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Bologna

Nonna Lucy e il sogno premonitore

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Per gli amanti delle statistiche e delle serie storiche, alla luce del risultato di ieri possiamo dire che la Sicilia porta bene ai Nostri colori. Peccato che in Sicilia la serie A abbia iscritto solo due squadre al campionato e da stasera urge allargare il campione di ricerca (e forse la cabala) al resto d’Italia altrimenti dobbiamo aspettare il girone di ritorno prima di incontrare di nuovo Catania e Palermo e sperare nei 6 punti relativi.

Ma questa è un’altra storia.

Nonna Lucy, la nonna di mio figlio Riccardo,  era tornata dall’ospedale giovedì pomeriggio, embolia polmonare la diagnosi, presa per i capelli e riportata all’affetto dei suoi cari nell’arco di tre settimane.  Se aggiungiamo che era appena stata operata di cataratta e mancava totalmente dell’apparato masticatorio inferiore, il quadro clinico era completo. 84 anni ancora da compiere, per darvi un apparentamento fotografico a qualcosa che sia nel Vostro immaginario collettivo, Nonna Lucy assomiglia ad un maestro Yoda, decisamente più “gonfio”, con un carattere apparentemente docile, ma in fondo non remissivo e difficile da imbrigliare.

Sabato mattina, rito settimanale della spesa, Maestro Yoda e il figlio ChewBacca (si è vero ci assomiglio ma solo con molto meno pelo,soprattutto in testa dove, vista la spianata, mi hanno costruito un eliporto!) s’infilavano con un carrello dentro all’IperStore con la Snel nome. “Il” Maestro e il suo figliolo avevano due argomenti principali sui quali il loro rapporto solitamente non deragliava: il nipotino e il Bologna. Tutto il resto era off limits, meglio evitare, alla luce di modi diversi di vederela vita. La spesa volgeva al termine e l’argomento Riccardo l’avevamo ormai navigato tutto in lungo e in largo, quando la Nonna “MaestroYoda” Lucy, con uno scarto improvviso dall’argomento principale, accennò ad un nuovo tema: ” E il Bologna come va?”. La domanda era sincera e necessitava di una risposta; ma prima ancora che io potessi accennarLe una breve disamina della situazione, Lei proseguì con un: ” Sai, ho fatto un sogno l’altra notte e mi pare di aver sognato che il nostro portiere, vestito di nero, veniva sostituito dopo pochi minuti per un non so quale problema e da quel momento il Bologna faceva una partita superlativa, ma  non riesco a capire se quello che ho  visto nel sonno sia un segnale positivo o meno”.Sembrava di rivedere il film della partita col Catania, è un sogno di una buona vecchietta, dissi fra me e me, lasciamo perdere tutto e le annuii con la testa per tranquillizzarla.

Domenica, Stadio Dall’Ara, curva Bulgarelli, seduto a fianco di BeppeSavo. 

Lo speaker inizia a snocciolare le formazioni e in porta ,davvero!!, c’è l’uomo nero, JJ Curci. Vuoi dire che Yoda, nel sonno, ha avuto un messaggio medianico? Che quando era  in Ospedale ha sviluppato poteri divinatori? Giá dal fischio d’inizio, JJ cominciò a toccarsi  la gamba e a fare strani movimenti rotativi e di allungo. Anche qualcuno a fianco e dietro a me iniziò  ad allungare mani, ma compresi subito che erano gesti scaramantici viste le parti intime toccate. La panchina si agitava, i componenti dello staff tecnico si agitavano, perfino leTribunette si agitavano.La notizia era ormai certa: JJ non poteva continuare e si mise a chiedere il cambio. No ca++o!!! Non siamo neanche al 30simo del primo tempo e la Nonna aveva colpito. I momenti successivi furono concitatissimi e di non  facile comprensione: il massaggiatore partì a razzo verso la porta di JJ  e gli curò la tomaia dello scarpino, Agliardi si svestì e si rivestì tre volte, mandando definitivamente a quel paese Murelli che gli diceva “ora vai…no resta, no vai …no resta”, fino a che al 38′ l’arbitro della partita,Valerio Valeri di Roma, accorto di tutta quella tarantella a bordocampo, fischiò e chiese, in dialetto romanesco del Testaccio :”Mò che famo? Annamo o stamo?”. JJ non se lo fece ripetere due volte e senza passare dalla panchina, s’involò giù per le scale che conducevano allo spogliatoio, salutando cinematograficamente la Curva. Quadricipite anche stavolta?

Fu in quel momento che entrò Agliardi, compiendo, per riscaldamento,ancora qualche rotazione vorticosa degli arti superiori e qualche allungo, così come molte mani in curva si allungarono per toccarsi….ma anche questa é storia nota. Da lì in poi il sogno si completò nella maniera migliore: in men che non si dica ebbe inizio La festa del Rosso (che non è un vino novello dei Colli bolognesi) con ben 4 giocatori che furono mandati  anzitempo sotto la doccia, memore Valeri del noto detto “Non c’è il due senza il tre e il quattro vien da se”, con ben tre goal infilati nel sacco palermitano e festa grande sugli spalti.

Ritornando a casa, mi fermai al pianerottolo inferiore, nella tana del Maestro Yoda: la nonna riposava sulla sua sedia di fronte al televisore (ovviamente acceso) dormendo della grossa, non curante del volume superiore ai 90 decibel e, andandomene,decisi di non svegliarla.

Sogni d’oro Nonna Lucy, magari che portino ancora bene per domenica prossima a Samp, senza però rimetterci un quadricipite ogni volta.

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