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Bologna vs Palermo 3 a 1: la cronaca del match – 20 nov

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Che partita Bologna – Palermo! La sfida tra i rossoblù e i rosanero è durata solamente 90 minuti, ma in questo match abbiamo assistito a una serie infinita di emozioni. Al Dall’Ara il pubblico felsineo è passato dalla tristezza e dalla rabbia per il vantaggio rosanero, alla gioia immensa per il gol abbastanza inaspettato di Dzemaili. Il 3 a 1 finale racchiude una buona prestazione dei bolognesi, anche se non sono mancati gli errori. La squadra di Donadoni era chiamata a riscattare la cocente sconfitta per 3 a 0 contro la Roma. Nella città di San Petronio cominciava già a circolare un leggero e fastidioso pessimismo. Il Bologna era partito forte nelle prime giornate, ma al momento del grande salto di qualità, i felsinei ci hanno capito davvero poco. La pausa Nazionale è arrivata proprio al momento giusto, consentendo allo staff emiliano di recuperare gli infortunati. E così il Bfc si è presentato in campo con la consapevolezza di non poter buttare alle ortiche altri punti. L’inizio della partita però non è stato dei migliori. Il match si gioca a ritmi bassissimi e piovono errori da entrambe le parti nell’impostazione della manovra. Il Palermo fatica molto ad organizzare un possesso palla e qualche schema di gioco e di conseguenza si affida di più alle ripartenze in contropiede. Il Bologna infatti esegue una manovra molto lenta e prevedibile per il pressing degli ospiti. Nonostante le difficoltà delle due formazioni, dopo soli sei minuti i padroni di casa hanno una occasione colossale con Krejcí. Pallone lungo dei rossoblù in direzione del ceco, il quale scatta in posizione regolare; la retroguardia siciliana fa un buco nell’acqua e lascia filtrare il pallone per Ladislav. Ma il numero 11 a tu per tu con Posavec, si lascia ipnotizzare dal portiere e calcia centralmente. L’estremo difensore ringrazia e devia in angolo. Nel calcio non ci sono leggi, ma c’è una regola non scritta che recita: “Gol sbagliato, gol subìto”. Anche questa volta si rivela esatta. Due minuti dopo, al nono, il Palermo si porta in vantaggio. La manovra del Bologna è troppo lenta e c’è poco movimento nei reparti, di conseguenza viene effettuato uno sterile e pericoloso possesso palla con i due centrali Gastaldello e Maietta, entrambi al rientro. L’intenzione è quella di attaccare con più uomini e di liberare spazi in attacco, ma in realtà i due difensori si espongono tantissimo al pressing palermitano. Ed è proprio quello che succede al nono. Masina scarica per Maietta, il quale appoggia corto per Gastaldello. Il capitano è l’ultimo baluardo prima della porta emiliana e di conseguenza viene attaccato da Bruno Henrique. L’ex Samp va nel panico e non si gira in tempo per effettuare il retropassaggio a Da Costa. Bruno Henrique ruba palla e a tu per tu con Angelo serve Nestorovski che non sbaglia. Vantaggio del Palermo. La paura del popolo rossoblù che la propria squadra abbia perso la bussola si fa più pesante. Per gli uomini di Donadoni è ora di reagire! E il Bologna lo fa. Nagy inizia ad aumentare i giri e si trova a fare il fantino a tutto campo. Viviani, preferito allo stanco Taider, prende la squadra per mano e conduce il centrocampo con carattere. Tutta la squadra in generale prende ritmo e si dispone in campo in maniera più ordinata, osando maggiormente la giocata difficile. Serve però un episodio per invertire la rotta e cambiare la partita. Dopo la conclusione di Sallai parata da Da Costa in due tempi, arriva finalmente l’episodio decisivo. Il Bologna è come un pugile messo all’angolo che continua a subire, ma che ad un certo punto reagisce e sferra un gancio micidiale all’avversario. È pressappoco quello che succede al 20′. Il Bologna si è avvicinato tante volte all’area senza però buttare palloni in mezzo per Destro. L’intuizione arriva da Viviani, il quale dalla trequarti mette in area un bellissimo traversone. Destro raccoglie il suggerimento con un terzo tempo degno di Lebrone James e di testa segna il pareggio mettendo la sfera all’angolino del palo più lontano. Il bomber ritrovato si catapulta sotto la Curva per scuotere tutto l’ambiente: il Bologna c’è, è vivo! Ora i felsinei iniziano per davvero a macinare gioco anche se il Palermo si chiude con molto ordine nella propria area, uccidendo di fatto la manovra dei padroni di casa. Servono intuizioni e anche un pizzico di coraggio ma non è per niente facile in una partita tanto delicata. I nervi infatti saltano ben presto da entrambe le fazioni come testimoniano i