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L’analisi di Udinese-Bologna 1-0 – 06 dic

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L’Udinese festeggia alla grande il suo 120esimo compleanno con una rete spettacolare di Danilo, battendo un Bologna che fuori dalle mura amiche si scioglie troppo facilmente dinanzi agli avversari; addirittura in trasferta i felsinei non vincono dalla sfida giocata proprio alla Dacia Arena di Udine lo scorso Febbraio, in cui i ragazzi di Donadoni segnarono una rete a firma Mattia Destro. Il monday night ha messo in luce i soliti, troppi errori in cui incappano i rossoblu: mancanza di concentrazione, distanza tra i reparti, errori tecnici, mancanza di attenzione sulle marcature, raddoppi nulli e imprecisioni in attacco. Un ulteriore passo indietro per il team del mister bergamasco che nelle ultime partite, anche a causa di molti infortuni che hanno falcidiato la squadra, ha subito una forte involuzione, mostrando importanti limiti caratteriali e tecnici. Le due formazioni si schierano a specchio, con un 4-3-3 interpretato in maniera differente da parte delle due squadre. La compagine di casa ha cercato di sfondare centralmente la difesa del Bologna, a differenza dalla squadra in giallo che divideva le sue offensive tra la fascia sinistra e la corsia centrale; non andando quasi mai dalle parti di Mounier, che con la sua prestazione ha fatto capire il motivo per cui non giocasse da tempo.

Il grafico analizza i vari attacchi nelle tre corsie, come detto l’Udinese cercava di offendere maggiormente in zona centrale, con il 59 % degli attacchi totali; il Bologna distribuiva invece le sortite tra il centro (47%, con 8 attacchi) e la fascia sinistra (41% con 7 attacchi). I dati manifestano anche un maggiore peso offensivo per i bianconeri; con 40 situazioni interessanti in avanti per la squadra di Del Neri contro solo 17 per i rossoblu.

 E dire che l’inizio della fredda serata era cominciata con una colossale occasione per i petroniani:

Al minuto numero 7, il Bologna avanza sulla sinistra con una manovra veloce che porta Krejci in buona posizione per far partire un cross. La difesa friulana non si fa trovare attenta in questa circostanza con Widmer troppo alto, che costringe Danilo ad accorciare sulla fascia destra, lasciando centralmente un pericolosissimo 3 contro 3, che vede però Kums in ritardo rispetto ai difensori Samir e Felipe, impegnati a marcare ben 3 uomini del Bologna: Destro, Mounier e un bravo Taider che segue tempestivamente l’azione.

Il cross dell’ala ceca è splendido, tra difensori e portiere, e va a cadere esattamente nella zona di Destro che cestina clamorosamente l’opportunità di passare in vantaggio, spedendo alto un pallone che bastava appoggiare dolcemente in fondo alla rete. Errore imperdonabile quello della punta rossoblu, che avrebbe potuto dare il vantaggio alla propria squadra, cambiando notevolmente il tema tattico dell’incontro. 

L’occasione sprecata rimane di fatto l’unica minaccia che il Bologna ha portato dalle parti di Karnezis, e da quel momento in poi l’Udinese sale di ritmo creando più di qualche grattacapo ai felsinei.

Al minuto 23′ sulla testa di Zapata capita una grande opportunità:

L’azione si sviluppa sulla sinistra con Thereau che punta un troppo leggero Torosidis che lascia crossare l’avversario. Nell’immagine si nota come l’Udinese porti tanti giocatori in zona palla in fase offensiva, con ben 5 uomini a seguire l’azione in area di rigore (Thereau, Kums, Fofana, De Paul, Zapata).  

Sul cross ben calibrato dell’attaccante francese nato a Privas, in Francia, svetta Zapata, che intelligentemente si posiziona tra Maietta e Masina. Il primo è sicuramente poco attento sulle marcatura alle sue spalle, il secondo non veloce sulla diagonale e debole ad ostacolare il colombiano che è libero di indirizzare verso la porta. Il colpo di testa però è debole e centrale e Mirante fa sua la presa.

