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Bologna

Tutti devono fare qualcosa di più, non solo Destro e Donadoni – 18 dic

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Con Pescara-Bologna si conclude il 2016 sul rettangolo verde del Bologna F.C., i rossoblu non vincono in trasferta da 10 mesi, il Pescara non vince in casa da inizio campionato e volenti o nolenti, dopo la vittoria dell’Empoli di ieri, i tre punti servono a tutti come l’oro. In tribuna ci sarà Saputo, e nel settore ospiti saranno presenti circa 300 tifosi bolognesi…tutto sommato non così pochi visto il momento davvero poco entusiasmante di questo Bologna.

Donadoni ha già fatto questi conti, ed infatti dice che “tutti devono fare di più“. Il discorso dell’allenatore è semplice, ci sono state occasioni, ma inutile guardare al passato, oggi servono i tre punti, ed anche se il futuro presenterà sempre altre possibilità, è ora che il Bologna deve prendersi questa vittoria. Serve per la classifica e serve per il morale, perché una delle motivazioni che ha fatto giocare male i rossoblu nel primo tempo contro l’Empoli, secondo Donadoni, è stato proprio la tensione creatasi attorno alla volontà di vincere. E’ quindi il tempo di crederci, ma con serenità, facendo finalmente vedere che possiamo giocare 90° con continuità ed in modo arrembante ed aggressivo, senza però concedere spazi agli avversari, perché il Pescara ha difficoltà di classifica, ma ha un calcio propositivo.

Per fare questo però, il nostro tecnico si affida ancora una volta al medesimo modulo ed ai medesimi interpreti, anche perché obbligato dagli infortuni. Davanti infatti due dei tre attaccanti che probabilmente giocheranno (Krejci e Mounier) non hanno ancora segnato in campionato, riuscendo a totalizzare però 3 reti in due in Coppa Italia. A ruota di questi due, in panchina, ci sono Di Francesco (1 rete in campionato ed 1 in Coppa Italia) che è convocato ma in settimana aveva riscontrato nuovamente un problema muscolare, ed Okwonkwo: il giovane nigeriano piace a Donadoni, ma difficilmente potrà partire dal primo minuto.

Ecco quindi che come ultimamente è spesso accaduto, il peso dell’attacco è tutto sulle spalle di Mattia Destro, che nelle ultime due partite ha sbagliato due reti che sono pesate come macigni, e sebbene non riceva troppi palloni giocabili, da una punta come lui certi errori si fatica ad accettarli serenamente.

Alle spalle del tridente non dovrebbe cambiare molto, col centrocampo ormai assegnato a Dzemaili, Nagy e Viviani; Mirante in porta e la difesa composta da Masina, Gastaldello, Maietta e Krafth. Lo svedese pare essere in vantaggio su Torosidis e dovrebbe essere l’unico cambio previsto negli undici di partenza, visto l’ottima spinta e lo spirito positivo con cui Emil ha disputato la partita di Coppa Italia e lo scampolo di match contro l’Empoli.

 

Lo scatto da fare più che fisico è mentale, come ha dimostrato la doppia faccia della partita con l’Empoli: tornare tranquilli e consci di poter fare tutto quello che serve per portare a casa una vittoria, come veniva fatto nella prima metà del girone di andata, questo è il necessario, e cercare di non giocare solo palloni scolastici, ma cercare di sorprendere gli avversari. Destro deve segnare e fare qualcosa di più, perché è il solo che in questo momento può davvero sollevare la squadra, ma deve essere aiutato dagli altri compagni, che non possono fermarsi al classico “compitino”.

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