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Sandy Flash Back – L’ultimo atto… – 16 Gen

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Capita a volte che la tua squadra del cuore ti stupisca, che vada oltre le aspettative e che ti faccia sperare che quella partita, o addirittura quella stagione non finisca mai… Beh, fosse stato per me, la stagione 1998/99 del Bologna avrebbe potuto proseguire in eterno, ma purtroppo, dopo cinquantotto partite stagionali si era arrivati alla fine…

Il 28 maggio 1999, a San Siro, il Bologna si apprestava a giocare la sua cinquantanovesima partita stagionale, e non sarebbe stata l’ultima. Sembrava veramente una stagione infinita quella per la squadra di Mazzone, iniziata una calda sera di luglio, in casa, contro il National Bucarest, che la portò a giocarsi e la doppia semifinale Coppa UEFA- Coppa Italia e che vedeva il suo atto finale nel doppio spareggio contro l’Inter per guadagnarsi nuovamente la qualificazione alla coppa europea. Il posto europeo sarebbe stato la ciliegina sulla torta di quell’annata, ma i rossoblù arrivarono a quella doppia sfida molto stanchi, ma sopratutto molto demotivati dopo la delusione delle due semifinali perse, e si trovavano ad affrontare un Inter che, nonostante la stagione disastrosa, poteva contare in attacco su un’ex codino rossoblu e Ronaldo, quello vero, il fenomeno!!!

Il Bologna entrò in campo determinatissimo come non lo si era più visto da Marsiglia in poi, partì forte e iniziò a schiacciare l’Inter da subito, passando in vantaggio dopo appena sette minuti grazie a un gol di Andersson propiziato da un pasticcio al limite dell’area tra Pagliuca e Silvestre. 

La reazione dei nerazzurri fu sterile, e non andò oltre a una punizione di Ronaldo e un colpo di testa di Silvestre entrambi fuori dallo specchio della porta difesa da Antonioli, il Bologna invece continuò ad attaccare e si rese nuovamente pericoloso con un palo  colpito da Andersson e con Signori che, da un ottima posizione, colpì il pallone in rovesciata ma sbagliò e lo spedì alle stelle. 

Quando le squadre rientrarono dagli spogliatoi il Bologna si accorse di aver un pericolo in meno grazie ad un guaio muscolare che fermò Ronaldo e lo costrinse ad esser sostituito da Winter. 

Il copione della gara non cambiò e, dopo appena quattro minuti, i rossoblù raddoppiarono grazie a un eurogol di Paramatti che calciò la palla in rete da venticinque metri sulla linea laterale destra. 

La squadra felsinea, in vantaggio di due gol, giocò sempre più sulle ali dell’entusiasmo, determinata a portar a casa il risultato ma, quando contro hai un giocatore come il numero 10 nerazzurro, può succedere qualsiasi cosa in qualsiasi momento della partita…

Al cinquantanovesimo minuto Silvestre dalla propria trequarti lancia una palla in avanti, Ventola contrasta Mangone e la palla arriva sui piedi dell’ex rossoblù che, solo davanti ad Antonioli, porta il risultato sull’1 a 2.

I nerazzurri presero fiducia e si buttarono in avanti alla ricerca del pareggio e Ventola, perfettamente liberato in area da un lancio di Winter, sbagliò clamorosamente il pallonetto che avrebbe riportato le due squadre in parità. 

Poco prima del novantesimo ci fu anche lo spazio per le proteste nerazzurre a causa di un rigore non assegnato dopo un contatto in area tra Mangone e l’ex codino.

La partita arrivò al novantesimo, l’arbitro fischiò la fine, il Bologna uscì vittorioso da San Siro con un buon vantaggio per la partita di ritorno, separato solamente novanta minuti dalla qualificazione alla coppa UEFA e quasi condannando colui che l’anno prima se ne andò via da Bologna perché voglioso di giocar in Europa a un anno senza competizioni europee. 

59 partite giocate quell’anno e una ancora da giocare, chi mai ci avrebbe pensato a inizio stagione?! Chi mai avrebbe pensato a un cammino così lungo in Europa dopo tanti anni di assenza?! Chi mai avrebbe pensato che solo un rigore negato ci avrebbe separato dalla finale di Coppa Italia e che solo un rigore inventato ci avrebbe infranto il sogno della finale di Mosca?! Che annata ragazzi, ma si sa, anche le cose belle finiscono e purtroppo mancava solo una partita al termine di quella stagione, forse la mia preferita da quando seguo questi colori, mancava solo una partita al congedo di Mazzone e al suo addio polemico in conferenza stampa, mancava solo una partita alla certezza di giocar la coppa europea per il secondo anno a fila, mancava solo una partita all’ultima vittoria stagionale davanti ai propri tifosi, ma non ve ne parlerò stavolta, questa è un altra storia…

(Fonte fotografica Raisport.it)

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