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Lele Casini di Radiolina

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LELE CASINI di Radiolina

Oggi Vi raccontiamo una chiacchierata, in esclusiva per 1000cuorirossoblu,  con un collega della redazione di “Radiolina“,  giornalista di 37 anni che da 15 segue con passione e competenza la squadra della quale sin da piccolo era tifoso.
LELE CASINI, ecco il nome del nostro amico giornalista che lavora per la sopracitata radio, che da sempre e’ radio ufficiale del Cagliari calcio, e conduce una trasmissione di successo la domenica pomeriggio dove racconta il match dallo studio, coadiuvato da ospiti del mondo del calcio e da un telecronista che dal campo racconta l’andamento della partita.
Il lunedì poi microfoni aperti con ” A voi la linea” dove il tifoso ha modo di intervenire con telefonate in diretta, chiamate, e-mail, Facebook, sms tramite i quali canali  fanno in modo di lasciare massimo spazio ai radioascoltatori che possono dare così il proprio parere a chi commenta la partita degli isolani.
Terminata questa doverosa prefazione, Vi diciamo che in questa  lunga chiacchierata, che vi andiamo a raccontare, sono emersi tanti aneddoti, episodi e battute che speriamo possano rendere questo articolo veramente  piacevole e godibile.

Per iniziare la prima domanda non poteva essere che:

1000cuori: Cagliari vuol dire Cellino,Cellino vuol dire?

CASINI: Facile,Cellino vuol dire Cagliari.
Un padre padrone che raramente accetta compromessi o consigli essendo un decisionale a 360 gradi, sia dal punto di vista del mercato, sia dell’organizzazione societaria. Ben difficilmente si lascia consigliare e a questo proposito Vi racconto un aneddoto che riguarda il direttore sportivo di quei tempi, Marroccu, nell’anno in cui allenava Allegri.
Mercato di gennaio da Piacenza arriva un centrocampista molto forte (anche se fino ad allora non aveva ancora espresso il meglio), come Naingolan ( qui un link)proprio voluto e scelto da questo direttore sportivo.
Capita che all’esordio gioca una pessima partita con espulsione e Cellino decide di non esercitare il riscatto a giugno anche perché  le prestazioni erano sempre state molto deficitarie, ma Marroccu, che credeva nel ragazzo, con una forte pressione riuscì a far cambiare idea al presidente ( ed è un evento di una rarità eccezionale e per questo non accadendo mai si tende a ricordarlo ) e oggi e’ uno dei centrocampisti centrali più quotati del panorama del calcio italiano.
1000cuori: Che tipo di rapporto ha Cellino con la “sfortuna”?
CASINI: Il presidente ha un rapporto quasi simbiotico con la scaramanzia, addirittura se percepisce, nel parlare con un tecnico, che a suo modo di vedere possa innescare “sfortuna “, non esita ad esonerarlo e potrei farti due nomi di allenatori che persero la panchina proprio a causa di queste, diciamo così ,”premonizioni”.
Se parliamo poi dei numeri di maglia, addirittura le consiglia lui ritenendo il 23 (2+3 = 5) numeri fortunati, quindi abbina le varie combinazioni come il 32 di Matri, il 5 di Conti insomma anche su questo versante veramente Cellino non si smentisce in fatto di originalità.
1000cuori: Ci racconti la vera storia di Bisoli sulla panchina del Cagliari?
CASINI: Purtroppo era molto testardo, non accettava mai nessun consiglio, perchè    più che altro  era infastidito dal dover fare le conferenze stampa…… Se in più aggiungi che aveva metodi bruschi dentro lo spogliatoio, si era intromesso nei rapporti del gruppo  e in particolare dei due leader, i senatori Agostini e Conti ( panchino’ pure quest’ultimo, n.d.r.),non aveva un buon rapporto con Lazzari e il pubblico lo tacitava per un calcio troppo difensivo (infatti furono molti i risultati a occhiali in quel l’inizio di campionato).

