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Bologna

Svelata la maglia “home”, ed è già polemica – 3 Lug

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Neanche il tempo di andare a rinnovare l’abbonamento, con le novità della campagna 2017/2018 appena raccontate al Dall’Ara da Fenucci, che ecco scatta la prima “polemica” della stagione. L’anno scorso il giallo della seconda maglia scatenò le polemiche dei tifosi rossoblu, ma la squadra era già in ritiro, quest’anno sono sempre le maglie ad essere sotto la lente d’ingrandimento, ma ancor prima che tutti i giocatori siano tornati dalle ferie.

Il contenzioso è il logo che campeggia sulla maglietta, che non è più rossoblu, ma è bianco su sfondo blu.

Giusto il tempo di finire la conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti e di presentare appunto la nuova maglia “home” 2017/2018, che sui social infuriava già la bufera. I tifosi si sono decisamente schierati a grande maggioranza contro il nuovo concetto di logo proposto da Macron, ed evidentemente avvallato dal Bologna, che potete vedere qui a lato. Su Facebook ed Instagram la protesta ha assunto anche toni realmente eccessivi, quando dai semplici “Non mi piace”, “Preferivo quella vecchia”, si è prima passati a commenti più pensanti che hanno anche ricordato come Tacopina avesse transennato il logo per non farlo pestare, mentre ora si è passato ad una sua pesante modifica. In molti richiamano la gloriosa storia dei colori e del logo originale e non ammettono che sulla maglia possa essercene uno, modificato a loro avviso per puri scopi commerciali.

Il Bologna si difende, sottolineando che il logo è e rimane quello storico, che nessuno ha intenzione di modificarlo, e che è semplicemente stata fatta una scelta grafica monocromatica per uniformarlo al concetto stilistico della maglietta.

Ma la polemica non è chiusa, visto che anche il Centro Bologna Clubs ha emesso un comunicato in cui dopo una prima parte in cui parla positivamente di alcune scelte per la campagna abbonamenti, critica fortemente la scelta del logo sulla maglietta con queste parole testuali: “…tiene però a censurare fortemente la scelta di utilizzo sul logo della “prima” maglia di colori non appartenenti all’ultracentenaria storia del club. Auspicando un ripensamento, perché i colori di quel marchio non ci appartengono, suggeriamo in futuro una condivisione di scelte con tutte le componenti del tifo organizzato, per non ledere la storia Bologna F.C. nel nome di una modernizzazione che non rispetta i nostri colori.”. Commento chiaro e difficilmente male interpretabile.

Se è vero che il merchandising è uno dei motori di una società di calcio, ed è corretto prendersi dei rischi per creare magliette che possano essere sempre più interessanti e particolari, alla maggioranza dei tifosi pare decisamente fuori luogo andare a toccare il logo, vero e proprio punto di riferimento della passione. Non sappiamo se come auspicato da CBC Bologna e Macron ci ripenseranno, e non sappiamo quante magliette saranno vendute, ma una cosa è certa: presentata da meno di 10 ore, la nuova maglia del BFC è già stata esaminata in lungo ed in largo da ogni tifoso rossoblu…

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