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Bologna

Il punto di Bettu 28/01/2013

Pubblicato

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Bologna-Roma

 

“Spettacolo al Dall’Ara, partita memorabile. Scintillante 3-3 fra Bologna e Roma.”

Spettacolo…scintillante…

Per come intendo io il gioco del calcio, ieri non c’è stato nessuno spettacolo calcistico e non c’è stato nulla di scintillante.

La difesa è parte integrante del calcio e quando le difese sono inesistenti e ci sono azioni d’attacco pericolose a ogni minuto, per me quello non è più calcio.

Tralasciamo i vari infarti sfiorati, anche se il Maggiore lì vicino tranquillizzava maggiormente.

La partita di ieri è iniziata ad assomigliare a quando all’età di dieci anni giocavamo a calcetto fra compagni di scuola.

All’inizio non c’era neanche male; ma alla fine tutto era saltato. Si battevano le rimesse in movimento, al gol subito non si ripartiva da metà campo, ma subito dal portiere con quell’infoiato che esultava ancora come un deficiente per il gol prima realizzato.

Ecco, ieri era diventata una partita circa così. Una partita che di calcio aveva ormai poco.

Più che altro mi metto nei panni di chi era a casa a vedere la partita, semmai guardandola mentre si stava consumando un delizioso piatto di tortellini in brodo. Sicuramente non sarà stato semplice.

Ogni volta che avranno avvicinato un tortellino alla bocca si rischiava seriamente la drastica caduta di esso, con le due classiche conseguenze. Il brodo rovente rovesciato sui pantaloni, perché si tiene in alto il cucchiaio e si cerca con la sguardo il tortellino volato a terra prima che la moglie o la madre se ne accorga. L’ustione è ovviamente a sua volta seguita da imprecazioni bolognesi capaci di far venire giù qualche santo.

C’è chi ha rinunciato. “Oh Cesira, mangiali mo’ te! Semmai tienimene due per stasera”.

Tornando alla partita, Pioli si è giustamente adeguato al modo di giocare di Zeman, adottando uno schema abbastanza offensivo.

Nulla da dire, se con la Roma ti chiudi solamente imbarchi gol su gol.

Giocandotela senza paura non mancando di attaccare, si hanno sicuramente possibilità di espugnare un risultato positivo.

Pronti via e su calcio piazzato Sorensen solo davanti alla porta prova a servire Gilardino al volo, quando avrebbe potuto benissimo tirare.

Sempre il giovane danese, che poveretto, è meglio che tiri una bella croce sopra la partita di ieri, prova a sbrogliare una situazione complicata facendo ripartire l’azione. Il suo passaggio viene però intercettato da Florenzi, che con un gioco da ragazzi scambia con Totti e fulmina Agliardi.

Il Bologna non ci sta. Passano sette minuti e Gabbiadini riesce a difendere palla contro due difensori giallorossi effettuando un tiro a incrociare, respinto da Goicochea sul quale Gilardino si avventa come un falco bruciando sul tempo il proprio avversario.

Come fu col Parma, tutti felici tutti festanti. Non faccio neanche in tempo a ricomporre le ossa viste le esultanze sempre abbastanza pacate che si hanno in curva, che vedo Osvaldo giacere da solo in area di rigore, palla di Pjanic che arriva comodamente in mezzo con l’ex di turno che batte comodamente Agliardi.

Strofino gli occhi, li riapro. C’è Osvaldo che esulta.

A me sembra di sognare. Osvaldo era in mezzo tra Sorensen e Motta, a due metri da ciascuno. Antonsson era uscito inspiegabilmente.

Con Portanova (con il quale si prendono due gol a partita giusto?) probabilmente un gol del genere, dettato al 100% dalla deconcentrazione, non l’avremmo mai preso.

E’ però un Bologna vivo, non affatto dominato dalla Roma.

Una palla lanciata in avanti per Gabbiadini, viene trasformato in gol da quest’ultimo dopo che inizialmente sembrava avesse perso l’attimo.

Si inventa invece un grandissimo gol, seppur decisivamente deviato da un tocco di coscia di un giallorosso.

E’ 2-2. Dopo quello dei distinti, crollerebbero tutti i portici se Gilardino avesse finalizzato a dovere una palla calciata al volo di esterno da Diamanti su precedente inzuccata all’indietro di Gabbiadini.

Bravi ragazzi lo stesso.

Dopo nemmeno mezzora si sono già visti quattro gol, per il primo tempo può bastare così.

Nella ripresa viene effettuato quasi subito un cambio che vede coinvolto Gabbiadini che già dal35’si toccava la coscia il quale quindi scende, al suo posto Pasquato.

Pjanic dal fondo mette in mezzo una pericolosa palla tesa, lisciata fortunatamente da Florenzi, ma sulla quale Motta per mettere in calcio d’angolo rischia un clamoroso autogol.

Dall’altra parte c’è invece Diamanti che mette in mezzo una palla insidiosa, la difesa della Roma non l’allontana e Pasquato è lesto nel metterla dentro.

E’ il primo gol in Serie A per l’ex Modena, è il vantaggio per il Bologna

Mitica esultanza sotto la curva.

Dopo il gol, il Bologna riesce nella titanica impresa di allentare largamente il ritmo del gioco, fatto dovuto probabilmente anche al calo fisico della lupa.

Inizia a prendere forma il gusto di un’altra vittoria contro Zeman, proprio perché la Roma è imbottigliata, non riesce più a fare il suo gioco.

Tutto viene rovinato da una punizione fischiata su un dubbio fallo.

Punizione centrale da circa quaranta metri. Totti la scodella in mezzo, Konè che rifletteva perché il suo avversario avesse scritto sulla maglia Panagiotis anziché Tachtsidis perde proprio quest’ultimo che insacca di testa il 3-3.

