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#BFCMilan: nella mente dei mister – 7 feb

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Dopo la pesantissima sconfitta contro il Napoli di Maurizio Sarri, al Dall’Ara arriva la compagine di Vincenzo Montella. Anche il Milan non sta di certo attraversando un buon periodo: sono ben 4 le sconfitte consecutive dei rossoneri tra campionato e Coppa Italia, che hanno fatto scivolare la società di via Aldo Rossi fuori dai piani alti della classifica, cioè quelli che porterebbero alla Champions League. L’obiettivo resta comunque L’Europa League, fortemente alla portata, anche se ci sono ancora squadre che sembrano non mollare un centimetro come Fiorentina, Atalanta, Lazio e Inter. 
I rossoneri si presentano al Dall’Ara con tantissimi infortunati, e soprattutto di grande spessore. Il più importante tra questi è sicuramente Giacomo Bonaventura, vero leader tecnico e dello spogliatoio milanista. Inoltre si aggiungono gli stop di tutti i terzini di sinistra, cioè Antonelli, De Sciglio e Calabria. Domani sera daranno forfait anche Bertolacci per infortunio e Sosa per il rosso rimediato contro la Sampdoria.

Punti forti: Tecnica e imprevidibilità offensiva; la capacità di inserimento da dietro di Kucka e Pasalic; la spinta sulla corsia di destra con Abate; la qualità di Donnarumma.

Punti deboli: Amnesie difensive frequenti; difficoltà a ragionare sotto pressione; i molti infortuni; le prestazioni altalenanti delle punte.

Il Milan si schiererà con il solito 4-3-3, ma viste le assenze ci saranno degli adattamenti tattici molto importanti. Le opzioni difensivamente sono diverse, e i dubbi riguardano la catena di sinistra. La prima possibilità è posizionare Romagnoli terzino, come contro la Samp, con centrali Zapata (o Gustavo Gomez) e Paletta; o mandare in panchina uno dei due centrali appena citati, facendo scalare Romagnoli al centro della difesa, con Vangioni ad occupare la fascia sinistra. La cosa certa è che se Romagnoli verrà schierato come terzino, rimarrà maggiormente bloccato in copertura, senza andare sul fondo al cross, nel caso giochi Vangioni invece a risentire sarà la fase difensiva, visto che il giocatore argentino fatica ancora molto dietro. A centrocampo probabile la presenza di Locatelli in mediana, con Pasalic e Kucka ai suo lati. In avanti Suso, Lapadula, che la dovrebbe spuntare su Bacca, e il neoacquisto Deulofeu. Ricapitolando l’11 titolare potrebbe essere questo:

Donnarumma; Abate, Zapata, Paletta, Romagnoli; Kucka, Locatelli, Pasalic; Suso, Lapadula, Deulofeu. 

Il pericolo numero 1 si chiama Jesus Suso, l’esterno offensivo rossonero potrà sicuramente spostare gli equilibri con le sue giocate e la classe sopraffina che lo contraddistingue. Durante il corso della stagione, ha compiuto un miglioramento molto importante, per quanto riguarda l’imprevidibilità. Se all’inizio del campionato attuava un movimento sempre a rientrare sul suo piede preferito, il sinistro, ora compie anche molto spesso il dribbling verso il fondo del campo, per crossare col piede debole. In questo caso sarà fondamentale la marcatura di Torosidis, che sarà quasi sicuramente impiegato in quella zona di campo, vista la squalifica di Masina. Il greco però, dovrà essere puntualmente aiutato da un compagno nel raddoppio: o dalla mezz’ala, cioè Dzemaili, o dall’esterno, cioè Krejci. L’azione classica dei rossoneri, parte appunto dallo spagnolo col numero 8, che rientrando con il sinistro lascia partire un traversone teso e tagliato verso la porta, in cui si avventano l’esterno opposto, e la punta. In tal caso la retroguardia rossoblu dovrà restare attenta in un lavoro di diagonali molto impegnativo. 
Per affrontare i ragazzi di Montella, Donadoni si affiderà al collaudato 4-3-3 con questi probabili interpreti: 

Da Costa; Krafth, Gastaldello, Maietta, Torosidis; Donsah, Pulgar, Dzemaili; Verdi, Destro; Krejci.

Oltre alla già citata squalifica di Masina, sarà assente per uno stiramento al gluteo Antonio Mirante, al suo posto tra i pali si presenterà Da Costa. Scalpitano in panchina Oikonomou, Viviani e Di Francesco, che si giocheranno un posto nell’11 titolare fino alla fine. E’ probabile che sia la volta buona per vedere Simone Verdi dal primo minuto. L’attaccante lombardo potrebbe mettere in forte difficoltà la corsia di sinistra rossonera, con i suoi 1 contro 1 micidiali. 
Il Milan soffre molto le squadre che pressano alte, e un’aggressività nei confronti dei giocatori impegnati nel primo sviluppo, come Locatelli, potrebbe portare a situazioni molto interessanti in caso di recupero del pallone. In questa circostanza sarà fondamentale l’apporto dei centrocampisti, che dovranno sviluppare un lavoro puntuale e coordinato di pressing. 
Il Bologna dovrà aggredire i milanesi fin da subito; visto che la squadra di Vincenzo Montella sembra soffrire parecchio l’avvio di partita; momento in cui segna molto poco rispetto alla seconda frazione. E’ clamoroso il dato che porta alle reti segnate nei diversi momenti di gioco: se nel primo tempo i rossoneri sono andati in rete solo 10 volte, nel secondo ben 22. Questi sono numeri che testimoniano di certo una predisposizione alla reazione, in caso di svantaggio, ma allo stesso tempo di un approccio troppo molle alla partita. 

Servirà pressing, corsa, attenzione, qualità e soprattutto voglia di riscatto. 

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