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RS – CORSERA – Bologna dei precari – 31 Gennaio

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Se mutuassimo il titolo di un noto film di John Carpenter “Fuga da New York”e lo traslassimo su Casteldebole, per le scadenze dei contratti a giugno 2013, il paragone sarebbe quasi perfetto. Se stasera si chiude il calciomercato cosiddetto di “riparazione”, così apre l’articolo a firma di Alessandro Mossini, e alcune squadra di bassa classifica attuale (leggasi Genoa e Palermo ma non solo) stanno facendo cose egrege per rinforzare l’organico, per il Bologna un grosso capitolo del libro “mercato”si aprirà a  giugno di quest’anno, viste le numerose scadenze contrattuali previste per quella data di diversi attuali titolari. Partiti Acquafresca, Pisanu e Rodriguez, dei circa trenta in organico meno della metà hanno il contratto che va oltre il 30 giugno, ponendo un serio problema per le casse della società rossoblù che, sicuramente in serie A, dovrà mettere mano al portafoglio per gestire le numerose lacune tecniche che si verranno a formare da quella data in poi; ad oggi i sicuri “contrattualizzati”sono Diamanti, il franco tunisino Taider, Radakovic e Stoianovic,Abero e Pazienza (a cui in estate è stato fatto firmare un triennale da circa 800mln a stagione), Paponi, Gimenez e Pulzetti (questi ultimi tre hanno visto molto poco il campo ultimamente) il canterano ex Barca Riverola e il trio di difensori Natali, Cherubin e Garycs.  Il resto rimane in quella fascia dei cosiddetti prestiti o prestiti con diritto di riscatto o di comproprietà (Krihn, Kone e Soerense per intenderci), con i quali contrattualizzati la società dovrà molto presto ragionare onde evitare una diaspora devastante per il prossimo campionato:  si pensi soltanto che i tre marcatori di domenica scorsa (Gila, Gabbiadini e Pasquato) sono la momento tre prestiti secchi, rispettivamente con Genoa, Juve (e qui c’è il concreto rischio che Manolo torni alla base da oggi) e Udinese. Ci permettiamo di lanciare un appello forte per i contratti in scadenza, soprattutto per il Nostro Diego Perez: adesso, partiti alcuni senatori, c’è bisogno del suo carisma all’interno dello spogliatoio e speriamo che la società faccia di tutto per rinnovare il contratto. Perchè Diego è molto di più di un semplice centrocampista incontrista, è, soprattutto nei momenti difficili, l’anima del centrocampo e della squadra.

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