gialli di Cionek e Gastaldello, in assoluta giornata no. I minuti passano e la partita viene ibernata. La paura regna sovrana e anche il pubblico del Dall’Ara canticchia per stemperare la tensione. Si va al riposo sul punteggio di 1 a 1, senza ulteriori occasioni da gol. Poco da dire ai propri giocatori per i due allenatori; chi oserà di più si porterà a casa il match, oppure verranno fuori alla lunga la maggiore qualità dei rossoblù e la grande esperienza dei rosanero. La ripresa dunque inizia senza cambi e senza enormi cambi di ritmo. Le squadre si mantengono piuttosto abbottonate e pensano per lo più ad evitare errori grossolani piuttosto che ad offendere il nemico. La sfida si trasforma in un’enorme partita a scacchi, con le due formazioni che attaccano a fiammate, ma senza troppa convinzione, portando in avanti pochi uomini. I primi dieci minuti del secondo tempo sono poveri di emozioni, l’unica sensazione è la paura di perdere. Alla lunga però emergono le maggiori motivazioni dei rossoblù. Questa partita è davvero troppo importante per il percorso degli emiliani e di conseguenza il Bfc inizia a guadagnare campo. Prima ci prova Destro con un tiro dai trenta metri decisamente fuori misura. Poi tocca a Viviani cercare la prodezza su calcio di punizione, senza successo però. In generale il Bologna alza il proprio baricentro e si ritrova ad attaccare con sempre più uomini. Gli attacchi del Bfc sono un crescendo musicale e al 66′ arriva il gran finale. Destro recupera palla sulla trequarti punta dritto l’area e tenta di servire Krejcí, ma Cionek devia involontariamente la traiettoria per Dzemaili; lo svizzero non sbaglia indirizzando con il mancino chirurgico la palla sul secondo palo. Posavec non ci può assolutamente arrivare e così il Bologna completa la rimonta, 2 a 1. Blerim mostra il cuore, il cuore rossoblù. I petroniani hanno avuto più coraggio e più carattere e proprio i due uomini con più personalità, Destro e Dzemaili, hanno saputo ribaltare la partita in favore del proprio mister, che tanto ha creduto in loro. Era l’episodio chiave che tutta Bologna stava cercando, il gol per riprendere il percorso che si era interrotto. E proprio ora il bolognesi non si vogliono fermare. È vietato commettere gli errori, passati, come accontentarsi del vantaggio o sprecare l’inverosimile. È tempo di dimostrare la propria maturità. Così, cinque minuti dopo, arriva anche il definitivo 3 a 1. Viviani, vero MVP del match, parte palla al piede e viene steso al limite dell’area da Hiljiemark. La punizione del numero 6 non è affatto irresistibile per Posavec, ma il secondo palo viene coperto dal muro rossoblù composto da Destro e Dzemaili. Così quando il pallone passa tra i due felsinei l’estremo difensore si fa trovare impreparato e viene beffato dalla traiettoria forte e velenosa del piede destro dell’ex Latina. La gioia è incontenibile per Federico, così come per tutto il popolo emiliano. Non è il momento però di sedersi sugli allori e ci pensano a ricordarlo le pericolosissime chance per Lo Faso e Cionek, rispettivamente all’87’ e al 91′. Il Bologna infatti tende per lo più a tenere palla negli ultimi minuti piuttosto che tentare la goleada. Tuttavia, coinvolti dalla gioia per la vittoria ad un passo, gli uomini di Donadoni rischiano di subire gol. Lo Faso viene lanciato in area dal pessimo intervento di Torosidis, ma fortunatamente il palermitano si lascia ipnotizzare dal sempre attentissimo Da Costa. Sempre il numero 1 petroniano si dimostra decisivo anche nel primo dei quattro minuti di recupero bloccando la pericolosa incornata centrale di Cionek. Alla fine però tutto va per il verso giusto e nonostante qualche brivido di troppo il Bologna porta a casa una vittoria davvero fondamentale per gli umori dei ragazzi e del pubblico ma anche per una classifica che iniziava a diventare preoccupante. La vittoria non è stata molto convincente da punto di vista della prestazione, ma ciò che contava oggi era vincere, senza badare troppo al gioco. L’avversario di oggi non era temibile, ma il Bologna ha ottenuto il massimo con il minimo sforzo, come avrebbe dovuto fare anche in altre partite del passato. Ci sono ancora tante situazioni da migliorare, come per esempio il vantaggio ospite, un vero e proprio regalo dei felsinei. Oggi però contava ritrovare il sorriso e così è stato. La prossima partita contro l’Atalanta potrà essere affrontata con la testa più libera e le gambe meno pesanti, anche se sarà necessario mettere in campo una prestazione super, senza dimenticare però il cinismo di oggi.


Fonte foto: Bolognafc.it

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