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Bologna

Castelrotto – Prime valutazioni dopo le 2 amichevoli – 17 lug

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Commentare un 9-0 o un 10-0 è un esercizio di stile, più che un vero e proprio articolo che tratti delle due amichevoli. Ci vogliamo soffermare, invece, su quella che è l’analisi di questa prima settimana di ritiro, passata con i ragazzi di Donadoni. Lo facciamo per capire come l’organizzazione di gioco e i vari reparti stiano cominciando a prendere forma.

PORTIERI E DIFESA – Indubbiamente, nelle due amichevoli, il reparto meno utilizzato è stato quello dei portieri. Mirante prima, poi Da Costa e Sarr, hanno confermato di essere tre buoni portieri. Due di loro sono già pronti per la A, il terzo ha un grande avvenire davanti. Va detto, però, che i due test sono stati poco probanti e i giudizi su questo reparto vanno rinviati a sfide contro avversari di maggiore pessore.

Capitolo difesa. È questo il reparto meno rimaneggiato, ma anche il più completo. Sulla fascia sinistra, Masina deve avere un vice che possa sostituirlo. Boldor promette bene. Prestanza fisica e la sua etica lavorativa fanno ben sperare, ma è chiaro che i movimenti da centrale a terzino cambino. Al momento può essere una valida alternativa, fino al momento in cui non si scelga di puntare su un giocatore già rodato in quel ruolo. Sull’altra fascia abbiamo visto un ottimo Mbaye a presidiarla. Il giocatore cresce di giorno in giorno, ma le buone notizie non finiscono qui. Krafth, infatti, sta tornando in forma. Sovrapposizioni, tagli e collegamanti con il centrocampo rendono la fascia destra un potenziale punto di forza del Bologna del futuro. Sui centrali non ci soffermiamo. Li conosciamo bene e con Cherubin cresce ulteriormente il valore tecnico della retroguardia rossoblu. Col ritorno di Ferrari, Bigon dovrà farsi qualche domanda, se far partire qualcuno o meno.

CENTROCAMPO – Con l’arrivo di Nagy sono cinque i componenti del reparto a disposizione di Donadoni. Pulgar, Donsah, Taider e Crisetig si aggiungono al neo acquisto. Il cileno è arrivato ieri in ritiro, fresco di vittoria in Copa America col suo Cile. L’acquisto dei Nagy, invece, conferma la politica dei giovani che la società sta portando avanti in questi anni. Molto bene Taider e Donsah, per fisicità e impatto sulla gara. Crisetig, al contrario, risulta ancora “legnoso”. Ha fatto intravedere qualche bella giocata, ma se Donadoni vorrà mantenerlo nell’organico dovrà insistere sulla capacita di velocizzare il gioco. Una dote che ancora non gli riconosciamo. Una considerazione anche su Silvestro. Anche lui sta crescendo, ma non è ancora pronto per il palcoscenico serie A. In ogni caso, va fatto un plauso ad un giocatore che si impegna e lavora duramente. Si è guadagnato questa opportunità e ora vuole sfruttarla al meglio.

ATTACCO – Di Francesco e Verdi hanno fatto vedere subito le loro abilità. Il primo con inserimenti, tagli, velocità e una grande abilità nel saltare l’uomo. È un ottimo esterno per la fascia destra. Verdi, invece, è stato provato sia come trequartista che come esterno alto (sostituendo proprio Di Francesco). Ieri ha segnato quattro goal, ma a volte deve essere meno innamorato del pallone. Bene Floccari e Rizzo, anche se quest’ultimo è ancora leggermente indietro di condizione. La sua fisicità sulla fascia, unita a quella di Masina, in fase arretrata, potrà essere un’arma importante per il Bologna. Passiamo ora al dubbio Destro. Si è allenato e piano piano sta tornando in gruppo. Rumors, però, parlano di un “mal di pancia” per l’attaccante rossoblu. Speriamo, e crediamo che tutto si possa risolvere per il meglio. Magari, affiancandogli un buon vice. Poi, se dovesse arrivare Saponara, la qualità della squadra crescerebbe ulteriormente e potrebbe far rientrare anche il mal di pancia di Destro.

Dal mercato ci aspettiamo un esterno sinistro basso e un trequartista. Verdi è comunque una scommessa, ma l’acquisto di Saponara sarebbe un’ottima ciligiena sulla torta. Poi, un buon attaccante potrebbe completare la rosa. Magari uno che possa giocare in coppia con Destro, non solo da vice. Il tutto, però, va analizzato anche dal punto di vista economico. Per questo la società sta valutando qualche giovane, ma con minimo esperienza, da poter regalare a Donadoni.

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