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Sandy Flash Back – Una scelta sbagliata – 29 nov

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Facciamo un gioco… Immaginiamo di essere il direttore sportivo di una squadra di calcio per un giorno, che ci tocchi scegliere l’attaccante da comprare e che la scelta si limiti a due giocatori:
1- svincolato, attaccante d’esperienza, 30 anni, 38 gol in un centinaio di presenza nelle ultime tre stagioni seppur l’ultima, molto spesso, subentrando dalla panchina, capitano della sua ex squadra, corteggiato da numerose squadre;
2- svincolato, attaccante d’esperienza, 36 anni, 16 gol nelle ultime tre stagioni tra cui un campionato negli Emirati Arabi, la sua ex squadra lo aveva ingaggiato solo perché alla disperata ricerca di un attaccante nell’ultima giornata di mercato e dopo una sola stagione l’aveva lasciato libero, senza troppi corteggiatori…
Chi scegliereste?! Io non avrei dubbi, prenderei sicuramente il primo, sopratutto guardando l’età, sei anni di differenza si fanno sentire in serie A, e poi comunque non stiamo parlando dell’ultimo arrivato, ma di uno che i suoi gol li ha sempre fatti!!! 
Nella stagione 2013/14 toccò al Bologna questa scelta, e la squadra emiliana optò per la prima possibilità, ingaggiando Rolando Bianchi e lasciando Luca Toni libero di andarsene a Verona… I tifosi erano divisi, io non me ne vergogno a dire che avrei fatto la stessa scelta, e anche ora, dopo aver visto come sono andate le cose, potessi tornare indietro la rifarei e, purtroppo, sbaglierei di nuovo!!! In tre stagioni in maglia gialloblù, Luca Toni, mise a segno 48 gol, venti dei quali durante la  prima, quando Rolando Bianchi, in maglia rossoblù ne mise a segno solamente 3!!!
La sintesi perfetta del campionato dei due attaccanti messo a confronto si ebbe a Bologna, quando i due giocatori si sfidarono per la prima volta in quel campionato… uno segnò, l’altro venne sostituito dopo appena quaranta minuti!!!
Era il 6 ottobre 2013 e per la settima giornata di campionato il Bologna affrontava, in casa, il lanciatissimo Verona di Mandorlini, sorpresa di quella stagione. La partita iniziò con venti minuti di ritardo perché il pullman dei gialloblù rimase bloccato poco prima di arrivare allo stadio, ma già dai primi minuti si capì come sarebbe andata a finire, con la squadra in trasferta padrona del campo e i rossoblù inermi. Il primo gol arrivò al ventiduesimo minuto con un tiro di Cacciatore appena dentro l’area, mentre a raddoppiare ci pensò Iturbe al ventinovesimo, recuperò palla a centrocampo e decise di fare tutto da solo, portando a spasso tutta la difesa bolognese e segnando con un perfetto tiro da fuori area. Il Bologna era sempre più inerme e incapace di reagire, le idee mancavano e Pioli decise di provar a dar la scossa sostituendo Bianchi, sempre più un corpo estraneo nell’attacco rossoblù, con Moscardelli al quarantesimo minuto di gioco, praticamente ammazzando calcisticamente l’ex punta granata. 
Nel secondo tempo i felsinei provarono a riaprire l’incontro grazie a un rigore trasformato da Diamanti, ma le poche idee in attacco, unite alle grandi praterie lasciate dietro perché tutti spinti in avanti alla ricerca del pareggio giovarono solo agli scaligeri che, all’undicesimo minuto, si portarono sul 3 a 1 grazie a un gol proprio di Luca Toni perfettamente liberato in mezzo all’area da un ottimo assist dell’indemoniato Iturbe. La partita poteva anche finir qui, erano un Bologna incapace di reagire e un Verona che si accontentava di amministrare, nessuna emozione fino al quarantasettesimo, quando Jorginho, perfettamente liberato da Romulo, con un tiro di prima segna il gol del 4 a 1, la mazzata finale per una squadra che non aveva possibilità nè tecniche- tattiche, nè mentali, per sperare di salvarsi in serie A. Dopo questa partita i gol subiti, in sette giornate di campionato erano venti, nove dei quali nelle ultime due giornate segnando la miseria di un gol su rigore… purtroppo la strada verso la retrocessione era già spianata fin dall’inizio quel campionato!!!
Si scelse di ingaggiar quello giovane, si scelse Bianchi e ci si lasciò scappar Toni, e ripeto, senza vergognarmene, scelta che avrei fatto anch’io all’epoca e che rifarei tutt’ora , ma purtroppo si rivelò un grande errore di valutazione, una scelta sbagliata, operata da una società che, purtroppo, di scelte sbagliate ne fece tante, troppe, nei suoi anni al comando della squadra rossoblù.
 
(foto Valentino Orsini)

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