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L’Uomo della Domenica: Orji Okwonkwo – 25 set

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Dal nulla, come un fulmine a ciel sereno. Come una sorpresa quando meno te l’aspetti.

E la sorpresa, ieri sera, è stata Lui, quel ragazzino nigeriano con il 30 sulle spalle che, in una gara difficile e complicata, ha saputo togliere le castagne dal fuoco, risolvendo la partita di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Orji Okwonkwo, che in Serie A ha racimolato una decina di presenza, tutte da subentrato, ha finalmente lasciato un segno tangibile nel campionato, cosa che difficilmente accadeva.

Già perché lo scorso anno, quando l’attaccante aveva iniziato ad assaggiare i campi della Serie A, lo si vedeva ancora molto spaesato, poco a suo agio e alle volte molto confusionario. È evidente che su di Lui, quest’estate, si sia fatto un lavoro straordinario, tale da fargli capire che le potenzialità le ha, e in abbondanza, è solo questione di tempo prima che possa conquistare il posto da titolare nell’11 di Donadoni.

Lo stesso Donadoni che oggi ha fatto di necessità virtù, ha dato alla squadra un aspetto nuovo, ha saputo ovviare alle importanti assenze di Di Francesco e Krejci rimodellando i suoi ragazzi con un 3-5-2 solido ma poco propositivo sugli esterni. Un’opzione che comunque ha fatto intravedere buone cose, soprattutto considerando il fatto che era la prima volta ufficiale nella quale si schierava una difesa a tre e un attacco a due. Da rivedere sicuramente, non da bocciare, questo è palese. Ma la vera bravura di Donadoni consiste nell’aver azzeccato i cambi e nell’aver saputo sfruttare a suo vantaggio diverse situazioni che hanno caratterizzato la partita (ved espulsione di Magnanelli): prima dentro Petkovic per Verdi (malissimo oggi, criticare è giusto e nessuno deve sentirsi intoccabile) poi Okwonkwo per De Maio, in modo da schiacciare gli avversari, già in inferiorità numerica.

E alla fine le intuizioni pagano, eccome se pagano.

Un plauso a Bruno Petkovic, anche oggi decisivo, ma per Noi L’Uomo della Domenica è Orji Okwonkwo, che finalmente è diventato grande. Bravo Orji. Siamo solo all’inizio.

Un tocco, di mancino. Tanto basta. Tanto poco basta, al massimo. Leggero, aggraziato e poi via, sotto la curva senza maglia, perché così fanno i grandi. Così fanno tutti quando si segna. È così che si deve fare quando realizzi la tua prima rete in Serie A. Per abbracciare tutti i tifosi che hanno aspettato a lungo questo momento, e non vedevano l’ora di fartelo vedere …

 

 

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