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RdC – Finchè c’è Rodrigo, c’è speranza – 23 ott

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Contro l’Atalanta, la squadra di Donadoni ha faticato e non poco. La chiara e semplice giustificazione è che l’avversario ha mostrato di avere il segno più in tutto; più qualità, più incisività offensiva, più velocità, più corsa, più mentalità vincente.. insomma è più forte. Tutt’altra Atalanta e tutt’altro Bologna si erano visti nel primo tempo, mentre nella ripresa gli uomini di Gasperini hanno cambiato passo e i rossoblù non ne hanno avuto le forze. I numeri parlano molto chiaramente: 21 tiri per i nerazzurri, tra cui solo 3 nello specchio, contro lo zero assoluto degli uomini di Donadoni.

Non si può contare solo su Rodrigo Palacio, che anche ieri ha lasciato anima, cuore e tanto sudore in campo. L’argentino ha retto il peso dell’attacco per molto tempo, nella ripresa ha fatto anche il diavolo a quattro sulla linea di fondo lasciando sul posto Freuler e servendo un assist non sfruttato da Verdi. Ma quando poi è finita la benzina ha chiesto il cambio e con Destro in campo si è vista tutta la differenza che passa tra un attaccante in buona e la sua controfigura. Come un flash-back del Bologna nell’era pre-Rodrigo.

Affidarsi ad un singolo giocatore non è mai una buona idea, sarà il caso di prepararsi alla sua eventuale assenza, anche se si spera di non dover fare a meno del docente Palacio, 

 

(fonte: Massimo vitali Resti Del Carlino, foto: skysport ) 

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