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La Lazio di Simone Inzaghi-2 Marzo

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PROSSIMI AVVERSARI DEL BOLOGNA FC 1909

LAZIO

Il Bologna mette fine alla serie negativa che durava da quattro gare, torna da Genova con un punto che finalmente muove la classifica seppur maturato, come spesso accaduto in stagione, negli ultimi istanti di partita, ennesima dimostrazione che la squadra di Donadoni non ha ancora la capacità, né fisica e né mentale, di reggere l’urto sino all’ultimo secondo ma anche di non saper chiudere la partita. A conti fatti è comunque un pareggio che rispecchia quello espresso sul campo dalle due compagini (un Mirante ritrovato, protagonista di alcuni interventi decisivi..), squadre che da tempo non vivono momenti sereni e lottano con i propri limiti, resta sempre quel gusto amaro di mancata occasione. I Rossoblu nel prossimo turno ospiteranno in posticipo, domenica ore 20:45, la Lazio che occupa la 5° posizione con 50 punti, superata l’Inter, nessun tecnico nella gestione Lotito ha fatto meglio di Simone Inzaghi in 26 giornate, e che in trasferta ha raccolto 6 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte. I capitolini sono reduci da un mercato invernale chiuso alleggerendo il monte ingaggi senza fare operazioni in entrata, con le eccezioni del rientrante Crecco (’95) dal prestito di Avellino e del giovanissimo Abukar Mohamed (classe ’99), centrocampista finlandese di origini somale che può ricoprire diversi ruoli in mediana, prelevato dal TPS (Turun Palloseura, la squadra in cui militò anche Aaltonen, ex Bologna). Rosa diminuita dalle partenze di Vinicius (AEK Atene), Morrison (Qpr), i promettenti Cataldi (Genoa) e Kishna (Lille) oltre Leitner (Augsburg). Simone Inzaghi si sta dimostrando tecnico all’altezza di un compito molto difficoltoso, non solo per la gestione tecnicotattica ma specialmente per il discorso ambientale, sta ottenendo risultati importanti e diversi riconoscimenti anche dall’esterno. Giovane allenatore che, se in un primo momento della stagione la sua Lazio era molto camaleontica per quello che concerne l’aspetto puramente tattico (ad esempio il 4-3-3 con Atalanta e Chievo, il 3-4-3 nella sconfitta per 0-1 con la Juventus e il 3-5-2 nel successo per 3-0 con il Pescara), dalla convincente vittoria di Udine all’andata il cammino è segnato con il 4-3-3. Un tecnico pragmatico, che sa correggere la squadra durante la gara con accorgimenti logici e più volte fruttiferi, spesso in 4-2-3-1 o 3-5-2 come fece nell’incontro di andata contro il Bologna. Il 4-3-3 pare essere il modulo tattico più funzionale per sfruttare le doti dei migliori giocatori a disposizione, come negli 1 contro 1 sulle fasce dove Keita (secondo marcatore laziale con 7 centri) a sinistra, e Felipe Anderson a destra, possono esprimersi al meglio delle loro potenzialità, mettendo in evidenza velocità, dribbling, rapidità nello stretto, e offrire assist importanti (oltre che reti), e dinamicità a centrocampo. Assetto tattico nel quale gli interni di centrocampo hanno la possibilità, e il dovere, di mettere in risalto il tempismo negli inserimenti: la Lazio può vantare ottimi interpreti, senza dubbio tra questi il giovane minaccioso Milinkovic Savic (’95) centrocampista versatile (dote comune ad altri elementi della rosa come il bosniaco Lulic) che assicura corsa, interdizione, grande forza fisica, assist ma soprattutto pericolosità in zona rete, particolarmente nel gioco aereo. L’ex Genk aumenta di pericolosità quando assume il ruolo di trequartista, come ha dimostrato anche con l’Atalanta all’Olimpico, interpretando una prestazione convincente realizzando la rete del pareggio ma Inzaghi approfitta della duttilità del centrocampista serbo collocandolo stabilmente alla sinistra di Biglia nel 4-3-3. Punto di forza della retroguardia è Stefan De Vrij (’92), che costituisce una coppia- molto fisica e statuaria- tutta olandese con il granatiere mancino Hoedt (’94) al centro della difesa. L’importante presenza dell’ex difensore del Feyenoord, appetito anche dal Manchester Utd, spesso falcidiato dagli infortuni (18 presenze in Campionato in cui la Lazio ha vinto in 10 occasioni, 3 pareggi e 5 sconfitte), è dimostrato anche dai numeri: in 50 presenze in Serie A la Lazio ha raccolto 100 punti (31 vittorie e 7 pareggi, 12 sconfitte), una media molto elevata di 2 punti a partita, emblematico invece come la sua assenza sia coincisa con un evidente calo di rendimento per la squadra, per una media di 1.4 punti a partita ( nelle 52 gare 20 sono le vittorie, 13 i pareggi e ben 19 le sconfitte), e le reti incassate sono ben 14 in più, esattamente 66. La Lazio è tra le squadre che possono vantare più qualità, una compagine in grado di sorprendere chiunque, e in diverse modalità, a palla inattiva ma soprattutto in velocità, con le ripartenze per sfruttare al meglio le caratteristiche degli attaccanti, in primo luogo Immobile che è tra le punte del Campionato migliori nel giocare in profondità, a smarcarsi e creare spazi per i compagni. I Biancocelesti vengono dalla vittoria conquistata contro l’Udinese (su calcio di rigore, realizzato da Immobile che è cannoniere della squadra con 14 reti, molto chiacchierato e in cui il Patron dell’Udinese Pozzo si è già espresso con toni davvero decisi e ostili) dove hanno incassato tre punti preziosi nella rincorsa all’Europa, ma la prestazione è stata deludente, sottotono, da salvare solo il risultato e specialmente la prestazione di Murgia ( classe 96 e “pallino” di Inzaghi, che conosce benissimo dai suoi trascorsi nelle giovanili laziali) all’esordio da titolare, nel ruolo di regista a sostituire il capitano Biglia- pedina molto importante anche dentro lo spogliatoio- squalificato, l’ex stella Primavera di Inzaghi giocava solitamente da interno di centrocampo a destra ( come nella Finale Scudetto 2014/15 persa a Chiavari contro il Torino, quel centrocampo della Lazio era composta da Murgia-Pace- Verkaj sempre 4-3-3, o come la stagione successiva contro l’Inter di Vecchi in Semifinale di andata di Coppa Italia), giocatore a tutto campo, combattivo, che assicura intensità e qualità, ma soprattutto reti, come dimostrano i numeri importanti nel corso della sua esperienza in Primavera. Il giovane tecnico emiliano, contro i friulani, durante la gara ha mantenuto inalterato l’assetto tattico, coi cambi di Basta e Milinkovic per Hoedt e Patric: Basta a prendere le consegne di Patric, Lulic arretrato, Radu a fare il centrale difensivo e Milinkovic in mediana. Successivamente ha inserito in difesa il brasiliano Wallace per Radu. La Lazio è certamente un avversario molto temibile per il Bologna, in corsa per l’Europa (10 punti negli ultimi 4 incontri), in condizione di decidere la partita con una giocata di un singolo, e la Lazio ne ha diversi.

MARCO MAGLI

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