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L’analisi di Bologna-Spal 2-1 – 17 ott

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Era da marzo del 2013 che il Bologna non vinceva 3 match di fila, e farlo nel derby contro la Spal ha un sapore ancora più dolce. 

Il Bologna sale a 14 punti, un’enormità dopo appena 8 giornate, e considerando che abbiamo già affrontato Torino, Napoli, Fiorentina e Inter, il valore di questo bottino aumenta ancora di più.
La squadra continua a girare nel verso giusto sotto ogni punto di vista, e la macchina di Donadoni, che per ora sembra quasi perfetta, non da il minimo segno di cedimento. 
Ma come i rossoblu hanno imbrigliato la formazione spallina? Andiamolo a scoprire analizzando alcune situazioni decisive della partita.

In fase offensiva i felsinei erano disposti con il solito 4-3-3, con i due esterni offensivi che si scambiavano spesso la posizione, per non dare punti di riferimento ai 3 centrali avversari. Per creare fastidi ai 5 centrocampisti, le due mezz’ali Poli e Donsah si muovevano moltissimo anche in avanti inserendosi spesso, come vedremo in seguito. 

Quando c’era da difendere invece i rossoblu si disponevano con una sorta di 4-5-1 per coprire in ampiezza il campo, e non dare la possibilità agli esterni di sovrapporsi.
Il primo pressing avveniva abbastanza bene con i 3 attaccanti che si accoppiavano con il trio difensivo, e con Pulgar che saliva per attaccare la fonte di gioco della Spal: Viviani. 
A volte, soprattutto nel primo tempo, il Bologna si faceva prendere in infilata nella corsia occupata da Mbaye, che nella prima parte del match ha sofferto l’intraprendenza di Costa.

Al 30′ però la partita si sblocca, grazie all’azione da manuale dei ragazzi in rossoblu.

L’azione la comincia Verdi, che sventaglia dalla parte opposta trovando Di Francesco. Lo stop di quest’ultimo è perfetto, e in seguito punta Lazzari nell’1 contro 1. 
L’aspetto da sottolineare è il grande appoggio che ha DiFra, che ha la possibilità di scegliere di premiare il movimento interno di Donsah, o quello di Palacio, che d’esperienza si allontana dalla marcatura di Vicari. Nel mentre, Poli, legge in anticipo il momento e si butta dentro, passando davanti a Felipe.

Il traversone sul secondo palo è con il contagiri, così come lo stacco del “Trenza”, che trova un perfetto Poli, che deposita in rete in spaccata: 1 a 0 Bologna!.

La Spal dopo la rete subita fatica a rialzarsi, e 5 minuti dopo rischia di subire il raddoppio dal solito Palacio, che con un coast to coast spettacolare fa impazzire il Dall’Ara.

La seconda rete però arriva subito dopo l’intervallo, e anche se è un autogol, il merito va tutto a Donsah.

Il ghanese ruba palla nella propria metà campo a Schiattarella e parte con una forza strariparte verso l’area avversaria. La Spal in questo caso si fa trovare colpevolmente scoperta, ma il 4 contro 3 creato dai bolognesi è frutto di qualità ed equilibrio in campo. 

Una volta arrivato sulla trequarti, Donsah sfrutta il movimento intelligente di Palacio, che attira su di se Felipe e libera Verdi sulla destra.

Il numero 9 viene servito, e poi allunga la sfera ancora per Godfred che lascia partire un tiro-cross deviato da Salamon in rete. Sfortunato autogol del centrale spallino, ma in quel caso poteva fare ben poco, visto che se lasciava passare la sfera, Palacio l’avrebbe appoggiata comodamente in porta. 

I ritmi della partita poi si abbassano molto, complice una Spal alle corde. Il Bologna però nonostante il doppio vantaggio non gestisce benissimo la sfera, facendo molto arrabbiare mister Donadoni. 

La magia di Antenucci non è da considerarsi comunque frutto del calo di tensione, ma un colpo balistico davvero ben fatto da parte del numero 7 bianco azzurro.

Finisce 2 a 1 una sfida meritatamente vinta dai padroni di casa, che ora potranno guardare al terribile trittico contro Atalanta, Lazio e Roma con più serenità, con la voglia però di fare molto bene e rimanere là in alto.

(Fonte immagini: Corriere dello Sport e SkySport)

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