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Sandy Flash Back – Scende la pioggia – 9 Mar

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Lui era il nostro presidente onorario, quella era una sua canzone ed era perfetta per quella giornata… sarebbe potuto scendere in mezzo al campo da un momento all’altro, chiedere un microfono, schiarirsi la voce e intonarla. Me lo voglio immaginare così il nostro ex presidente onorario Gianni Morandi, sul prato del Mapei Stadium, con il cielo coperto da nuvoloni che buttavano giù acqua a ripetizione, completamente fradicio che canta “Scende la pioggiaaaaa” a quei pochi poveri disgraziati che resistettero fino al fischio finale rimanendo sugli spalti con l’acqua fin dentro alle mutande!!! Pioveva?! No, troppo poco, quella non era pioggia, non era un temporale e nemmeno un diluvio, era molto molto di più…

Era il 20 ottobre del 2013 e, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, il Bologna disputava contro il Sassuolo una partita che col calcio aveva poco a che fare, era ormai diventata pallanuoto. Che poi, a dire la verità, al fischio di inizio dal cielo ancora non cadeva nulla, iniziò a gocciolare poco dopo, tanto è vero che guardai le carpe che nuotano nel fossato che gira intorno agli spalti di quello stadio pensando che si sarebbero dovute accontentare della poca acqua sporca che  avevano, e invece… le carpe furono le uniche nella curva ospiti che si divertirono quel giorno!!!

Il Bologna partì bene, desideroso di rifarsi dopo la sconfitta casalinga contro il Verona, e mise da subito sotto i neroverdi che però, al dodicesimo minuto, passarono in vantaggio grazie a un rigore molto dubbio assegnato dall’arbitro e trasformato da Berardi. Neanche il tempo di riprendersi e subito il Sassuolo raddoppiò, con un tiro da fuori di Floro Flores deviato da Khrin al sedicesimo. Come se non bastasse il due a zero, fu proprio in questo momento che iniziarono a scendere le prime gocce di pioggia, proprio quando i rossoblu, storditi dal doppio svantaggio, con la forza della disperazione si ributtarono con convinzione in avanti. 

Si iniziò a giocare ad una porta sola, Pegolo venne bersagliato dai felsinei che al trentaquattresimo accorciarono le distanze con Diamanti su rigore, fischiato dopo un abbraccio di Rossini a Natali su calcio d’angolo. Negli ultimi minuti del primo tempo Natali, di testa su calcio d’angolo, andò vicino al pareggio, ma la palla uscì alta di poco.

Nel secondo tempo, nonostante l’acqua sempre più forte che scendeva dal cielo e che aveva reso il campo impraticabile, il copione non cambiò, assedio rossoblu e neroverdi che affidarono tutto ai contropiedi. Al quarantasettesimo Kone diede l’illusione del gol con un tiro fuori di niente dopo aver messo a sedere un difensore, mentre su contropiede Laribi, tirò addosso a Curci da pochi passi. Il Bologna si rese di nuovo pericoloso con Acquafresca di testa e con Cech, ma l’acqua che aveva ormai trasformato il campo in una piscina frenò le due conclusioni aiutando il portiere sassolese. Ma fu negli ultimi minuti che i felsinei ebbero tre occasioni gol clamorose, prima con Cristaldo in due occasioni e poi, all’ultimissimo secondo con Bianchi che di testa da praticamente sopra la linea di porta, riuscì nell’impresa di accartocciarsi e spedire il pallone fuori… avrebbe potuto colpirlo in ogni modo quel pallone e in ogni modo sarebbe finito in fondo alla rete, decise di colpirlo così, e sbagliò clamorosamente, dovendo rimandare ancora l’appuntamento col suo primo gol in maglia rossoblù. 

La partita finì e poco dopo, quando ormai le carpe dello stadio avrebbero potuto tranquillamente sopravvivere dentro le scarpe di qualsiasi tifoso a causa della pioggia che le aveva inzuppate, smise anche di piovere… il Sassuolo raccolse la sua prima vittoria della storia in serie A, mentre il Bologna si ritrovò ultimo in classifica ma con Pioli nuovamente confermato al timone di comando della barca che, quel giorno, naufragò nella tempesta perfetta di Reggio Emilia.

 

 

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