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Bologna-Inter

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Okay signori, siamo peggio dell’anno scorso, o perlomeno abbiamo iniziato peggio. 7 punti in 9 partite quest’anno, 10 punti in 9 partite l’anno scorso.

Chiarito che ovviamente con questa media si va diritti in serie B, esaminiamo la partita di ieri.

Pioli, fortemente spinto dalla stampa, ha schierato Gabbiadini insieme a Gilardino con Diamanti alle loro spalle e suo virgolettato, ha voluto mettere in campo la migliore formazione che in quel momento, secondo lui, il Bologna poteva disporre non guardando neanche quella dell’Inter.

Charo segno che Pioli è molto confuso, confuso come non lo è mai stato perché come sua caratteristica ha sempre studiato le partite e le formazioni degli avversari per poi, come un abile vasaio, modellare la sua squadra in base a ciò, non tanto nel modulo, perché Pioli anche l’anno scorso ha trovato la quadra “solo” dopo Natale indicando un modulo ben preciso pressoché fisso e invariabile, ma quanto nell’organizzazione tattica della partita.

Io non sono contro la titolarità contemporanea di Gabbiadini e Gilardino, che comunque ieri hanno fatto vedere che forse, “a cucci e spintoni”, potrebbero anche coesistere, anche se reputo che Gilardino dia il meglio da sé come unica punta, un po’ come Di Vaio.

Il concetto è che comunque non si possono far giocare insieme queste due punte, con un trequartista dietro, contro l’Inter.

Per giunta, non lo puoi fare quando non hai copertura a centrocampo e una difesa stabile.

Il Bologna in attacco è una signora squadra, perché un roster composto da Diamanti, Gilardino, Gabbiadini e Acquafresca poche squadre di pari livello lo possiedono.

Il problema, vuoi per l’assenza di Perez e Natali, vuoi per la squalifica di Portanova, ce l’hai in difesa e a centrocampo.

Non si possono chiudere gli occhi alla realtà. La realtà è questa e bisogna adeguarsi, agendo di conseguenza.

Quindi, tenendo presente ciò, non puoi schierare tre attaccanti, anche se probabilmente meriterebbero di giocare titolari tutti e tre.

Lo potrai fare in un futuro, speriamo il più prossimo possibile, ma adesso no, specialmente contro squadre di caratura ben superiore a te.

Stramaccioni ieri comunque ha compiuto un lavoro straordinario dal punto di vista tattico, leggendo magnificamente la partita.

Ha schierato un centrocampo a cinque, che sovrastava quello del Bologna, in più, per non incorrere nel tre contro tre tra gli attaccanti del Bologna e i tre della difesa nerazzura, in fase difensiva faceva arretrare Zanetti che diventava terzino destro e così scalava la difesa trasformandosi a quattro con Ranocchia e Samuel centrali e Juan Jesus terzino sinistro.

Quattro contro tre però non bastava, per cui veniva scalato anche Palacio diventando esterno destro del centrocampo con Nagatomo esterno sinistro.

Ecco che così l’Inter in fase offensiva attaccava con un 3-5-2, mentre difendeva con un 4-5-1 che non permetteva al Bologna di essere pericoloso.

L’Inter inoltre ha optato per un centrocampo tamugno e muscoloso, sapendo che il Bologna avrebbe fatto (o meglio, avrebbe provato a fare) la partita, ma non si può pensare di potere fare la partita senza un regista, che tra l’altro è molto scarso anche in fase di interdizione come Pazienza.

Altra accortezza di Stramaccioni, mettere un uomo fisso su Diamanti, ovvero Mudingayi che col passare del tempo, come una sanguisuga, gli ha succhiato tutta la linfa.

Visto ciò, Alino poteva essere spostato a destra, soluzione che secondo me avrebbe sortito buoni effetti, ma che non è stata attuata.

Pioli si è sbilanciato, Stramaccioni ne ha approfittato , ringraziando cortesemente.

Pioli si è comportato come se fosse allenatore di una squadra di prima fascia, volendo imporre il proprio gioco, Stramaccioni invece si è comportato da allenatore di una provinciale, chiudendosi e ripartendo in contropiede.

Ora, non che sia sbagliato cercare di imporre il proprio gioco, anzi…ma le domande sono:
-Qual è il gioco del Bologna?
-Come si può pensare di far gioco senza un regista e senza degli esterni che fanno entrambi le fasi?

 

Nel Bologna ieri comunque si è intravista una crescita, o perlomeno la grinta e la voglia di fare risultato, la voglia di non arrendersi, tenendo inoltre sottoscacco l’Inter nei primi venti minuti.

