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#SassuoloBFC: nella mente dei mister – 11 mar

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Dopo la quarta sconfitta consecutiva in casa, rimediata nel posticipo domenicale contro la Lazio di Simone Inzaghi, il Bologna andrà in scena in quel di Reggio Emilia nel lunch match del 28° turno di Serie A Tim. In trasferta i rossoblu sono reduci dal pareggio raggiunto in extremis dal Genoa, con la perla di Ntcham, che ha raddrizzato una partita aperta da una pennellata su punizione di Viviani. 
La forma dei rossoblu sembra peggiorare di giornata in giornata, e dopo prestazioni imbarazzanti, soprattutto dal punto di vista della grinta messa in campo e della convinzione, è arrivata la rottura con il tifo organizzato che non sarà presente al Mapei Stadium. Senza i propri tifosi i petroniani dovranno cercare di fermare la squadra di Di Francesco che arriva da un pareggio incolore a Crotone, che ha fatto molto arrabbiare il mister nato a Pescara. In trasferta ultimamente i neroverdi sembrano esprimersi meglio, con 10 punti guadagnati nelle ultime  4 uscite. Tra le mura amiche invece il Sassuolo sembra faticare di più viste le 3 sconfitte consecutive rimediate contro Juventus, Chievo e Milan. C’è comunque da sottolineare che la squadra di Di Francesco in queste ultime giornate sembra aver ritrovato un buon gioco, anche grazie al rientro di Domenico Berardi, vero punto fermo di questa squadra. 

Contro il Bologna proporranno il collaudatissimo 4-3-3, con l’idea tattica di mantenere il possesso del pallone, con una manovra molto veloce a 1-2 tocchi per poi liberare i due esterni che nell’1 contro 1 potrebbero mettere in forte difficoltà i terzini rossoblu. I giocatori fondamentali che rendono fluida la manovra sono Acerbi, molto bravo a dettare i tempi della linea difensiva e a cominciare l’azione; Pellegrini, mezz’ala destra che aiuta sia in fase di impostazione che in quella più offensiva proponendosi spesso in area, e il già citato Domenico Berardi, che non ha ancora trovato la forma perfetta dopo l’infortunio, ma sta proseguendo con il suo processo di crescita. 
Sottolineando le assenze importanti di Sensi, Antei e soprattutto di Defrel per infortunio; l’11 che probabilmente vedremo in campo sarà questo:

Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Aquilani, Duncan; Berardi, Matri, Ragusa. 

Cannavaro sembra aver recuperato dopo la sindrome influenzale, e sarà presente dal primo minuto. Nel caso in cui dovesse partire dalla panchina, giocherebbe Dell’Orco terzino, con lo spostamento al centro di Peluso al fianco di Acerbi. In mezzo il terzetto sembra designato, con Mazzitelli e Missiroli che si siederanno molto probabilmente in panchina. In avanti scalpitano Ricci e Politano, anche se Ragusa per ora sembra favorito per il ruolo di attaccante esterno a sinistra, insieme a Berardi (a destra) e Matri (punta centrale).

Per quanto riguarda il Bologna, Donadoni dovrebbe tornare all’antico con il 4-3-3. Dopo il match con il Genoa in cui si era visto un 4-2-3-1 con Dzemaili più vicino alla punta, e il 3-5-2 con la Lazio, il mister bergamasco sembra intenzionato a riproporre il modulo che ha contraddistinto il suo Bologna, da quando siede sulla panchina rossoblu. Gli interpreti per quanto riguarda la partita di domenica saranno probabilmente questi:

Mirante; Torosidis, Maietta, Helander, Masina; Nagy, Pulgar, Dzemaili; Verdi, Destro, Di Francesco. 

In difesa l’unico dubbio è il ballottaggio tra Helander e Oikonomou, col primo favorito sul greco. A destra rientra Torosidis dopo la squalifica e dovrebbe spuntarla su Krafth, vista anche l’indisponibilità di Mbaye. I dubbi maggiori per Donadoni riguardano il centrocampo con Dzemaili che è l’unico ad avere la certezza della maglia da titolare, con i vari Donsah, Taider, Viviani, Pulgar e Nagy a contendersi due maglie. In avanti quasi sicuramente Destro si riprenderà il posto al centro dell’attacco, con Verdi alla sua destra. Dalla parte opposta c’è il ballottaggio Di Francesco-Krejci, con il primo favorito viste anche le grandi motivazioni che provoca la sfida col padre allenatore avversario. 
Sembra molto improbabile la conferma della difesa a 3 vista al Dall’Ara contro la squadra di Simone Inzaghi, anche se nelle ultime settimane Donadoni non ci ha risparmiato delle sorprese. 

Bologna e Sassuolo sono due squadre tutto sommato simili: non solo per i 3 miseri punti che vedono i neroverdi davanti in classifica, ma anche per come impostano la manovra e per i difetti mostrati durante la stagione. Uno di questi è la poca incisività nell’approccio alla partita. Nei primi 15 minuti entrambe hanno segnato solo 4 reti, subendone 10 (Sassuolo) e 8 (Bologna). Un altro dato che unisce le due compagini sono i gol di testa: solo il Pescara ha fatto peggio (2 gol) contro i 3 delle due squadre che si sfideranno nel derby. 

Sarà una sfida molto complicata sia sul piano tattico, che su quello mentale. Ci si aspetta una reazione soprattutto caratteriale, dopo le prestazioni anonime delle ultime giornate. Reagire si può, ma innanzitutto bisogna tirare fuori quella grinta che da troppo tempo manca ai giocatori in rossoblu. 

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