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Radio Castelrotto: la conferenza stampa di Bigon e Donadoni – 13 Lug

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Nella giornata odierna a metà pomeriggio, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del ritiro, iniziata alle 16 ed alla quale ha presenziato oltre a Donadoni, anche Bigon. La prima domanda è stata per il ds rossoblù riguardo allo stato di costruzione della squadra: “Non esiste una risposta alla domanda a che punto siamo con la costruzione della squadra, poiché è un lavoro che progredisce costantemente e non ha mai una reale conclusione. Certamente l’organico attuale comincia ad assumere una conformazione più consona ai dettami societari.” Proseguendo nelle domande la parola passa poi al tecnico dei petroniani, che esprime subito concetti chiarissimi riguardo alle sue idee per questo ritiro: “Voglio vedere gente motivata, sorridente, convinta in partenza di rimanere qua, di poter dare una mano, questo è l’atteggiamento che voglio vedere. Valuteremo poi strada facendo parlando con loro, perché sono i giocatori i primi a rendersi conto di quelli che possono essere gli spazi e le opportunità a loro disposizione.” 

Viene tirata una riga netta da Donadoni tra la stagione appena trascorsa e quella che verrà, un discorso che ha già affrontato anche con i suoi uomini: “Mi aspetto un salto di qualità importante, ho detto con loro ieri che quello che abbiamo fatto l’anno scorso non è stato assolutamente sufficiente a livello globale e non solo a livello di prestazioni. Dobbiamo essere convinti che si può e si deve fare meglio della passata stagione, in virtù dell’insegnamento avuto durante tutto il campionato. Questa squadra non deve mai pensare di essere arrivata al top della sua costruzione, perchè dev’essere costantemente una crescita.” 

Non solo focus sulla squadra, ma anche sul recente prolungamento di contratto firmato da Donadoni: “Tutti insieme cerchiamo di portare avanti il progetto ed è chiaro che avere una società che crede in te, allungando il tuo contratto di un altro anno, è importante e ti responsabilizza ancora di più, dandoti maggiori stimoli. Mi sento ancora più coinvolto.” 

Riguardo alle ambizioni societarie si continua a proseguire con il progetto, del quale era il fulcro e ne rimane una pedina fondamentale Mattia Destro: “Mattia è importante ed è importante che sia motivato nella maniera giusta e lui da questo punto di vista l’ho visto estremamente positivo. Io credo che lui adesso si sia reso veramente conto di quello che è necessario per lui stesso e per tutti noi, per diventare un giocatore di grande livello. Più lui si affiderà all’aiuto dei compagni, non aspettando solo di fare la giocata, contando ancora di più su quello che è l’apporto che la squadra e i suoi compagni gli possono dare, maggiore sarà il suo rendimento.” 

Donadoni si sofferma anche sui nuovi arrivi, con parole di elogio e sottolineandone l’utilità“Se li abbiamo preso è perché li reputiamo giocatori da Bologna, assolutamente all’altezza della situazione. De Maio ha già dimostrato qualcosa, credo che abbia un peso specifico ed una fisicità che a noi può fare comodo. Hanno voglia, hanno fame, vogliono riscattarsi, vogliono far vedere il proprio valore. Lo stesso discorso vale per Poli, che pur militando per sei anni nel Milan nelle ultime sei stagioni non ha avuto molto spazio. Andrea è un giocatore di carattere, che avendo masticato anche ambienti importanti e spogliatoi importanti, penso che possa dare una mano enorme, insieme ad Avenatti e Falletti, che sono giocatori vogliosi di dimostrare di essere di primissimo valore, con stimoli veramente importanti.”  

La palla sul mercato passa poi a Bigon, al quale viene chiesto quale sia stata la trattativa fino ad ora più complicata e quella che l’ha reso più fiero“A bocce ferme è difficile dire quale sia quella che mi ha reso più fiero. Quella più difficile è stata sicuramente quella dei due uruguaiani, non sono stati semplici per via della molta concorrenza. Questo secondo me è un segnale molto positivo per il club e per i tifosi, oggi siamo una società che riesce a trasmettere un’importante serietà nel lavoro, un club che viene visto come un posto serio dove andare a giocare, dove c’è un progetto, dove se prendi un calciatore è perché l’hai individuato, l’hai incontrato, conosciuto, visto, c’hai parlato. Oggi le strutture che abbiamo a Casteldebole sono strutture importanti che influiscono sulle scelte dei calciatori, chiaro che anche la città aiuta, tutti sono consapevoli che a Bologna si vive bene, che è una bella città. Oggi come oggi penso che la soddisfazione più grande è quella di avere una società nella sua totalità, allenatore, squadra e dirigenza che attira i giocatori, che magari hanno altre opzioni, ma scelgono di venire da noi proprio perché vedono una realtà positiva dove andare a giocare.”

Fonte: Bologna Fc

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