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ESCLUSIVA:Francesco Vitale si racconta a 1000Cuori

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Amici di 1000cuori,oggi vi presento un volto nuovo della TV della capitale,di tutto il mondo radiofonico e che presto sicuramente si stabilirà in grandi network, per competenza, presenza e simpatia. Oggi va in onda uno scritto ,ma presto spero di averlo nel rooster come nostro amico/collaboratore perché come vedrete e’ un ragazzo che avrà un futuro certo e garantito nel mondo del giornalismo.Io in qualità di amico e ammiratore spero che questa intervista a 1000cuori sia per lui  un trampolino di lancio verso i network nazionali più reputati.

1000CUORI: ciao Francesco,dopo il nostro incontro al Calciomercato e soprattutto dopo averti presentato ai miei collaboratori a plebiscito unanime abbiamo deciso di volerti presentare a tutti i nostri lettori,anche se come era il mio caso molti appassionati di calcio ti avranno conosciuto meglio sulle varie tv satellitari in cui vai e stai lavorando.Quindi partiamo da qua chi e’ Francesco Vitale?

Francesco:Sono in primis un ragazzo di 27 anni con una forte passione per il calcio, passione che mi ha permesso di diventare un giornalista radio-televisivo da diversi anni a questa parte. Attualmente presento “Magic Football” su Comic Radio, una trasmissione da me ideata e condotta, che vede protagonisti al mio fianco anche Federico Terenzi (cittaceleste.it) e Mirko D’Arpa (Ex Grande Fratello 12), oltre che vari ospiti telefonici famosi e non solo. “Magic Football ” come si può notare anche su YouTube nasce inizialmente come format televisivo.

1000CUORI: pur giovane ,hai un curriculum veramente impressionante ,se continui così sei il nuovo Aldo Biscardi per longevità televisiva,mi e ci racconti come nasce la tua passione per il calcio e un po’ il tuo passato/ presente in TV?


Francesco:Tanto di cappello ad Aldo Biscardi per quello che ha fatto, persona con cui peraltro ho avuto anche la fortuna di parlare durante un Lazio-Milan di tre anni fa. Al di la di ciò, non a lui che mi sono ispirato, il mio maestro è stato Michele Plastino, è stato lui a lanciarmi a T9 quando avevo appena 18 anni. Stimo molto Sandro Piccinini e infine ammiro anche Marco Piccari, persona eccezionale e grande professionista. Con lui ho lavorato insieme a Tele Vita tanti anni fa (2004/05). E’ a loro a cui mi sono ispirato maggiormente, ovviamente mettendoci anche del mio. La mia passione per il calcio infine nasce nei primi anni 90, sono stati mio padre e mio nonno materno a trasmettermela.

1000CUORI: ci sarà pure un idolo o un presentatore a cui ti ispiri ( non credo  e’ Biscardi…) ,anche se sei veramente un personaggio tutto da conoscere e da scoprire ,che vi garantisco ha una cultura calcistica e sportiva in genere veramente a 360 gradi e da far invidia a tanti personaggi che ogni domenica ci vengono propinati in tutte le salse nelle varie tv.

Francesco :praticamente risposto sopra!! Sandro Piccinini, ha una verve incredibile da vero show man, unita ad una competenza smisurata, peccato che non ci sia più “Controcampo” in tv. Per quanto riguarda Michele Plastino, lo ammiro invece per la sua voglia di ricercare sempre il romanticismo in un calcio ormai marcio, anche se pure lui per primo si rende conto che è impresa ardua oggi come oggi. I suoi film sullo Scudetto del 2000 della Lazio, quello sulla Lazio dei – 9, ed inoltre quello sull’addio al calcio di Bruno Conti, restano delle pietramiliari inossidabili.

1000CUORI: una curiosità Francesco ,ma che differenza c’è tra radio e tv visto che tu riesci indistintamente ad avere un enorme successo in entrambi i network?

Francesco:differenze sono sostanziali. Io nasco con la tv e di conseguenza sono stato educato con dei tempi e delle metodiche televisive. In radio ci sono dei tempi diversi e una modulazione della voce più veloce e ritmata. In tv davo più spazio a fimati di vario genere, ora in radio privilegiamo più l’intervistare personaggi, in un certo senso bisogna cogliere quello che vuole ascoltare e vedere la gente.

1000CUORI: Veniamo al calcio giocato,quanto e ‘ difficile nella capitale fare il giornalista sportivo? Soprattutto quanto e’ difficile in una città in cui esistono due squadre riuscire a far coniugare nella stessa trasmissione entrambe le tifoserie?

Francesco:A Roma abbiamo la fortuna di avere tantissime radio e tv, quindi di conseguenza rispetto ad altre città è più semplice ritagliarsi uno spazio e proporre dei format. Allo stesso tempo però questo può portare anche a trasmissioni fatte da tifosi e pseudo giornalisti, trasmissioni spesso diseducative e che fomentano eventuali facinorosi all’ascolto. Anche trasmissioni fatte seriamente da giornalisti, spesso sono monotematiche, quindi solo sulla Lazio o solo sulla Roma. Sono poche le trasmissioni dove si parla di tutto a 360°, in tal senso “Magic Football” viaggia su questa linea qui, un po’ come i nostri colleghi più quotati di Radio Radio.

1000CUORI: esonero di Zeman veramente inevitabile ? Ma tutta Roma era d’accordo? Io ricordo alcune interviste estive in cui i tifosi laziali deridevano l’arrivo di Petkovic , e invidiavano l’arrivo di Zeman sull ‘altra sponda.Bene oggi accade tutto il contrario,Petkovic un grande allenatore e Zeman cacciato con un sms.Che ne pensi ?

