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#AtalantaBFC: nella mente dei mister – 21 ott

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Domani si gioca la prima di un terzetto di partite davvero terribili: Atalanta-Lazio-Roma. Forse questi match ci diranno davvero chi siamo, e a che traguardi potremmo puntare in questa stagione. Ovviamente non sto parlando di Europa, è ancora presto, ma potremmo capire che cosa vuole fare il Bologna del suo campionato. 
Contro i nerazzurri ci arriviamo con entusiasmo e la giusta sicurezza. Grande euforia però si sente anche nell’aria a Bergamo, visto l’ultimo successo contro l’Apollon in Europa League, che ha avvicinato ancora di più la squadra di Gasperini al passaggio del turno. 

Ora però parliamo della partita di domani, andando a vedere probabili formazioni, e i possibili scenari tattici del match.

Atalanta.

“La Dea” come detto arriva con grande convinzione dal match di giovedì, anche se per ora in campionato sta faticando a trovare i risultati con continuità. Complice sicuramente è il complicatissimo calendario e il doppio impegno, che dal punto di vista fisico sta sicuramente costando. 

Proprio per questo contro il Bologna Gasperini potrebbe fare a meno di qualche punto fermo della squadra, almeno dal primo minuto. Ecco quindi il probabile 11 per domani, che si disporrà con il collaudatissimo 3-4-2-1:

Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Spinazzola; Ilicic, Kurtic; Petagna.

In difesa c’è il ballottaggio tra Toloi e Palomino, mentre in mezzo al campo dovrebbe riposare Cristante, per fare spazio a De Roon. La novità principale però è la probabile assenza di Gomez, che è ancora alle prese con qualche fastidio fisico. Sulla trequarti quindi dovrebbe giocare la coppia Ilicic-Kurtic, con Petagna favorito su Cornelius per il ruolo di prima punta.

Ormai lo sappiamo, l’Atalanta gioca un bellissimo calcio, e nonostante le cessioni in estate, ha mantenuto una struttura molto solida che consente a Gasperini di dare continuità al progetto tecnico iniziato l’anno scorso. 
Il terzetto difensivo è come sempre molto attento in entrambe le fasi, mentre il centrocampo garantisce un ottimo filtro e l’apporto giusto negli inserimenti. Gli esterni aiutano spesso la squadra dando ampiezza al gioco, ma il vero punto di forza dei nerazzurri, è la capacità di trovare i trequartisti tra le linee. In questo è bravissimo “El Papu” Gomez, ma anche se non ci sarà, il suo sostituto Ilicic è perfetto per compiere un lavoro simile. Al suo fianco ci sarà un giocatore diverso, cioè Kurtic, che predilige più l’inserimento, ma quando c’è bisogno anche lui funge da collante per la manovra offensiva. In avanti poi Petagna è sempre attento a fare salire la squadra, anche se dovrebbe trovare con più continuità la rete. 

Bologna.

I rossoblu arrivano da 3 vittorie consecutive, e allungare la striscia avrebbe davvero il sapore di un traguardo importante, visto che il Bologna non riesce in questo intento dalla stagione 1966/67. 

Donadoni dovrebbe affidarsi all’11 che per ora si sta dimostrado quello più affidabile, cioè il 4-3-3 con questi interpreti:

Mirante; Torosidis, Gonzalez, Helander, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Palacio, Di Francesco.

Sulla destra dovrebbe ritrovare il posto da titolare Torosidis, complice l’infortunio di Mbaye, che resterà fuori un mese circa. Del resto quasi sicuramente resterà tutto invariato, quindi Destro si siederà in panchina. Questa volta però è probabile che il numero 10 entri a partita in corso, visto che contro la Spal i problemi muscolari di Mbaye e Poli avevano imposto a Donadoni dei cambi obbligati. 

Per i felsinei sarà complicato uscire dal pressing atalantino, che si concretizza con marcature a uomo tutto campo. Per sfuggire sarà fondamentale un costante movimento di tutti, soprattutto di Pulgar, Verdi e Di Francesco, che dovranno dare una mano nella fase di primo sviluppo. In avanti non ci sono dubbi che Palacio darà il suo contributo per far salire la squadra, che non dovrà essere timida nello spingere verso la porta, provando ad attaccare l’area con diversi uomini, come contro la Spal, quando le mezz’ali sono state decisive in entrambe le reti.
In fase di non possesso sarà obbligatorio il sacrificio dei due esterni, che saranno impegnati ad assorbire le avanzate di Hateboer e Spinazzola, mentre in mezzo i centrocampisti dovranno essere bravi a chiudere le linee di passaggio interne, aiutati anche dalle uscite dei due centrali, che a turno dovranno accorciare sui due trequartisti. 

Sarà sicuramente una partita complicata, perchè l’Atalanta è una squadra in salute e sempre ben organizzata. Noi dal nostro punto di vista dobbiamo arrivare con la giusta determinazione, consci delle nostre qualità, che se usate bene, possono mettere in difficoltà chiunque. 

 

(Fonte immagine: BergamoPost)

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