non si sveglia Diamanti, in attacco si è veramente poca cosa.

Prima Alino colleziona un bel cross girato al volo da Gabbiadini fuori di poco.

Poi lo stesso Diamanti imbecca bene Gilardino, ma sul suo tiro mettono una pezza Almiron e Andujar.

Ancora Gabbiadini ci prova con un bel tiro da fuori dopo aver ricevuto palla da uno spento Khrin; Andujar non si fa però sorpendere.

Il Catania in contropiede non rinuncia a provare il 2-0, ma Curci e la difesa del Bologna in qualche modo non si fanno sopraffare.

L’occasione più nitida per il pareggio passa dai piedi di Gilardino.

Garics fa saltare a vuoto l’avversario, poi effettua un buon cross tagliato sfiorato da tutti. L’ultimo tocco è di Gilardino, il quale non riesce però a buttarla dentro. La palla termina out.

Succede poco altro. Il Catania, raggiunto l’obiettivo salvezza, può pensare tranquillamente all’Europa, mentre i rossoblu tornano a Bologna senza aver mosso la classifica, anzi, essendo stati superati da altre squadre, ma per fortuna mantenendo ancora un gap di cinque punti sulla terzultima.

A livello di piazza, la situazione di Catania e Bologna andrebbe ribaltata, ma senza soldi e soprattutto competenza si va poco avanti.

Per ora la triste storia del Bologna è questa. Speriamo solo per ora e che questo periodo societario finisca presto per ridare a una tal piazza ciò che merita.

Pioli dall’inizio stagione fino ad ora ha sicuramente commesso errori, ma con giocatori in rosa come Agliardi, Curci, Motta, Garics, Khrin, Pazienza, Guarente e via dicendo come si può pretendere di più di una leggiadra salvezza?

Il Bologna è quint’ultimo, distante 5 punti dalla zona retrocessione.

E’ perciò esattamente nella posizione precisa rapportata alla sue caratteristiche, quindi cosa aspettarsi di più da Pioli con questi giocatori?

L’allenatore sta facendo ciò che si può fare con questa rosa. L’obiettivo possibile è una salvezza tranquilla, il Bologna è nella posizione giusta per ottenerla.

Non vedo quindi il motivo delle continue critiche rivolte a Pioli.

Quando arrivò Motta restai molto perplesso perché in nessuna squadra in cui ha militato, in nessuna partita in cui l’ho visto, ha mai disputato buone gare.

Si sa, il Bologna ha l’occhio vigile e attento. Non c’è quindi da stupirsi se ieri viene mangiato letteralmente da Marchese.

Se non c’è Motta, chi entra? Garics. Giocatore che, quelli che leggono ciò che scrivo da maggior tempo ricorderanno, ho sempre criticato.

Calciatore abituato a fare sempre il suo compitino e basta.

Insieme a Garics, non mi gustava particolarmente anche Khrin.

Tramite le sue prestazioni mi aveva fatto però ricredere, notando in lui un netto miglioramento.

Ieri invece è ritornato l’inerme e macchinoso giocatore di due anni fa; incapace sia di impostare che di smorzare l’azione offensiva avversaria.

Se non gioca Khrin chi gioca? Taider? Pazienza? Guarente? Hip hip urrà per Zanzi.

La spiegazione di partite come ieri è quindi logica. Se non girano i pochi giocatori che meritano la Serie A, non c’è da sorprendersi dell’epilogo di certi match.

Nel Catania se manca Barrientos oppure Gomez, non succede nulla; la squadra non smette di girare.

Nella Fiorentina se manca Jovetic o Pizarro, non succede nulla; la squadra non smette di girare.

Nel Parma se manca Belfodil o Amauri, non succede nulla; la squadra continua a girare.

Nel Bologna se manca Diamanti, base sulla quale si appoggia tutta la squadra, essa stessa smette di girare. Ne è la prova la partita di ieri e il secondo tempo contro il Siena.

Poi è ovvio che la giornata no ci può stare ed è da capire, sia a livello singolo che a livello di squadra.

Le suddette sono comunque analisi veritiere che dovrebbero far riflettere più di qualche persona.

 

Pagelle

 

Curci 6+: finalmente una prova di tranquillità e sicurezza da parte del portiere, chiunque esso sia, del Bologna.

 

Antonsson 6: sicuro in tutta la partita, a parte quando si perde Bergessio che coglie il palo. Azione dalla quale si origina il gol di Almiron.

 

Sorensen 6: alterno nei suoi interventi e nel livello di attenzione che presta. Compie normalmente buone chiusure, ma a volte si distrae commettendo errori banali.

 

Cherubin 5,5: si nota poco durante la partita anche perché Morleo lo aiuta abbastanza bene. A volte risulta impreciso nei passaggi.

 

Motta 5: ennesima prestazione deludente dell’ex della partita. Se spesso lo si critica per la sua imprecisione in fase offensiva soprattutto nei traversoni, ieri dà prova di una grande fragilità anche in fase di difesa quando si fa surclassare da Marchese che fa ciò che vuole.

 

Khrin 5: lento e impreciso nell’impostare, nullo in fase difensiva. Anzi, è sua la colpa sul gol del Catania dato che perde completamente Almiron.

 

Morleo 6: perlomeno ci prova e si sbatte. Dalla sua parte poche volte i biancoazzurri trovano pertugi, mentre in fase offensiva è, come spesso gli capita, impreciso nei cross.

 

Diamanti 5: giornata assolutamente no per Alino. Ci può stare dopo tutte le partite prende legnate su legnate. Non ci dovrebbe stare l’equazione che se si spegne lui, si spegne tutta la squadra.

 

Konè 4,5: gioca solo un tempo e per fortuna. Sembrava ritornato il giocatore di inizio anno. Confuso e impreciso al massimo grado.

 

Gilardino 5+: non riesce a mettere dentro gli unici palloni che gli arrivano, in una domenica in cui la difesa del Catania, capitaneggiata da un eccellente Spolli, risulta superlativa.

 

 

Gabbiadini 6: entra e cerca di ravvivare un po’ la squadra, con due bei tiri che mettono paura ad Andujar. Piccolo focherello in mezzo alla tundra.

 

 

Pioli 5+: sbaglia la scelta di Konè quando sarebbe stato meglio fare partire titolare Gabbiadini. Per il resto i giocatori sono quelli. L’unico playmaker che ha, cioè Khrin, si è risultato scarso. Se inoltre è in giornata no anche Diamanti può fare ben poco.

 

 

Voto al Bologna: 5

 

 

 

Una vittoria col Siena avrebbe dato meno valore alla partita di ieri, nella quale, almeno un punto, avremmo dovuto portare a casa.

Voltiamo comunque pagina in fretta pensando già al derby di domenica prossima.

E’ attesa una reazione da parte della squadra per non essere seriamente riportati in piena zona retrocessione.

Fino alla fine forza Bologna!

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