Francesco:Zeman ha diviso anche dopo l’esonero l’opinione di molti romanisti, a mio parere invece l’esonero è stata la scelta più giusta. E’ inammissibile che un tecnico sia schiavo di un modulo specifico e che continui a perseverare su scelte che si erano rivelate già di per se poco redditizie, vedi preferire Goicoechea a Stekelenburg e Tachsidis a De Rossi. Un allenatore bravo rivede anche le sue idee, ne ha dato prova Conte lo scorso anno quando accantonò il suo iniziale 4-2-4. L’arrivo di Petkovic non fu affatto deriso dal popolo laziale, però c’erano grossi lumi di scetticismo sulla sua valenza, visto il suo curriculum abbastanza modesto in Svizzera. C’era amarezza per il mancato arrivo di Dunga, allenatore che ad un certo punto sembrava vicinissimo alla panchina biancoceleste. Alla fine, credo che per la Lazio sia stato meglio così, Petkovic ha cambiato il gioco e la mentalità della Lazio, mi ricorda con le dovute proporzioni il primo Mourinho ai tempi del Porto. Tutto ciò l’ho detto anche in radio, l’ex tecnico dello Young Boys è bravissimo a lavorare sull’aspetto psicologico di ogni singolo giocatore, facendolo rendere al massimo del suo potenziale. Questo aspetto caratterizzava anche il primo Mou, uomo che fece rendere al Top calciatori modesti come Alenichev, Darlei, Costinha, Nuno Valente, Helder Postiga, ecc…..1000CUORI:a Roma tanti campioni del recente passato,ance se tutti che provenivano da sponda laziale.Ora torniamo un po’ indietro ,ma un idolo del nostro sito e’ ” il Pelé bianco ” ,Giuliano Fiorini.Di lui abbiamo avuto tante testimonianze dal mondo laziale,per te conduttore chi era Giuliano? 

Francesco:Io sono nato nel 1986 e di conseguenza non ho mai visto giocare Giuliano Fiorini dal vivo. So quanto però sia nel cuore di tutti i tifosi della Lazio per il famoso goal al Vicenza nel 1986/87 in Serie B, rete che di fatto salvò la Lazio dal baratro in un pomeriggio dove il portiere di riserva dei veneti Dal Bianco diventò per 80 minuti la reincarnazione di Jascin. Fiorini inoltre incarnava indipendentemente dal valore tecnico, il tipo di giocare che piace al tifoso della Lazio, grinta, cuore e sregolatezza!! Un altro amatissimo in questo senso in fatti è Paul “Gazza” Gascoigne, nonostante a Roma avesse lasciato poche tracce rispetto a quello che ci si attendeva.

1000CUORI: nella vicenda calcio scommesse Beppe gol e’ stato forse un po’ troppo frettolosamente giudicato in base alla condanna sportiva dai media.Almeno questo e’ accaduto a Bologna,a Roma invece credi si poteva fare di più per aiutare un grande capitano che credimi ha e sta soffrendo tanto per una macchia che ritiene lui e anche io tanto ingiusta?
Francesco:Sono d’accordo, però ripeto che penso sia il caso di non parlarne, Beppe sarà giudicato da chi di dovere.
1000CUORI: adesso per par condicio mi devi dire qualcosa su Marchino nostro di cui ancora oggi sentiamo tanto la mancanza.Avrai capito che mi riferisco a Marco Di Vaio.

Francesco:Giocatore che a Bologna ha vissuto la sua rinascita calcistica, in pochi si sarebbero aspettati di vedere un Di Vaio super in terra felsinea dopo il fallimento con il Genoa. Il giocatore lo conosciamo tutti e un mio giudizio sarebbe superfluo, pur non conoscendolo lo stimo tantissimo come persona. Un paio di anni fa vidi una sua intervista a Sky nel programma “I Signori del Calcio”, mi hanno colpito la sua intelligenza e i suoi forti valori a livello umano, aspetti che dovrebbero essere da esempio per tanti scapestrati di oggi sotto i riflettori di questo mondo del calcio.

 1000CUORI: Francesco,dammi il tuo Balotelli pensiero ,li avresti spesi 22 milioni per una cosiddetta “testa calda”?

Francesco:Credo che lui non cambierà mai, però allo stesso tempo credo anche che al Milan modererà molto i suoi atteggiamenti. E’ approdato finalmente nella squadra che sognava e che ha sempre tifato, Milano non è grigia come Manchester a livello di vivibilità, l’ambiente di Milanello è ottimale per lui, ed infine penso che abbia l’intelligenza di capire che è l’ultimo treno della sua giovane ma già vincente carriera. Non può più sbagliare, quindi dico investimento giusto !!! 

1000CUORI:Prima dei saluti ,mi devi un favore .Nella tua trasmissione hai un mio idolo ,Andrea Colacione che seguo dai tempo di Futbol al giovedì sera e che era un mostro di calcio internazionale.Ci terreo tanto se lo presenterai in futuro ai nostri lettori.

Francesco:Andrea Colacione prima di tutto è un amico e lo presenterò ai lettori con molto piacere, impegni suoi permettendo ovviamente!!!

 1000CUORI: che dire amici,Francesco e’ un predestinato,ha talento da vendere,ho passato con lui una giornata incredibile all’Atahothel ,io spero si ricorderà di me ,di questa intervista e del 1000Cuori anche quando gli si apriranno le meritatissimo porte delle TV nazionali.

Francesco:Ti ringrazio per i complimenti, troppo buono, il mio segreto è guardare una puntata alla volta, non penso a dove dovrò arrivare tra uno/due anni ma bensì a far bene per il mio programma di volta in volta. Certo, poi è ovvio che se mi chiedi ti piacerebbe lavorare a Sky o Sportitalia io ti dica di si, però al momento l’occasione ancora non c’è stata.

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