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CorrBo – L’ultima occasione per fare bene contro una big – 24 Mag

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La storia di questo campionato per il Bologna è stata molto lineare e semplice: ogni qual volta i rossoblu si sono trovati di fronte una delle prime otto del campionato, si è sempre, o quasi, assistito ad una sconfitta, se non ad una figuraccia. Come riporta Alessandro Mossini sul Corriere di Bologna di oggi, probabilmente è stato questo dato a rendere la stagione dei ragazzi di Donadoni così avara di soddisfazioni, perché, se andiamo ad analizzare i numeri di questo campionato, risulta evidente come il Bologna abbia avuto un vero e proprio complesso di inferiorità quando si è trovato ad affrontare le prime della classe.

I punti racimolati contro le prime otto infatti sono appena due, su 45 a disposizione, mentre il cammino dei felsinei contro le ultime tre è stato praticamente perfetto (16 punti su 18), ed anche il cammino contro le squadre che occupano la fascia tra il nono e il diciassettesimo posto è stato abbastanza soddisfacente: 23 punti su 48. Rispetto alla passata stagione quindi, risulta evidente come ci sia stato un cambiamento radicale nel Bologna. Di questi tempi si parlava dei rossoblu come una squadra che trovava stimoli solo quando andava ad affrontare compagini di spessore (ricordiamo i pareggi contro Juve e Roma, o le vittorie contro Napoli e Milan), mentre, arrivati al termine del campionato, abbassava la guardia contro le formazioni meno quotate. Il trend si è clamorosamente invertito e, se non bastassero i punti ottenuti in queste sfide a dimostrarlo, si possono analizzare anche i dati sulla pericolosità offensiva, che crollano incredibilmente nei confronti contro le squadre top.

 

Nelle 15 partite fatte finora contro le prime otto, il Bologna ha uno score di appena 6 gol fatti e ben 35 subiti, con 192 tiri subiti, 89 dei quali nello specchio della porta difesa da Mirante o Da Costa. Se si guardano poi i numeri dell’attacco, abbiamo dei dati ancora peggiori: appena 110 tiri scoccati, e solamente 57 nello specchio della porta (dato tra l’altro ingrandito a causa della partita contro il Milan, giocata per molto tempo in doppia superiorità, ma comunque persa). Ma, probabilmente, il dato più preoccupante è quello del possesso palla nella metà campo avversaria: contro le prime, il Bologna ha mantenuto il possesso della palla nella metà campo avversaria per 149 minuti, ovvero, meno di 10 a partita. Con questi numeri sembra davvero dura pensare di impensierire quella corazzata che risponde al nome di Juventus, ma chissà che sabato sera non possa esserci, finalmente, un sussulto d’orgoglio che permetta ai ragazzi di Donadoni di invertire questa tendenza.

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