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L’analisi di Benevento-Bologna 0-1 – 28 ago

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Servivano i 3 punti, e sono arrivati, questo è l’importante. Era fondamentale portarsi a casa la vittoria da Benevento per andare alla sosta con il morale alto, e soprattutto 4 punti in classifica dopo due match, che prima del tour de force contro Napoli, Fiorentina e Inter faranno molto comodo.

La sfida di sabato ha messo in mostra però qualche limite da parte dei rossoblu, oltre a cose buone e a piacevoli sorprese, ma andiamo con ordine.

Il modulo del Bologna. Il sito ufficiale prima dell’inizio del match continua a mettere come modulo il 4-2-3-1, anche se poi in campo si vede sempre un 4-3-3 classico, con i due esterni più vicini a Destro rispetto all’anno scorso. In mezzo si è presentato Poli come costruttore di gioco, mentre al suo fianco Donadoni ha dato una chance a Donsah al centro da mesi della trattativa con il Torino, che sembra definitivamente sfumata. Un altro giocatore che è in mezzo a voci di mercato è Masina, anche lui inserito nell’11 titolare, e anche lui protagonista di una buona prestazione. 
Il modulo del Benevento. La squadra di Baroni si è presentata con il suo classico 4-4-2 molto offensivo, che in fase di attacco diventava un 4-2-3-1 con Coda che si staccava da Ceravolo, e Cataldi e Del Pinto che stringevano per formare una diga centrale in mezzo al campo. 

Il primo tempo.

L’inizio di partita non è dei migliori per i rossoblu per una serie di motivi. Innanzitutto il pressing alto portato dai campani ha fatto soffrire e non poco il centrocampo del Bologna, che non riusciva a costruire gioco e a innescare i due esterni. Le poche volte che si riusciva a superare la loro pressione però mancava qualità davanti, con Verdi stranamente sottotono. 
Al momento difficile si sono poi aggiunti gli infortuni di Maietta al 20′ (sostituito da Helander) e di Torosidis al tramonto del primo tempo (sostituito da Mbaye). 

Nonostante la buona prova, il Benevento costruisce solo una grande occasione sprecata da Ciciretti all’11°.

In questa azione è splendido il corridoio di passaggio trovato da Coda che innesca sulla profondità D’Alessandro. L’ex Atalanta prende sul tempo Torosidis e mette in mezzo sul secondo palo. In area si forma una situazione di 2 contro 2, con Maietta e Masina contro Ceravolo e Ciciretti. Il destinatario del cross è il numero 10, che tutto solo, vista la diagonale di Masina per andare a coprire al centro, spara alto da una posizione favorevolissima. 

Il gioco prodotto dal Bologna non è granché, ma le occasioni migliori capitano proprio sui piedi degli uomini di Donadoni, come al 30°.

Qui Destro compie un errore incredibile, dopo il controllo ancor più brutto di Costa in disimpegno. Mattia ci pensa troppo, trova un Belec ben piazzato, ma angola colpevolmente troppo il pallone che termina a lato. Da lui ci si aspetta di più.

I petroniani col passare dei minuti si sbloccano, e a 10 minuti dal termine del primo tempo trovano un’altra grande occasione, questa volta sulla testa di De Maio che anticipa Belec, ma spara alto da pochi passi.

Il secondo tempo.

La seconda frazione si apre nel migliore dei modi, con la rete di Donsah al 10°.

L’azione che porta al gol la comincia Di Francesco, che regge il contrasto con Cataldi e serve Destro. Mattia è bravo a dare la sfera di prima a Donsah che comincia il suo show personale. Prima supera in velocità Venuti, poi sterza verso destra beffando anche Costa, sfruttando la sua straordinaria forza nelle gambe, ed infine scaraventa in porta un tiro imparabile per Belec!.

Il Benevento sembra stordito e fatica a rialzarsi subito. Baroni prova a scuotere i suoi inserendo Puscas per lo stravolto Ceravolo, ma senza risultati, anzi al 23° i rossoblu hanno l’opportunità per chiuderla.

L’offensiva è simile a quella del primo tempo che ha portato alla conclusione al volo di Ciciretti. in questo caso Di Francesco prende il tempo a Del Pinto sulla sinistra e mette sul secondo palo a cercare Verdi. Simone si stacca molto bene dalla marcatura di Di Chiara e conclude al volo di destro. Il tiro crea qualche problema a Belec, forse troppo schiacciato sulla linea di porta, ma il portiere respinge prima che la sfera oltrepassi la linea bianca.

Mirante show.

Dopo l’occasione di Verdi e il tiro di Di Francesco da lontano, il Bologna si abbassa troppo e concede campo per le avanzate dei giallorossi. Dal 33′ in poi inizia il Mirante show, che si riscatta definitivamente dal gol preso contro il Torino domenica scorsa. 

La prima splendida parata è su D’Alessandro.

L’azione parte tra i piedi di Cataldi che pesca tra le linee Coda, che si stacca dall’area di rigore. In questo caso Poli copre male la linea di passaggio, ma soprattutto Crisetig non segue il suo uomo sulla trequarti, rimanendo statico nella terra di nessuno senza marcare alcun giocatore avversario. In seguito sbaglia anche Mbaye che si fa prendere sul tempo sulla palla in verticale verso D’Alessandro che ha tempo e spazio per concludere di sinistro. Un superMirante però evita il pareggio, con la complicità di Helander che sulla respinta toglie la palla dai piedi di Puscas.

Dopo 10 minuti doppia occasione in poco tempo: prima con il colpo di testa di Lucioni di poco alto, poi con la punizione di Ciciretti che testa ancora una volta i riflessi di Mirante che risponde presente alla grande. 

All’ultimo respiro però l’episodio che decide la partita.

La retroguardia rossoblu sale male in seguito ad un respinta e Del Pinto trova con un pallone a scavalcare la difesa Coda, che in semirovesciata calcia in direzione dell’angolino. Ancora una volta però è Mirante a dire di no con una bellissima parata. Sulla respinta il portiere di Castellammare non può nulla e Lucioni sigla il pareggio dopo la carambola su Taider. 

Poi però il colpo di scena, dalla cabina dei due arbitri Var arriva la comunicazione del fuorigioco del capitano del Benevento al momento del tiro di Coda, quindi gol annullato e vittoria per il Bologna. 

Successo soffertissimo, per certi versi non meritato, ma quello che conta sono i 3 punti, e il Bologna ha saputo tenerli con i denti, con l’aiuto di un Mirante in versione Superman. Oltre al portiere si sono distinti Donsah, ed Helander, che prepotentemente si candida come miglior sostituto di Maietta, uscito malconcio dal match di Benevento.

Noi scherzosamente vogliamo chiudere l’analisi del match di sabato con un gesto…questo:

 

(Fonte immagini: Lapresse e Lega Serie A)

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