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Sassuolo vs Bologna 0 a 1: la cronaca del match – 12 mar

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Nonostante una temperatura primaverile, il clima a Bologna è davvero rovente. La umiliante sconfitta con la Lazio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La Curva, che ha sempre sostenuto i propri giocatori anche dopo l’1 a 7 contro il Napoli, stavolta non ci sta e arriva alla dolorosissima decisione di disertare la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. La prospettiva di un Mapei Stadium vuoto di colori rossoblù dovrebbe scuotere le anime degli uomini di Donadoni. Ma non per Masina, Oikonomou, Pulgar e Viviani, autori di una serata brava al Giostra e in seguito multati dalla società. La tensione è davvero altissima e per questo motivo Donadoni torna all’amato 4-3-3. Tuttavia l’allenatore non smette di riservare qualche sorpresa nei suoi undici ufficiali. Di Francesco affronterà il padre, prendendo il posto di Krejcí. Questo match con il Sassuolo è una tappa estremamente importante per l’allenatore rossoblù. Il risultato non cambierà la classifica mediocre dei bolognesi, ma sarà un bel test per verificare cosa cambiare quest’estate. E il mister bergamasco non è più così sicuro della propria conferma a fine stagione come qualche mese fa…

Valeri fischia il via e tutte le tensioni e i pensieri svaniscono per lasciare posto ad una sfida accesa. Le due formazioni infatti di mostrano subito molto vivaci. I ritmi di gioco non sono elevatissimi, le squadre sono corte. La vera partita si gioca a centrocampo. I giocatori più rapidi negli anticipi e sulle seconde palle sapranno spostare gli equilibri. Ovviamente è vietato entrare morbidi nei contrasti: ci si potrebbe far male. L’equilibrio non può durare a suon di tackle e alla fine prova il Bologna a tirare fuori la testa. Al sesto minuto, su un calcio di punizione da sinistra di impone Helander, ma lo svedese c’entra di testa Verdi, che si trovava in posizione di offside. L’esterno di Broni e Dzemaili provano spesso a scambiare per inventarsi qualcosa che possa sorprendere la retroguardia neroverde, ma Acerbi e Cannavaro sono due rocce indistruttibili. Questo buon avvio dei felsinei, oggi con la brutta divisa giallo fosforescente, ha sorpreso il Sassuolo. Tuttavia, intorno alla mezz’ora, i ragazzi di Eusebio Di Francesco adottano le contromisure. Berardi sulla destra fa il demonio, ma i suoi compagni non lo seguono a dovere. Al 30′, dopo una bella azione, Aquilani ha lo spazio per calciare in porta. L’ex Roma però prova ad imitare il suo ex compagno di squadra Totti, facendo il cucchiaio. Risultato pessimo. Anche Politano ci prova da lontano, ma Mirante blocca. Il Bologna torna a farsi vedere solo al 38′, quando una bella azione rossoblù lancia Verdi sulla sinistra. Il numero 9 bolognese prova a mettere in mezzo per Federico Di Francesco, ma Acerbi salva tutto, anche se rischia l’autorete clamorosa. Consigli però fa buona guardia. A parte questo sprint ospite, i padroni di casa tornano a prendere campo e a premere sugli avversari. Al 45′ c’è un’altra buona occasione per i neroverdi, che sciupa solamente per la ciabattata di Pellegrini. In ogni caso non è stato un primo tempo memorabile e Valeri decreta la fine dei quarantacinque minuti iniziali della partita. Le due squadre vanno al riposo sullo 0 a 0, ma l’atmosfera rimane frizzantissima: sarà difficile che la partita non si sblocchi.

