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 SAMPDORIA VS BOLOGNA

 

Resto fermamente convinto che in 11 contro 11 il Bologna mai e poi mai avrebbe perso la partita allo stadio Marassi di Genova…ma visto che nel calcio i “se” e i “ma” contano come il secondo posto di Alonso oggi ad Interlagos è inutile stare tanto a rimuginare. La Sampdoria conferma che la serie A 2012/2013 è la più scarsa degli ultimi 10 lustri e in questo sterile scenario senza “se” e senza “ma” il Bologna è ultimo in classifica. Punto. Mi preoccupa il fatto che contro formazioni raccapezzate e tecnicamente forse anche inferiori ai rossoblu, non vinciamo, non pareggiamo ma perdiamo. Sono scontri diretti ed alla fine della fiera anche questo avrà un peso. Poi gli episodi non girano certo a favore e anche questo è un dato allarmante, quantomeno scaramanticamente. Se Celi fischia il rigore per fallo di mano di Rossini ci sta tutto. Se il tiro di Pasquato non esce di una spanna ci sta tutto. Se il colored doriano va sotto la doccia con Morleo (ahia, speriamo non gli cada la saponetta…a Morleo) nel primo tempo, ci sta tutto. Ma con i “se” e con i “ma”, sarei il più grande playboy del ventunesimo secolo. Dopo Berlusconi. Morleo al quinto minuto si fa bruciare da uno splendido stop a seguire di Icardi (bravo, bravissimo, mi è piaciuto un sacco, questo è un bel giocatore) e condiziona inevitabilmente il proseguo del match felsineo. Il Bologna poi non demerita, il cuore c’è e si vede (e questo mi fa incazzare ancora di più), palesa semplicemente i tradizionali limiti che non sono mica più macroscopici di quelli della Samp, solo che i doriani un goal lo fanno, noi lo subiamo. Sempre. Con una puntualità disarmante. Basta mettere per venti minuti un furetto come Eder, un bel triangolo in piena area di rigore con il Sig.Poli e palla nel sacco. Motta difensivamente è ridicolo, io lo dico da un pezzo. Sbaglia tutto il sbagliabile, distratto, lento e poco furbo. In fase propositiva un filino meglio ma visto che non crossa mai e si limita a qualche incursione, di Motta in serie B ne conosco almeno 652. Guarente a centrocampo (chi? Guarente? Giocava anche Guarente?) dimostra ancora una volta di essere un ex giocatore, ma ex davvero. L’alternativa è Pazienza, fate voi. Uno vale l’altro, il baricentro non si sposta. Ragionamento flah su Gabbiadini e Icardi, più o meno della stessa covata anagraficamente parlando. Oggi il Gabbiano fuori ruolo ha fatto quello che poteva e non considero il match odierno un valido banco di paragone però Gabbiadini bisogna che inizia a sfoderare delle prestazioni similari alle ultime due uscite del giovane argentino blucerchiato (derby della Lanterna e Bologna), poi ne riparliamo, altrimenti scelgo Icardi sempre e comunque. L’ingresso di Pasquato mi è parso suggerire un filino di vivacità e pericolosità alla manovra offensiva emiliana, ebbene, ogni tanto Pioli il buon Pasquato facciamolo giocare, non si sa mai. Idem Konè, l’uomo lo salta e crea superiorità numerica, teniamocelo a mente. Diamanti gioca una partita di sacrificio e se non gira lui, gira poco tutto. Tra Cherubin e Sorensen oggi voto Cherubin perchè Sorensen, fateci caso, su 10 palloni conquistati ne butta al vento 9 sul passaggio successivo. Fateci caso. Morale, tre punti alla Samp e fanalino di coda in coabitazione ad un mese dal Santo Natale, mica male. Ora Atalanta e Lazio al Dall’Ara, sono entrambe più forti ed organizzate di noi, servono almeno 4 punti se no si fa grigia ma di quel grigio scuro tendente al nero funereo. Al mercato servono almeno 3-4 rinforzi di peso e, soprattutto, occorre sfoltire una rosa qualitativamente recisa dalla nascita. Poi gli episodi gireranno e la sfiga attraccherà verso nuovi lidi, scommettiamo.

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