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Rdc – Verdi e i suoi “fratelli”: il Bologna ha il futuro in casa – 31 Mag

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Quando ci si affaccia alla finestra del mercato estivo, che significa tre mesi di trattative, non possono esserci certezze assolute, ma, come riporta Massimo Vitali sul Resto del Carlino di oggi, Saputo ha dato una linea guida chiarissima: trattenere i gioielli del Bologna. Parliamo sia di quei giocatori che hanno già mostrato il loro potenziale nel corso della stagione, sia di coloro che hanno vissuto una stagione altalenante, ma sul cui futuro, a Casteldebole sono pronti a scommettere.

La lista è molto ristretta, quindi si fa presto ad elencare i nomi. Verdi e Di Francesco, rispettivamente 25 e 23 anni, già alla prima esperienza rossoblu hanno mostrato un potenziale importantissimo, facendo passi da gigante e moltiplicando in maniera esponenziale il proprio valore. A questi due vanno aggiunti anche Masina e Nagy, 23 anni il primo, 22 il secondo, che non hanno vissuto magari una stagione del tutto positiva (in particolare Masina) ma che sono comunque un capitale importante da cui il Bologna può ripartire. I quattro ragazzi hanno in comune non solo la giovane età, ma anche il fatto che siano tutti dei nazionali. Verdi e Di Francesco sono stati convocati a Coverciano dal ct Ventura in varie occasioni (l’ex Lanciano poi disputerà quest’estate la fase finale degli Europei Under 21), Masina è un punto fermo degli azzurrini di Di Biagio, e Nagy è costantemente convocato dall’Ungheria, con la quale ha giocato anche gli Europei la scorsa estate. In più, tutti e quattro incidono, in maniera diversa, all’interno dello spogliatoio, con Simone Verdi anche in attesa del rinnovo del contratto.

 

Il prolungamento sarà probabilmente fino al 2021, con l’ingaggio raddoppiato (passando dagli attuali 300.000 euro a stagione a 600.000) dato che il ragazzo ha fatto sapere a più riprese che vuole continuare la sua avventura in rossoblu nella stagione cruciale che porta ai mondiali in Russia. Il ragionamento è: più gioco, più ho fiducia e così Ventura mi può prendere in maggiore considerazione. Lo stesso discorso si può fare per Masina e Di Francesco che, per ora hanno un certo valore, che però potrebbe crescere esponenzialmente secondo gli addetti ai lavori. Anche per Nagy il discorso è simile, al termine di una stagione un po’ altalenante. Ma il ragazzo veniva da un calcio completamente diverso, e per questo, dopo un anno di ambientamento, aspettarlo può essere la scelta giusta.

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