C’era però una notevole confusione e disorganizzazione nell’affrontare i contropiedi subiti.

Comunque, ora come ora, bisogna avere tanta umiltà. Dobbiamo giocare come l’anno scorso.

Bisogna convincersi che bisogna piano piano, giornata dopo giornata, muovere la classifica, anche solo facendo un punto, perché a furia di rischiare di vincere, si perde sempre.

Tutto ciò non vuole dire disputare una partita passiva, chiudendosi a catenaccio, Mondonico style, assolutamente!
Non vuol dire neanche però giocare sfacciatamente senza tenere conto degli uomini che si hanno a disposizione e degli avversari.

 

Le pagelle del Bettu

 

Agliardi 6: sui tre gol non può farci niente, mentre pronto quando viene chiamato in causa.

Garics 5: all’inizio fa soffrire Nagatomo, ma dopo soffre lui e tanto anche. Colpevole sul secondo gol dove, a differenza di Cagliari, non fa la diagonale su Milito.

Antonsson 4,5: si fa sovrastare una prima volta da Ranocchia che manda a lato, mentre alla seconda non perdona.

Cherubin 6: è il migliore di quelli dietro e non solo per il gol. E’ in crescita e speriamo continui, anche se sull’ultimo gol ha responsabilità.

Morleo 5+: è costretto a giocare tutte le partite e spesso ne risente, soprattutto quando qualche acciacco lo colpisce. Non in giornata, soffre tantissimo in difesa, anche se si spende sempre molto per la squadra dando tutto.

Taider 5: preoccupante involuzione del giovane francese, forse dettata anche dalla tanta responsabilità che gli si sta attribuendo.

Pazienza 4: inguardabile sia come regista che come incontrista. E non è la prima volta…

Guarente 5+: il migliore dei centrocampisti (e qua ho detto tutto). Inizia benissimo, ma al 30’ è già sulle gambe. Due anni di tribuna si fanno sentire e non c’è da meravigliarsene.

Diamanti 6-: prova sempre ad accendere la partita con qualche giocata, ma raramente gli riesce. E’ comunque il più propositivo, nelle azioni pericolose c’è sempre. Fa l’assist per Cherubin, ma francobollato da Mudingayi è impotente.

Gilardino 6: ha tanta voglia di ricevere palloni giocabili per schiaffarli dentro, ma spesso le sue attese non sono rispettate.

Gabbiadini 5,5: gioca per la squadra e di sponda con Gilardino, ma senza essere mai pericoloso. Intesa che ci può essere, ma va ancora tanto migliorata.

Khrin 6: oltre ad avere i piedi buoni e questo lo si sapeva, sembra che abbia confermato anche una certa grinta. “Pazientiamo” ancora a metterlo dentro?

 

Pioli 4: tanta confusione nella sua testa. Non si possono mettere centrocampisti leggeri come Guarente in una partita come questa, non si può continuare con Pazienza in quella posizione, non doveva schierare il trequartista più le due punte proprio ieri e doveva far rendere Diamanti attivo con qualche accorgimento tattico e non imprigionato da Mudingayi.

 

Voto al Bologna: 5+

 

 

Io ho già spiegato che per me il modulo migliore per questa squadra è il 3-5-1-1 perché questa squadra per me ha bisogno come il pane della difesa a tre.

E’ verissimo che non ci sono tre centrali forti, meritevoli di giocar titolari, ma non si può continuare con la difesa a quattro dove i terzini sono costantemente in difficoltà in fase difensiva e inoperosi in quella offensiva.

Due centrali sono troppo pochi e vanno inseriti, soprattutto con le grandi, giocatori più grintosi e dinamici.

Data l’assenza di Diamanti, io mercoledì giocherei con questa formazione:

……………………………………Agliardi……………………………………………

………Sorensen………………..Antonsson………………..Cherubin……………

Garics……………Taider………Khrin………..Pulzetti………………..Morleo

……………………Gabbiadini…………………….Gilardino

 

Questo è un momento di grande difficoltà, per cui è l’ora più che mai di stare vicino a Pioli e ai ragazzi, sostenendoli pienamente!

Facciamo sentire il nostro attaccamento quali dodicesimo uomo e sono sicuro che il mister e la squadra faranno il loro.

Tutti insieme, uniti, possiamo affrontare questa difficoltà e venirne fuori.

E’ in queste situazioni che si vedono i veri tifosi.

 

Non dimenticate: FORZA BOLOGNA, INDIPENDENTEMENTE DA TUTTO.

 

Un abbraccio,

Bettu.

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