La ripresa non svela sorprese da parte dei due allenatori, che si affidano ai propri undici del primo tempo. Il Bologna decide di proseguire sulla falsa riga della prima frazione di gioco, con reparti molto corti e un baricentro medio basso, in modo da evitare di prestare il fianco a possibili micidiali ripartenze dei padroni di casa. Fino ad ora aveva funzionato, ma il Sassuolo ha cambiato decisamente assetto e ritmo. I neroverdi spingono senza sosta, con una notevole trazione anteriore. Il centrocampo petroniano ben presto viene scavalcato dalle accelerazioni e dalle verticalizzazioni dei giocatori del Sassuolo. I vari Politano, Matri e Berardi si trovano ben presto a tutta velocità negli uno contro uno con i difensori bolognesi. Questo cambio di ritmo e di velocità ben presto dà i propri frutti e mette in crisi gli ospiti. Al 52′ Politano coglie Masina ed Helander in errore e punta dritto su pali difesi da Mirante. Fortunatamente la sua conclusione è fiacca e centrale. Non passano 60 secondi che Duncan si invola sulla sinistra, supera facilmente Torosidis, Helander e Maietta e mette al centro un passaggio filtrante. Sul secondo palo arriva Berardi, ma l’attaccante non ci arriva in tempo, nonostante Masina fosse in netto ritardo sulla sua marcatura. È l’ora del Sassuolo. Minuto 57′: Berardi punta Masina, sposta la palla sul mancino e da posizione defilata calcia in porta all’improvviso. La staffilata lascia Mirante di pietra ma per fortuna la sfera non inquadra la porta. Tutta questa foga di attaccare però può portare a volte a errori banali. Il Bologna non può fare altro che attendere queste leggerezze e provare a sfruttarle nel migliore dei modi. I felsinei non devono attendere molto. Al 59′ minuto Aquilani sbaglia totalmente il lancio di disimpegno e serve Di Francesco. Per il figlio d’arte è l’ora di dimostrare sotto gli occhi di suo padre tutto il proprio valore inespresso. Il veloce fantino scende palla al piede, sposta la palla sulla destra e poi si inventa una delizia per il movimento da seconda punta di Dzemaili. Lo svizzero calcola al millimetro l’assist per Mattia Destro, mettendo fuori dai giochi Consigli e Cannavaro. L’attaccante rossoblù, incredulo per la prima vera chance dopo tanto tempo, tocca la palla in rete. L’emozione è incontenibile sia per il numero 10, che lancia la maglia fosforescente in aria, che per Donadoni e i suoi ragazzi, finiti in un tunnel che sembrava non avere fine. L’1 a 0 è un forte colpo per il Sassuolo, che fatica a reagire. E cinque minuti dopo il Bologna rischia addirittura di mettere a segno il definitivo ko. Aquilani è disastroso e fornisce l’ennesimo pallone impreciso della giornata. Sulla sfera si scaraventa Verdi, il quale salta un uomo e punta la porta. Il numero 9 non sa bene che cosa fare e tra il tiro e il passaggio sceglie un debole filtrante troppo impreciso per l’inserimento di Di Francesco. Dopo il mancato 2 a 0, la partita diventa spettacolare e piacevole. Il match vede le due squadre attaccarsi senza sosta e darsi battaglia valorosamente. I cambi di fronte sono numerosi e tutti molto veloci e pericolosi. Entrambe le formazioni giocano di prima o di seconda e se le occasioni non arrivano è solamente grazie alle due coppie di centrali della sfida. I due allenatori effettuano i cambi per cercare di cambiare assetto in base ai propri obiettivi. I ritmi però non calano mai veramente e la partita rimane costantemente aperta ad ogni tipo di risultato.
Mancano dieci minuti alla fine e il Bfc entra nella propria fase maledetta del match. Fase in cui i petroniani hanno visto sfumare tantissimi punti. Anche stavolta i bolognesi accusano un calo. Il Sassuolo inizia ad attaccare senza sosta mentre il Bologna fatica ad uscire dalla propria metà campo e quando lo fa non riesce a sfruttare i contropiedi. La partita volge al termine, ma i padroni di casa non possono permettersi di terminare la sfida senza averci provato un’ultima volta. E così al 90′, Acerbi si inventa attaccante, dribbla due avversari e calcia di destro sul secondo palo. Dalla postazione delle televisioni e dei giornali non c’è dubbio: il Sassuolo ha pareggiato. Ma nessuno ha fatto i conti con Mirante. Il portiere rossoblù, finito anche lui nelle critiche dell’esigente popolo bolognese, vola a deviare il bel tiro del giocatore avversario, al quale non rimane nient’altro che imprecare contro l’83. I quattro minuti di recupero passano senza ulteriori patemi e il Bologna ritrova la dolcissima vittoria dopo due punti nelle ultime sette gare. Bologna batte Sassuolo 0 a 1.

Successo importantissimo per il Bologna. I rossoblù non dovevano vincere per la classifica, quanto per i tifosi. Lo squarcio rimediato con la Curva rischiava di essere troppo grave per poter essere ricucito. Questa vittoria porta un po’ di serenità nell’ambiente. Non è stato un successo esaltante e rimangono tutti i limiti della rosa. Il Sassuolo avrebbe anche potuto meritare il pareggio in fatto di occasioni da gol. Il Bfc però quest’oggi ha disputato una gara generosa e la tenacia, la corsa è un pizzico di fortuna hanno premiato lo sforzo emiliano.
Non vogliamo pensare a questa vittoria come ad un nuovo inizio: questa squadra resta maledettamente limitata. Ciò che deve rimanere di questi tre punti è una lezione imparata: mai entrare in campo senza onorare la maglia, specialmente quella gloriosa del nostro amato Bologna FC 1909.

 

Fonte immagine di copertina: Corrieredellosport.com

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