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RdC – A tutto Zaccheroni: il punto sul Bologna e la Serie A – 9 Lug

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Sulla spiaggia di Cesenatico ma con un occhio alla Serie A, Zaccheroni dipinge il quadro del calciomercato in vista della futura stagione calcistica. La stagione del Bologna si è conclusa sul muro bianconero della Juventus, punto da cui parte l’allenatore romagnolo: “Strano che la Juve sia ancora ferma sul mercato, quando stravinceva i campionati si muoveva con largo anticipo mentre ora è in stand-by. Probabile che attenda di piazzare il grande colpo, quell’innesto di qualità che le permetta di agguantare la Champions.” Sulle squadre di Milano ha pensieri diametralmente opposti: l’Inter “aspetta i pezzi da novanta, pochi colpi ma funzionali dato che la qualità di base già ce l’ha”, mentre il Milan “punta a migliorare la squadra dello scorso anno, un compito non particolarmente difficile, sarà però compito del campo esprimere sentenze sull’operato di allenatore e dirigenza.” Dal progetto rossonero al progetto rossoblù: “L’ho detto e lo ripeto: puntare sui giovani è una filosofia che mi piace tantissimo. Se guardiamo alla storia recente del club di chi ci ricordiamo? Di Baggio, di Signori, di Di Vaio: tutti giocatori importanti nella fase finale della loro carriera, ma mai un giovane di grido da proporre al grande calcio. Questa proprietà sta provando a cambiare strategia.” Al timone della nave felsinea vi è ancora Donadoni: “Roberto al Milan l’ho allenato quando era a fine carriera. Non era titolare, ma a fine partita si confrontava sempre con me. I suoi giudizi sulla partita, a caldo, erano centratissimi. Era ed è rimasto un uomo di grande buonsenso. Da allenatore fin qui gli è mancato l’exploit, ma chissa che questo non sia l’anno giusto.” Oltre al punto sul progetto e sull’allenatore, un occhio finisce inevitabilmente sul mercato, probabilmente più funzionale che qualitativo: “Sono arrivati giocatori che possono dare equilibrio alla squadra, forse la piazza non è entusiasta.” Un entusiasmo che se non vi sotto le due torri è però facilmente collocabile a Ferrara, dopo la fantastica cavalcata dell’anno passato che ha portato gli estensi in Serie A:”Da bambino mio padre mi portava spesso a Ferrara a veder giocare le grandi. Confesso che quella maglia a righe biancazzurre mi è sempre piaciuta, tanto che quando ho iniziato ad allenare fare un’esperienza alla Spal era uno dei miei obiettivi: però non ci siamo mai incrociati. Sono convinto che la Spal in Serie A faccia bene anche al Bologna.”

Fonte: Il Resto del Carlino; articolo di Massimo Vitali

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