Dopo l’ingenua espulsione di Pulgar al 23′ del secondo tempo per somma di ammonizioni, il Bologna si schiaccia molto nella propria metà campo, dando spazio ai bianconeri che adoperano un vero e proprio forcing. Al minuto numero 34 capita una chance tra i piedi del neo entrato Perica:

Innanzitutto si può constatare che nella propria trequarti ci siano tutti i 9 giocatori di movimento rimasti, causando un abbassamento troppo elevato del baricentro, dando più possibilità di spinta ai friulani.  Dopo una buona combinazione con Kums, Thereau serve con un pallone in orizzontale Perica, posizionato dalle parti di Masina. Quest’ultimo invece di temporeggiare, portando la punta verso zone meno pericolose, con una marcatura orientata, si imbatte in un pericolosissimo ed improbabile anticipo con la gamba sinistra. Scelta e tempi di intervento sono palesemente errati; l’attaccante dell’Udinese però perdona Adam scagliando la sfera sopra la traversa dopo il controllo che lo aveva portato a calciare comodamente senza troppe resistenze.

5 minuti più tardi ed ecco la seconda grande occasione per Perica:

In questo caso Zapata svolge il ruolo di rifinitore sulla sinistra. Il raddoppio ad opera Mbaye-Torosidis è nullo, con il greco che lascia crossare il centravanti colombiano senza alcuna pressione. Nel fermo immagine si nota chiaramente come Maietta sia fuori posizione e non allineato con il resto del reparto difensivo. Errore che si duplica in virtù del fatto che non avviene durante una marcatura. Dalla parte opposta Dzemaili, in quella posizione in seguito ad una sortita offensiva di Masina, vedendo la situazione poteva scalare verso Perica, andando a contenerlo.

Il centrocampista svizzero però lo lascia erroneamente e alza il braccio insieme al compagno Maietta, chiedendo un fuorigioco che non c’è, in virtù del mal posizionamento del centrale, come visto precedentemente. Questa volta, però, non è solo un errore della punta ad evitare il vantaggio, ma un intervento di uno strepitoso Mirante, che con il piede destro chiude la porta a Perica. 

L’arbitro Pasqua concede 3 minuti di recupero e allo scadere l’Udinese trova il tanto cercato vantaggio:

Dalla destra Widmer trova strada spianata grazie alla marcatura troppo lieve di Di Francesco, e il mancato aiuto di Taider, che si trova inutilmente in quella posizione, non raddoppiando il terzino svizzero. In area Maietta copre il primo palo, e dietro di lui si formano tre coppie (Oikonomou-Perica, Dzemaili-Badu, Torosidis-Thereau) con Danilo libero a sinistra. 

Il cross del numero 27 è sul secondo palo, Torosidis valuta male la traiettoria della palla, non si stacca dalla marcatura su Thereau, ma rimane piantato in quella posizione. Quello che tenta di compiere è solo un improbabile e goffo anticipo di testa. Il difensore ellenico buca clamorosamente la sfera che finisce nella zona di Danilo. Il capitano dell’Udinese si inventa una volèe col destro che sbatte contro la traversa e termina la sua corsa alle spalle di Mirante, fissando il risultato sull’1 a 0 finale.

Risultato meritato per gli uomini di casa che portano a casa il bottino pieno al termine di una partita giocata tatticamente e tecnicamente male da entrambe le squadre. Le due formazioni si facevano trovare spessissimo lunghe e con vari metri di distanza tra i reparti. Il dato delle palle perse è quasi imbarazzante: 40 per i ragazzi di Del Neri contro le 34 dei petroniani; i passaggi sbagliati, sempre nello stesso ordine sono stati 32 contro 28. Numeri esagerati per due squadre di serie A; ma l’ago della bilancia è stata la maggiore predisposizione all’attacco e il maggior coraggio dell’Udinese che ha mostrato fino alla fine la voglia di vincere la partita. Infatti il baricentro dei friulani è stato in media sui 57-58 metri, a differenza del Bologna, che si aggirava tra i 44-45 metri.

E’ il momento più basso della gestione Donadoni, la squadra non risponde al meglio e i giovani sembrano non crescere mai, incappando sempre nei soliti errori. La classifica ci dice comunque che ancora un pò di tranquillità ci è concessa, domenica al Dall’Ara arriva l’Empoli, rialziamoci subito!.

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