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STADIO: Rebus-Destro, quale futuro per l’attacco rossoblu? – 17 mar

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Paginone dedicato al Bologna, quello che come tutti i giorni propone “Corriere dello Sport – STADIO” nella sua edizione “in verde”. Paginone che racconta di alcuni problemi che attanagliano il Bologna e che dovranno essere valutati e – se possibile – risolti da qui alla fine di questo campionato che, purtroppo, si è rivelato quasi completamente di transizione. Ci sono ancora però alcune partite – la prima è la prossima contro il Chievo – utili perlomeno per fare valutazioni sul futuro. Un futuro che, questo andrà capito, potrà vedere la presenza o meno di Mattia Destro, attuale numero 10 rossoblu.

Destro o non Destro? Questo è il problema

Empoli, Crotone e Palermo. Sono queste tre squadre, rispettivamente con 15, 21 e 23 reti, le uniche di tutta la Serie A attuale ad aver segnato meno del Bologna. Persino il Pescara ultimo, con 29 gol, è riuscito a gonfiare la rete avversaria più spesso degli uomini di Roberto Donadoni, fermi a quota 25 e con un dilemma che riguarda presente e futuro rossoblu: Destro o non Destro? La stagione del numero 10 del Bologna, maggiore investimento dell’era-Saputo (è costato quasi 10 milioni) non ha per adesso ripagato le attese e la fiducia che il popolo bolognese aveva riposto in lui nell’estate del 2015, quando il centravanti sbarcò sotto le Due Torri. Vero è che si trattava di un giocatore in crisi, reduce da un anno da dimenticare tra Roma e Milan, ma in tanti credevano che l’aria sana della provincia lo avrebbe rigenerato, che il giocare con continuità e fiducia avrebbe rilanciato un ragazzo che certe qualità innate aveva mostrato di averle senza alcun dubbio. Invece qualcosa non ha funzionato: Destro non ha giocato con continuità per via dei numerosi infortuni, i gol non sono arrivati come previsto e oggi sono in tanti a interrogarsi su quale possa essere il futuro del ragazzo e anche dell’attacco del Bologna. “STADIO” lo chiede ad alcuni ex-calciatori, e le risposte sono quasi unanimi. Tomas Locatelli salva lui e il modulo, il 4-3-3, considerandoli base per il prossimo futuro, mentre Giacomo Cipriani aggiunge che stravolgere tutto, adesso, non avrebbe senso. Anche perché, gli fa eco Carlo Nervo, è vero che Destro diversi alibi li ha avuti. E poi non è forse vero che un certo Julio Cruz sbocciò al terzo anno? Infine Giorgio Burreddu fa una riflessione: vero è che il dieci rossoblu ha segnato appena sei gol, ma senza di lui il Bologna ha forse fatto meglio? Petkovic e Sadiq danno forse più garanzie? Avanti così, dunque, con Destro e il Bologna che cercheranno di darsi una mano fino a fine campionato. Allora, e solo allora, si potranno fare conti e valutazioni.

Cedere Destro sarebbe un errore. E con il ritorno di Verdi…

Ancora Giorgio Burreddu, in due brevi trafiletti, approfondisce il caso Destro. Cederlo a giugno forse avrebbe davvero poco senso, dato che in bilancio si creerebbe una minusvalenza notevole: è costato in tutto circa 10 milioni, e con il rendimento altalenante avuto in queste due stagioni è altamente improbabile che qualcuno sborserà quella cifra. Rilanciarlo e poi cederlo potrebbe essere un’idea, ma a quel punto ne varrebbe la pena? Burreddu sottolinea come anche il ritorno di Simone Verdi al 100% potrebbe rilanciare anche il compagno di reparto: con Verdi, infatti, Destro segnava. E potrebbe riprendere a farlo, cambiando gli scenari da qui a giugno.

Con il Chievo ritorna Mbaye

Matteo Fogacci infine ci racconta di un altro giocatore nel limbo, Ibrahima Mbaye. Arrivato nella prima sessione di mercato di Corvino, che credeva molto nelle sue qualità, Mbaye si è un po’ perso per strada non riuscendo mai ad esplodere in rossoblu, una destinazione che ha voluto per “diventare grande” e in cui ha continuato a credere anche quando è finito, come all’inizio di questa stagione, a margine del progetto. Qualche tentativo di rilancio c’è stato, ma non è che abbia funzionato bene, ed ecco dunque che il giovane ed eclettico terzino dovrà sfruttare questo finale di campionato per crearsi o meno un futuro a Bologna: a gennaio è voluto restare, ma a giugno potrebbe non essere più il caso per una carriera che dopo ottimi inizi stenta a decollare definitivamente. Contro il Chievo, intanto, Mbaye ci sarà: terzino sinistro al posto di Masina, con anche Torosidis fuori. Una gara tutt’altro che semplice, dove il Bologna vuole vincere e convincere per dare un senso al futuro. Vale anche per Mbaye, che deve capire in questi mesi cosa farà da grande.

foto: ilrestodelcarlino.it

 

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