Credo vivamente che Lamberto Zauli avesse la fantastica abilità di essere al posto giusto nel momento giusto quando, calcisticamente parlando, l’Italia faceva parlare di sé e scriveva storie bellissime: la prima, quando l’esperienze nelle serie minori abbondavano e ci si affacciava finalmente al calcio che contava, con il Vicenza in Coppa delle Coppe quando, nonostante il suo gol all’andata, la squadra biancorossa fu eliminata dal Chelsea in semifinale, proprio quando tutta l’Italia sosteneva quella squadra che l’anno prima era riuscita nell’impresa di vincere la Coppa Italia. La seconda, signori miei, ci riguarda da vicino, anche se probabilmente è un’impresa straordinaria solo per noi bolognesi: in realtà questa è una storia senza lieto fine poiché i nostri beniamini, capitanati da Francesco Guidolin, si avvicinarono alla storica qualificazione in Coppa Campioni anche grazie a Zauli, possente trequartista dotato di un gran tiro dalla distanza, soprattutto per quanto riguarda i calci da fermo. Lamberto decise, dopo aver girovagato tra Palermo e Sampdoria, riuscendo ad approdare in Europa con entrambe le squadre decise che, forse sì, era giunto il momento di tornare a Bologna per un’ultima stagione giocata col cuore e resa buona dai soliti gol che Lamberto rese un marchio di fabbrica. Oggi Lamberto, Lo Zidane della Serie B, compie 46 anni e questo, caro Principe, è il mio modo per farteli!
(foto Bologna.repubblica)
Nato e cresciuto in periferia, inizia a collaborare con 1000 Cuori Rossoblu nel novembre del 2015. Al momento gestisce tutto ciò che riguarda la Primavera del Bologna, tra approfondimenti, cronache dei match e calciomercato.
Calciatore fallito, aspirante giornalista.