Giù le mani dalla Nostra storia – 3 lug

Questa mattina ho assistito alla presentazione della nuova maglia “Home” per la stagione 2017-18 del Bologna F.C.

La maglia, al primo contatto visivo, si presentava come la classica quattro righe verticali, con una sola modifica rispetto alle precedenti ovvero le maniche monocolori dello stesso colore della banda a cui fa coppia. Quindi una maglia tradizionale, con i colori del club, nulla da eccepire se…… guardandola con più attenzione notavo un obbrobrio all’altezza del cuore dell’atleta. Il tradizionale logo rossoblu lasciava il posto ad una storpiatura a “due colori” bianco e blu scuro. Per correttezza il logo è dello stesso formato del precedente ma privo dei colori sociali che, in questi 108 anni hanno accompagnato la storia del nostro storico club. Louis Rauch, Arrigo Gradi, Emilio Arnstein, Leone Vincenzi e gli altri boys che costituirono il Bologna F.C., nel lontano 1909, scrissero che l’elegante stemma non sarebbe mai dovuto essere modificato nei colori sociali. Infatti sino ad ora il logo del BFC ha avuto solo modifiche parziali nelle sigle dovute al periodo, anche politico, che stava attraversando: BFC, BSC, AGCB, BFC 1909. Oggi 3 luglio 2017, per il logo, posto sul cuore dell’atleta è stata scelta una versione grafica bicolore bianco-blu.

Che io sappia il logo è l’elemento grafico più importante all’interno dell’immagine coordinata, la cosiddetta brand identity. La storia del marketing e della grafica sono pieni di esempi positivi e negativi. Sta alla Società, all’azienda e ai graphic designer decidere di volta in volta come e cosa cambiare. Ma il Bologna è ROSSOBLU, il logo del Bologna è ROSSOBLU!!! Cambiare i colori del logo, anche seppur solo su una maglia da gioco, va a colpire la sensibilità dei tifosi. I tifosi AMANO questi colori, VIVONO per questi colori! In questi colori trovano sicurezza anche nei momenti molto bui, vedi retrocessioni avvenute nel passato.

Scusate questo mio sfogo da vecchio tifoso nonché collezionista del glorioso Bologna.

Lamberto Bertozzi

La foto di Mattia Destro è di Valentino Orsini

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