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Bologna

A tu per tu con…Dario Morello

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Sinceramente, ricordo fummo tutti sorpresi che il capitano di una squadra appena promossa in serie A, dove era idolo indiscusso del “ghetto” ( rinomato ai tempi come gruppo della curva), un amore condiviso con una città intera che vedeva in questo ragazzo, proveniente dalla meravigliosa terra salentina, un simbolo sia per la grande grinta che sprigionava la domenica, sia perché si era perfettamente inserito nel tessuto sociale reggiano.
Bene il nostro amatissimo Dario Morello, lascia tutto questo per venire a Bologna dove si era reduci da un fallimentare campionato di serie C, nella quale squadra non ci fu la tanta sospirata promozione come tutti attendevano e quindi con tutti gli interrogativi del caso la nuovissima area tecnica composta da Ulivieri e Lele Oriali assieme al neofita presidente Gazzoni Frascara ( secondo anno di presidenza ) cercavano un rilancio in grande stile.
Furono due annate meravigliose,con tanti ricordi eccezionali, record, vittorie memorabili, il tutto a condire un rendimento e una dedizione alla maglia che fanno di Dario uno dei giocatori preferiti dal mister e sicuramente divenne in pochissimo tempo uno dei beniamini della curva che riconosceva in lui attaccamento alla maglia, impegno esemplare e grandissimo rigore tattico, sapendo coprire per intero la fascia sinistra unendo alllo stesso tempo senso della posizione, dinamismo e gol.
Per questo il MILLECUORI ha voluto ripercorrere insieme a lui questi meravigliosi due anni ,toccando aneddoti,giudizi tecnici e tattici  sui compagni fino a toccare l’odierno che ahinoi e’ profondamente diverso.
MILLECUORI: Buongiorno Dario, una città intera credo sarà felicissima di salutare un baluardo dei quel “doppio salto”!
MORELLO: Bologna per me e’ sempre stato un traguardo un punto di arrivo, sono felicissimo e ho accettato con entusiasmo questa chiacchierata.
MILLECUORI: Dario come inizia il “viaggio” Bologna ?
MORELLO: Avevamo appena fatto la storica impresa con la Reggiana della salvezza che il neo direttore sportivo del Bologna Lele Oriali mi chiama e mi propone di venire per come disse lui  “a vincere”, potevo farmi di nebbia?
Considerando per blasone, tradizione la maglia rossoblù un punto di arrivo finale, decisi di fare questo salto all’indietro in serie c ,che ancora oggi ritengo sia stato per i risultati raggiunti una scelta azzeccatissima!
Ma sicuramente ci fu una concomitanza di fattori,visto che sembrava tutto fatto col Bari, ma le pressioni di Oriali che credeva ciecamente nelle mie qualità tattiche e morali, unite al rilancio che il dottor Gazzoni aveva nella mente per la squadra, mi convinsero ad accettare questa piazza sebbene fosse in c1.
MILLECUORI: Che squadra era quella della C?
MORELLO: Un vero lusso, fra Bombardi, Presicci e De Marchi in difesa, Bergamo, Olivares,in mezzo, Cecconi, Nervo e tantissimi altri.
Stra dominammo il campionato con il record dei punti .
MILLECUORI: Purtroppo una sola sconfitta….
MORELLO: Una partita stregata, pali, traverse,occasioni a iosa, poi come spesso a cade un tiro in porta e la sconfitta che ci tolse il record di finire imbattuti.
MILLECUORI: Se le dico Bologna-Palazzolo?
MORELLO: ( lunga risata del giocatore n.d.r.) Ricordo benissimo era l’esordio casalingo e ci fu il risultato di 1-1 e alla fine Ulivieri fece subito capire che personaggio eccezionale fosse, andando in sala stampo dicendo che: “da soli non eravamo neanche in grado di attraversare la strada”.
Faceva tutto parte di un ruolo da show man perché così facendo toglieva pressione ai giocatori attirandola su di sè.
Credo Renzo sia stato uno dei più grandi tecnici italiani in assoluto.
MILLECUORI: Campionato dove si surclassa tutti, Lei con Nervo forma una coppia di ali che a distanza di anni ancora vorremmo avere e …il doppio salto!
MORELLO: Arrivarono Antonioli, un “orfanello ” come Paramatti, Torrisi, dopo Cornacchini che insieme a Bresciani faceva un grande attacco e sin da subito trovammo l’alchimia anche sfruttando l’amicizia che regnava nello spogliatoio.
MILLECUORI: Dario cosa intende per “Spogliatoio unito ” che pare una frase fatta?
MORELLO: Che si stava bene assieme, che tutti i giovedì si usciva tutti in compagnia, in campo non c’erano invidie e si pensava solo allo scopo finale, che era quello di riportare il Bologna lassù. 