1000cuori: Ora parliamo di un idolo che le due tifoserie hanno avuto in comune,Fabio Poli.
CASINI: Un mio idolo !!! Allora ero un tifoso della curva, ricordo benissimo quel numero sette con i calzettoni abbassati che faceva numeri brasiliani in fascia.
Era detto Polinhio proprio per la sua classe cristallina che ricordava i grandi campioni di estrazione sudamericana.
Quelli erano anni difficili per il Cagliari calcisticamente parlando, ma Giagnoni, il mister di allora, stravedeva per lui insieme a tutto il pubblico isolano, che ancora  ha Fabio Poli nel cuore .
1000cuori: Raccontami l’Acquafresca persona.
CASINI: Ragazzo di una educazione e correttezza unica, sposato con una ragazza sarda e ormai anche lui ha una parte del cuore cagliaritano.
Purtroppo dopo essere arrivato da Treviso e facendo gol in qualsiasi modo tanto da scomodare un paragone molto forte, perchè veniva chiamato il nuovo Inzaghi, si è’ smarrito improvvisamente, anche perché ha in cuor suo sofferto molto la separazione dalla casa madre calcistica l’Inter.
1000cuori: E se ti dico Niccolai ?
CASINI: Rispondo subito  “autogol”, e’ automatico, ma autogol belli da vedere, anche se parliamo di un calcio diverso, di palloni diversi; giocatore di grande generosità agonistica, in campo si buttava su ogni palla e questo essere pallina da flipper faceva si che combinasse spesso delle frittate clamorose.
Ma ci tengo a precisare per i più giovani Niccolai, autogol a parte, era un signor giocatore.
1000cuori: E se ti dico Riva?
CASINI: Dico il MITO!
Ti racconto questa ,il giorno del suo compleanno a Cagliari si dice sia il Natale dei tifosi del Cagliari !!
Persona straordinaria, amatissima, che vive a Cagliari perché, pur sapendo di essere la storia del club, non ha particolari pressioni e per questo tutti i tifosi  stanno ben attenti a non aumentare o creare in lui disagio ( vive in centro a Cagliari a stretto contatto con tutti e tutto). Una vera icona per tutta la regione!
1000cuori: Da redazione sportiva bolognese non possiamo non fare un accenno a Porcedda.
CASINI: Premetto che non lo conosco bene, ma so per esempio che Cellino non gli diede il Cagliari non avendo fiducia in lui e nella sua cordata e che è fuggito da Bologna in malo modo e qua tutti noi l’abbiamo vissuta con molto disappunto e dispiacere. Credo abbia fatto il classico passo più lungo della gamba e diciamolo in Sardegna di una cassa di risonanza così negativa non ne avevamo proprio bisogno.
1000cuori: Un personaggio ancora oggi amato a Bologna è Longo cosa mi racconti?

CASINI: Certo, ultimo vero d.s. del Cagliari e l’unico vero d.s. Di Cellino che si fidava di lui e della sua competenza calcistica.
Grazie a Lui sono arrivati storici campioni uruguagi, avendo Longo una grande amicizia con Paco Casal, che  hanno vestito la casacca rossobleu.
Francescoli, Fonseca, Herrera, solo alcuni dei tanti e pensa arrivo già con la gestione Orru in serie c e fece tutta la scalata fino all ‘Europa all’epoca di Ranieri.
Insomma un vero esperto di calcio, forse l’ultimo esperto di calcio arrivato a Cagliari.
1000cuori: Lele siamo ai saluti, ultima domanda che si fa tutta l’Italia ,dove si gioca domenica?
CASINI: Guarda per adesso pare terminata la grana stadio.
Si gioca a Quartu.S.Elena, terza città della Sardegna alle porte di Cagliari per almeno tre anni.
Poi se la situazione inerente Elmas, dove Cellino ha comprato un terreno e vorrebbe farci lo stadio, si risolve bene ma la vicinanza dell’aereoporto sta ostacolando tutto il progetto e solo se si sbloccasse, potremmo  finalmente avere una nuova casa tutta nostra.

Grazie ancora a Lele Casini e a tutto lo staff di Radiolina.
Per millecuori rossoblù ,il vostro Danieleang
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