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Bologna

A parti invertite con Adalberto Bortolotti

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Questa settimana tocca al decano dei giornalisti bolognesi, un amico del sito che con entusiasmo ha raccolto l’invito di raccontarsi e di sottoporsi alle domande della Nostra Redazione.
La prima domanda come sempre per iniziare riguarda al nostro motto con cui abbiamo deciso di far nascere questo sito.

MILLE CUORI: Salve Adalberto lo slogan del 1000cuorirossoblu e’ sempre per unire mai per dividere, ci dai un parere sul significato di queste parole?
BORTOLOTTI SR: Una frase alla quale aderisco con entusiasmo perché credo che le divisioni nello sport siano inevitabili, ma non all’interno di una stessa società o gruppo dove bisogna remare tutti dalla stessa parte e anche nel Bologna del passato invece di essere felici per lo scudetto ci si divideva in chi preferiva Haller o Nielsen e quindi una volta tanto essere d’accordo e uniti è una splendida soluzione anche per ottenere poi ottimi risultati. 

MILLE CUORI: Quale ritieni la cessione estiva più dannosa alla squadra?
BORTOLOTTI SR: Dividerei la risposta in tre: la più dannosa Ramirez, la più discutibile Gillet e la più inutile quella di Mudingay.
MILLECUORI: Mi fai uno splendido assist perché la domanda successiva era per Pazienza che non sta dando molta continuità di rendimento. Come giudichi il suo acquisto?
BORTOLOTTI SR: Acquisto che non ha portato alcun beneficio; se infatti Ramirez ha portato denaro fresco nelle casse della società, Pazienza, pur essendo bravo e volenteroso, ha un età simile a quella di Mudingay, un ingaggio pressoché identico e, secondo me, non vale assolutamente il miglior Mudingay che qua avevamo.
Pazienza sta facendo quello che ha sempre fatto in carriera, giocatore affidabile che ha sempre fatto il gregario e non potrà mai essere un leader del centrocampo come per esempio qua lo era stato Mudy.
MILLECUORI: Parliamo un attimo di Perez? Perché così giù?
BORTOLOTTI SR: L’infortunio e’ capitato proprio nel suo momento in cui pareva aver dato il via a buone prestazioni,ma in generale credo che l’assenza di Mudingay sia anche per perez un enorme fardello, avendo trovato con il congolese una simbiosi notevole e una coppia che non per niente era soprannominata la Di-Ga.

MILLE CUORI: Quale giocatore nuovo sta più deludendo?
BORTOLOTTI SR: Fino al gol col Catania avrei detto Guarente, ma poi dopo quel tiro eccezionale e una partita ben giocata credo che complessivamente il più deludente sia Motta, sia per pedigree che per provenienza anche se in verità a me ha sempre lasciato perplesso e oggi non vale Garics .
MILLE CUORI: Ogni settimana un cambio di modulo perché?
BORTOLOTTI SR: Perché in questo momento ancora non abbiamo una fisionomia certa anche se io sono pienamente d’accordo sulle squadre camaleontiche come del resto capita nel basket dove si fanno tanti moduli in un solo match.
La difesa a tre sarebbe quella più affidabile, ma a volte anche dalla disponibilità dei giocatori dipende la scelta del modulo, ma se per esempio ti mancano Natali, Antosson spesso infortunato e Portanova fai anche fatica a scegliere questo tipo di difesa a 3 anche in fatto numerico e non mi scandalizzo se per esempio alla prossima partita si torna alla difesa a 4.
MILLECUORI: Segna solo Gilardino e i cambi danno sempre pochissimo soprattutto davanti: perché?
BORTOLOTTI SR: I cambi danno pochissimo e quando capita come a Firenze che ci troviamo nel finale con tre centravanti inseriti senza nessuno dietro a dargli palloni giocabili e’ stata una sofferenza per il tifoso del Bologna.
Segna solo Gilardino perché più forte e più esperto rispetto agli altri due attaccanti in rosa.
MILLECUORI: Perché così brutti a Firenze?
BORTOLOTTI SR: Perché noi soffriamo le squadre superiori per qualità, a me la partita di Firenze ha ricordato molto la partita di Roma dove per mezz’ora ci hanno preso a pallate poi la Roma ha spento la luce, mentre la Fiorentina ha tenuto fino in fondo.
E’ andata benissimo perdere solo uno a zero, risultato molto bugiardo per i valorI espressi; il nostro centrocampo contro quello viola pieno di palleggiatori non l’ha vista quasi mai e purtroppo non si riusciva a fare un contropiede nè un azione .
Se invece parliamo dei singolo credo sia stato domenica il peggior Diamanti dell’esperienza bolognese.
MILLE CUORI: Il giocatore più simpatico che hai mai conosciuto. 
BORTOLOTTI SR: Senza dubbio Bulgarelli.
MILLE CUORI: Tifi Bologna?
BORTOLOTTI SR: Si certo anche se da giovanissimo, in ricordo del grande Torino e del fatto che lo vidi anche giocare, avevo una simpatia per quella squadra, ma poi ho sempre tifato per i rossobleu.
MILLE CUORI: Ci racconti il tuo percorso professionale?
BORTOLOTTI SR: Ho iniziato per tradizione di famiglia, mio fratello e’ stato fra i fondatori di Stadio ed era giornalista e quindi anche quando studiavo all’università legge, mai ho pensato di fare l’avvocato ma il giornalista .
Ho cominciato con le Olimpiadi di Roma a Tuttosport, poi sono passato a Stadio l’anno dello scudetto, diventandone anche direttore fino alla fusione con il Corriere dello Sport, poi direttore del Guerin Sportivo, insomma ho abbastanza girato.( gli facciamo tantissimi complimenti per la splendida carriera e per la persona eccezionalmente gentile e competente  n.d.r.).
MILLE CUORI: Il Bologna da tifoso che più ti ha entusiasmato.
BORTOLOTTI SR: Troppo facile dire quello scudetto, ma direi anche quello di Carniglia e di Baggio sono stati veramente spettacolari!
MILLE CUORI: Grazie Adalberto, per Noi veramente  un pomeriggio speciale!
BORTOLOTTI SR: Grazie a Voi vi seguirò sempre con affetto e simpatia. Continuate così, siete  bravissimi!

Per millecuorirossoblù
Il vostro Danieleang
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