MILLECUORI: Come nacque la storia del Cappotto?
MORELLO: Mamma mia nessuno sa come facesse con quel caldo a tenere indossato un indumento di lana! Ormai però la cabala non voleva infrangerla perche lui credeva tantissimo a queste situazioni.
MILLECUORI: Era l’anno del “Torneo dei bar”
MORELLO: Altre citazioni memorabili,di un grandissimo personaggio, di un umanità incredibile e che come spesso dico ” si voleva rendere appositamente antipatico “, per creare gruppo, distogliere tutte le pressioni alla squadra, attirando su di se attenzione e polemiche.
Furono parite memorabili, di un pathos incredibile, ma che ci fecero arrivare all’apoteosi finale.
MILLECUORI: Quel derby Cesena Bologna 2-3 ….vittoria decisiva fondamentale.
MORELLO: Ero infortunato, non giocai, ma al gol di Fabian Valtolina ero a casa ed esplosi in una gioia irrefrenabile.
MILLECUORI: Quell’anno anche una strepitosa coppa Italia …
MORELLO: Arrivammo un semifinale battendo il Verona, la Roma il Milan dove ci fu Ulivieri che tatticamente al ritorno fece un capolavoro tattico.
Solitamente si giocava 433 con io e Carlo (Nervo n.d.r.) ci cambiavamo spesso la fascia durante le partite, ma quella sera il mister decise di partite invertendo le fasce, io a destra e Carlo a sinistra, ma avendo come dirimpettai io Maldini e lui Panucci, la grandissima saggezza tattica del mister fece in modo di schierarci a qualche metro all’interno del campo come finte mezzali in un 4321 dove i due laterali suindicati del Milan o venivano a prendere noi all’interno oppure si potevamo trovare i due terzini che spingevano .
Conseguenza fu che sotto una nevicata incredibile eliminammo il Milan e arrivammo fino a una storica semifinale contro l’Atalanta di Mondonico.
MILLECUORI: Minuto 90, cross di Doni ,testa di Bresciani e….
MORELLO: Serie A, lo stadio impazzito, tutti che si abbracciavano, scene di una follia in senso buono che mai si potrà dimenticare.
Io e i miei compagni facemmo una impresa ,ma la città ci sostenne sempre e comunque durante tutta la stagione.
MILLECUORI: Dario perché poi una volta in A non ci fu la conferma?
MORELLO: Come due anni prima mi aveva scelto Oriali, l’estate post promozione, mi disse che non rientravo nei piani dell’organico futuro, così accettai Genova.
Dopo qualche mese incontrai il presidente Gazzoni che era tanto dispiaciuto per la mia partenza che fece di tutto per riprendermi quasi subito, ma non si trovarono le condizioni con la società genoana.
Fu dura accettare quella decisione, dopo aver conquistato la serie A perchè ero pronto a giocarmi una maglia con tutti.
MILLECUORI: Ritengo che a sinistra Fontolan a parte mai più abbiamo avuto un tornante che facesse tutta la fascia come te.!
MORELLO: Io ringrazio e posso solo confermare che correvo tanto e finivo stremato.
MILLECUORI: Oggi vedere il Bologna così in basso che effetto fa? 
MORELLO: Mi dispiace, conosco queste situazioni dove tutti hanno la soluzione dell’arcano, invece bisogna affidarsi al mister e ai senatori dello spogliatoio.
Ai miei tempi Marco de Marchi  era un leader indiscusso in questi momenti….anche se per verità noi ne passammo veramente poche di crisi.
MILLECUORI: Cosa fa oggi Dario Morello?
MORELLO: Vivo a Reggio Emilia, alleno la Juniores della correggese,ma sono anche responsabile dell’intero settore giovanile.
Societa modello con una grande struttura che fa l’interregionale assieme a grandi nobili decadute come il Piacenza, inoltre ho aperto un sito www.smsport.eu, un portale per sportivi dove si vendono anche banner pubblicitari .
MILLECUORIE: Si salva il Bologna ?
MORELLO: Non voglio neanche pensare a una retrocessione, ma Ripeto ci vuole calma e compattezza di tutto l’ambiente.
MILLECUORI: L’ultima domanda e’ per Gazzoni il tuo ” grande presidente”.
MORELLO: Sono felice che mi chiedi questo,perché non meritava assolutamente quel finale. Persona straordinaria che con me e’ sempre stato eccezionale.

Dario Morello uno degli eroi della storia recente rossoblù.
Grazie per quello che ci hai dato!

Danieleang

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