Agliardi era in porta? Mocchè. Un’altra uscita folle, a mezza via di Agliardi che sarà il più buon ragazzo sulla faccia della terra, però titolare nel Bologna anche no per favore.

Chissà cosa gli scatta nella mente. Sarà l’imperfezione che lo fa sempre uscire così….

La Roma galvanizzata, ritrova il suo gioco.

Il Bologna perde il pallino del gioco e i romani iniziano a sovrastare i rossoblu.

Ci si mette anche Bradley che con la superficie della sua testa strofinata col Vetril, sfrutta la luce del Sole per abbagliare gli avversari.

Il colpo di testa di Osvaldo per servire al centro un suo compagno viene fortunatamente allontanato da Agliardi.

La Roma cala di nuovo, il Bologna non ci sta a pareggiare la partita. Non ci sta soprattutto una persona, Alessandro Diamanti.

Alino marcato e strattonato fa esplodere un sinistro potentissimo che stampa sul palo il baffo della Nike.

Anche la traversa vuole il suo baffetto. Diamanti la accontenta colpendola su una punizione bellissima che per poco non si insacca nel sette.

Due pali in pochissimi minuti, Guaraldi pensa di affidare la fascia a Perez per il danno causato da Diamanti. Bisogna cambiare la porta.

A parte gli scherzi, se le avesse colpite Totti probabilmente avremmo detto che i pali sono lì fermi e se li colpisci, hai sbagliato te.

Certo che due pali così, con due grandissimo tiri da fuori non capitano tutti i giorni.

Peccato davvero, grande Alino lo stesso.

 

Pagelle

 

Agliardi 5: per l’ennesima volta rovina una discreta prestazione con un’uscita scellerata su Tachtsidis.

 

Motta 5: bisognerebbe chiedergli quanto pensa sia largo un campo da calcio. E’ mai possibile che tutte le volte che arriva sul fondo faccia dei cross che finiscano sempre in fallo laterale? Non fa la diagonale sul gol di Osvaldo anche se le responsabilità non sono tutte sue e lo perde di nuovo sul 3-3 quando fortunatamente Agliardi ci mette una pezza. Sempre in ritardo nelle marcature e sempre impreciso. Totti ha vita facile.

 

Sorensen 4: senza Portanova perde un importante punto di riferimento, che all’occhio semplice di tutti di primo impatto non si vede, ma che sicuramente aveva una grandissima importanza per il danese che ora è un po’ più solo. Perde la sanguinosa palla che origina il primo gol e si scorda Osvaldo sul secondo. Voltiamo pagina velocemente, Frederik.

 

Antonsson 5,5: meglio del suo compagno danese, anche se sul secondo gol loro esce inspiegabilmente troppo dalla traiettoria della palla.

 

Morleo 6: l’unico che salvo in difesa. All’inizio dà il meglio di sé. Dalle sue parti non si passa. Riesce spesso a ripartire bene con grande velocità, ma la sua prestazione la compie maggiormente in difesa e contro le fasce della Roma era questo che doveva fare. Annulla Pjanic, anche se nella ripresa cala un po’.

 

Perez 7+: ancora una volta immenso Ruso. Si sobbarca da solo il lavoro di un centrocampo intero facendo generosamente anche il lavoro di Taider prima, Khrin dopo.

 

Taider 5+: preoccupante involuzione del giovane francese che continua. E’ vero non è il suo ruolo, ma ieri non mette neanche quella grinta e quel dinamismo di cui spesso è protagonista. Riprenditi in fretta Saphir.

 

Diamanti 7,5: il pericolo numero uno. E’ micidiale nelle ripartenze, guadagna punizioni e fa ammonire diversi giallorossi. Solo due pali pieni gli negano la gioia di almeno un meritatissimo e decisivo gol.

 

Konè 5+: è bravo nelle ripartenza riuscendo a dribblare spesso diversi giocatori, ma con Agliardi la colpa sul terzo gol è sua. Una palla centrale così, bastava seguirla che si colpiva benissimo di testa allontanandola. Lui invece perde il suo omonimo provando poi a intervenire goffamente con un colpo di karate.

 

Gabbiadini 7+: il migliore in campo fino alla sua uscita. Un attaccante davvero completo, pericoloso sia di testa che di piede. Fa salire la squadra ed è rapido nei movimenti contro i difensori. Davvero un peccato che a giugno lo dovremo salutare.

 

Gilardino 6,5: brucia sul tempo il proprio avversario e come un avvoltoio sigla l’1-1. Poi poco altro, ma va bene così. Siamo a quota nove.

 

 

Pasquato 6,5: il gol e quasi nient’altro, ma è più che sufficiente. Primo gol in Serie A, un gol decisivo che probabilmente si ricorderà per sempre.

 

Khrin 5: Pioli lo mette in campo per dare un po’ di ordine alla sua squadra, ma forse a causa anche di un infortunio non smaltito al 100% sembra di vedere il Khrin di anni fa. Lento, macchinoso e nullo in fase di interdizione. Speriamo sia solo una parentesi.

 

 

Pioli 6,5: riesce quasi a vincere la partita giocando in modo offensivo come la gara stessa richiedeva. La sua squadra ha grande cuore e non si arrende mai. Il merito è anche suo.

 

Voto al Bologna: 6,5

 

 

Più che un punto guadagnato sono due punti persi.

Adesso però bisognerà concentrarsi al massimo per le prossime due sfide contro Pescara e Siena, squadre attualmente di dietro al Bologna con le quali bisognerà fare punti per allungare il gap che ci separa dalla zona retrocessione.

La salvezza passa da partite come quelle.

Forza ragazzi!

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