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Bologna

Il Bologna tarpa le ali all’aquila

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E’ mancata soltanto la zampata finale, quella vincente, quella decisiva. Un ottimo Bologna, tutto cuore, corsa e pressing imbriglia le velleità laziali ed inanella il quarto risultato utile consecutivo davanti al pubblico amico. Nella strategica partita a scacchi tra Pioli e Petkovic non escono né vincitori né vinti, un logico 0-0 che traduce onestamente l’andamento dell’incontro. Occasioni da goal più ghiotte per la Lazio nei primi quarantacinque minuti, vicinissimo al colpo da tre punti il Bologna nella ripresa. Ordinata, caparbia, grintosa e quadrata, la compagine rossoblu ridimensiona con decisione il quotato centrocampo biancoceleste e ne limita le iniziative sui corridoi esterni. Molto bene Krhin, ottimo Taider, solito leone Perez e dinamico Konè. Bravi Cherubin e Sorensen (sempre a caccia dell’anticipo) che acquisiscono sicurezza di domenica in domenica, qualche evitabile sbavatura per Antonsson. Pollice alzato per Agliardi, un paio di interventi eccellenti ed una sicurezza (anche nella mimica facciale) ritrovata. Luce offuscata per Diamanti, solita prestazione generosa per Gilardino che di palle goal ne accarezza solo una. Quasi decisiva. Francamente mi aspettavo qualcosina in più dalla Lazio, Hernanes gioca lontanissimo dalla porta, tra Kozac e Klose c’è la stessa differenza che passa tra me e Brad Pitt (ovviamente a mio favore, io sono Klose per intenderci), Mauri, Candreva e Gonzalez non spingono e non inventano. Bene così. All’intertempo natalizio mancano due impegni in campionato, uno in Coppa Italia. Due giri al San Paolo, uno casalingo nel derby emiliano con il Parma. Una lunghezza sulla zona retrocessione, cinque punti di distacco dalla parte sinistra della classifica. Graduatoria corta, cortissima e numero di pretendenti alla permanenza nella massima serie fitto, fittissimo. Firmiamo per arrivare al panettone con diciotto punti in cascina? Razionalmente sì, sconfitta a Napoli (ci potrebbe anche stare), vittoria casalinga con Donadoni e soci. Sono straconvinto che con tre punti nelle prossime due uscite il Bologna potrebbe avere un margine sulla zona retrocessione superiore all’attuale unica lunghezza. Quindi firmo. Se poi ne facciamo sei? Andiamo in Europa League. E se invece ne facciamo solo due…potrebbe comunque non essere affatto male…. Della Coppa Italia non mi interessa niente, è un mio limite ma la reputo una competizione con poco sex appeal. Una cosa insipida come quando esci con una ragazza che non ti acchiappa…ci giri e ci rigiri intorno ma se non ti acchiappa, non ti acchiappa…poi ci sono quelli che invece riescono a portare a casa ugualmente il risultato…a loro va tutta la mia stima e la Coppa Italia. 

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