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La Roma di Spalletti- 6 aprile

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PROSSIMI AVVERSARI DEL BOLOGNA FC 1909

ROMA

Un Bologna molto deludente uscito sconfitto da Firenze interpretando una gara senza convinzione, remissivo, mai pericoloso e che solo grazie alla buona prestazione di Mirante è riuscito a mantenere basso il passivo, ospiterà domenica ore 15:00 al “Dall’Ara” la Roma di Spalletti.  I capitolini occupano momentaneamente la 2° posizione in classifica con 68 punti, distante 6 lunghezze dalla capolista Juventus di Allegri, vantano sia la seconda migliore difesa del Campionato (dietro la Juventus con sole 20 reti subite) con 26 reti incassate e il secondo migliore attacco, dopo il Napoli di Sarri, con ben 66 reti realizzate. Lontano dalla capitale hanno raccolto 8 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. Mister Spalletti è alla guida di una numerosa rosa colma di qualità, esperienza e versatilità tattica, per questo il tecnico toscano cerca di valorizzare appieno le risorse a sua disposizione disegnando di volta in volta accorgimenti tattici differenti, ma anche a causa di molti infortuni patiti in stagione. Se ad inizio Campionato era più propenso ad adottare un modulo basato specialmente sul 4-2-3-1, successivamente è passato ad più elastico 3-5-2, come dalla trasferta vittoriosa di Empoli e come accaduto nelle prime partite del girone di ritorno dello scorso Campionato (gli esterni in pratica hanno doti puramente offensive), e 3-4-2-1, come nell’ultima vittoria ottenuta, agevolmente, in casa contro l’Empoli per 2-0. La posizione determinante, negli scivolamenti, è data dagli esterni di centrocampo, solitamente impiegati Bruno Peres ed Emerson Palmieri (l’ex Gubbio Mario Rui nell’ultima partita), che possono abbassarsi sulla linea difensiva, per diventare successivamente attaccanti aggiunti in ribaltamento dell’azione. In fase passiva, l’arretramento dell’ex piacentino Nainggolan dalla posizione di trequartista a centrocampo, va ad infoltire la zona nevralgica del campo (belga oramai evoluto in giocatore a tutto campo e sempre più decisivo, sono già 9 le reti in Campionato), e trasforma il modulo in un 4-5-1 con tutte le scalate opportune. Il versatile centrocampista belga è stato schierato sulla mediana in coppia con il talentuoso Paredes contro la squadra di Martusciello, questo può accadere appunto quando giocano insieme dall’inizio il trio Dzeko-Perotti-Salah, una formazione più votata all’offensiva, sulla rapidità e sulla verticalizzazione immediata. Questo per quello che possono contare i numeri, ma ciò che importa chiaramente è l’interpretazione, la coralità dei movimenti, con e senza palla, e la creatura di Spalletti è tra le maggiori squadre capaci di mutare assetto tattico più volte nell’arco della stessa partita. La Roma gioca soprattutto in velocità, sfruttando la qualità degli interpreti e si esalta negli spazi, da Febbraio ha vinto tutte le partite di Campionato tranne lo scontro diretto contro il Napoli (perso in casa 1-2), 22 reti realizzate e 5 subite in queste 8 partite, un ruolino di marcia che sottolinea la forza d’urto, la costanza della squadra giallorossa. Spalletti può fare affidamento su interpreti di valore internazionale in tutti i reparti, se in attacco continua il momento d’oro di Dzeko, giunto in cima alla classifica delle marcature stagionali della Roma di tutti i tempi (superato con 33 reti Volk, Manfredini e la leggenda locale Totti) e capocannoniere del torneo insieme a Belotti con 23 centri (Salah è il secondo cannoniere dei giallorossi con 10 reti), anche il reparto arretrato – con i collaudati Rudiger, Fazio e Manolas davanti a Szczesny- sta rispondendo alla grande, infatti, l’ex portiere dell’Arsenal, bravo anche a neutralizzare i rigori, è uscito imbattuto in ben 13 occasioni, un dato molto eloquente sulla forza della Roma non solo offensiva ma anche in fase difensiva. Per il Bologna un impegno quasi proibitivo, società, dirigenza, e tifoseria attendono quantomeno risposte per quello che riguarda l’atteggiamento, il piglio, la determinazione e la voglia di lottare su tutti i palloni e le seconde palle, tutte cose mai evidenziate nell’infausta trasferta di Firenze.

MARCO MAGLI

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