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L’Uomo della Domenica: Erick Pulgar – 13 feb

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Fino all’80’ minuto di Sampdoria – Bologna erano almeno tre i giocatori in lizza per far parte di questa rubrica ma, ognuno di loro, in ogni gol, si è reso in un certo qual modo protagonista, lasciandomi una facile (ma lunga) decisione. Vasilis Torosidis stava disputando un’ottima partita fino a quando ha perso completamente l’uomo sul secondo gol e ha di fatto abbandonato l’area di competenza, lasciando libertà ai tre attaccanti doriani: peccato, perché fino a quel momento il difensore greco, schierato centrale al fianco di Marios Oikonomou, stava gestendo bene le sfuriate dei padroni di casa; sembrerebbe giusto riproporlo, anche nelle prossime uscite, viste le possibili assenze di Maietta e Gastaldello, come difensore centrale. Ibrahima Mbaye, schierato a sorpresa contro il Milan martedì scorso, era entrato bene in campo subentrando al già citato Maietta: l’autogol, frutto di una sciagurata deviazione, ne ha inevitabilmente abbassato il voto; anche il terzino andrà sicuramente rivisto per potergli permettere un minutaggio sempre maggiore. La scelta è quindi ricaduta su Erick Pulgar che, da qualche settimana, è impiegato stabilmente nel ruolo di regista al posto di un Viviani sempre meno inserito nelle rotazioni. Le colpe di Erick, ieri sera, sono minime: il suo tocco di mano è pura invenzione del giudice di porta, protagonista in negativo. Pulgar sta dimostrando, da qualche match a questa parte, di saper gestire la pressione che quel ruolo comporta, di saper utilizzare il bastone e la carota con gli avversari, di saper battere eccellentemente i calci piazzati ma, soprattutto, di essere cresciuto, fisicamente, tecnicamente e tatticamente. Nel naufragio di Genova L’Uomo della Domenica è Erick Pulgar.

 

Erick Antonio Pulgar Farfan (questo il suo nome completo) nasce in Cile nella cittadina di Antofagasta, letteralmente città del grande letto di sale. Affacciata sull’Oceano Pacifico, terra di splendide spiagge e di scogli (come il nostro centrocampista ci ha fatto vedere dai suoi profili social.

La carriera calcistica comincia, come presumibile, in patria, nella squadra della sua città. Esordio a 17 anni come difensore centrale, gli bastano pochi mesi per imporsi anche in massima serie in un ruolo estremamente diverso: dopo la promozione conquistata con l’Antofagasta, inizia ad essere schierato come centrocampista, sia in veste di regista che di mezzala dimostrando, in entrambi i casi, ottime doti di inserimento che lo portano, in più di un’occasione, a trovare il gol. È il 2014 quando si accorge di Lui uno dei club più importanti di tutto il Cile, forse del Sud America: l’Universidad Catolica adocchia il ventenne e offre per il duttile giocatore una cifra quasi impossibile da rifiutare per la squadra natale di Erick, il quale prepara la valigia, direzione Santiago, a più di 1000 chilometri di distanza. È un trasferimento importante per un ragazzino che, nonostante l’età, riuscirà comunque ad imporsi anche in una squadra che, in quell’anno, disputerà una grande stagione, pur senza conquistare il titolo. Le presenze per Erick a fine campionato saranno ben 35, condite da 7 marcature che lo consacrano come uno dei migliori giovani talenti della squadra. Dall’altra parte dell’oceano c’è un direttore sportivo da sempre molto attivo sul mercato sudamericano che, nell’estate del 2015, sborsa persino 2 milioni di euro per portarlo alle sue dipendenze, in quel di Bologna. È Pantaleo Corvino a convincere Erick a venire in Italia, convincendolo del progetto felsineo, fortemente improntato sulla linea verde che, si sa, è sinonimo di futuro. La prima stagione fatica a trovare spazio, sia per colpa di un ragazzino appena diciottenne che si impone su tutto e tutti lasciando ai pari ruolo le briciole. È la seconda stagione quella della consacrazione che, ne siamo certi, ci regalerà ancora più soddisfazioni di adesso. Animo, Erick!

 

L’Uomo della Domenica per Sampdoria – Bologna è Erick Pulgar

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