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L’analisi di Roma-Bologna 1-0 – 30 ott

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Partita coraggiosa o solita trasferta difficile in cui i nostri ragazzi si sono fatti dominare da una squadra più forte?. Io dico sicuramente la prima, perchè il match dell’Olimpico ha messo in mostra una squadra finalmente volitiva in avanti, e coraggiosa nella ricerca della rete. Ovviamente non ha funzionato tutto a meraviglia, visto lo 0 nel tabellino, ma qualcosa di buono si è visto.

Cos’ha funzionato?

Sicuramente Federico Di Francesco si è esaltato davanti a suo papà, e ha messo in mostra tutte le sue doti di corsa e di qualità al servizio della squadra. E’ stato spesso attento ad assorbire le avanzate di Florenzi, e bravo a trovare il primo passaggio per far ripartire la manovra. Un altro giocatore che in queste ultime partite mi sta piacendo molto è Erik Pulgar, ancora una volta attento a coprire le linee di passaggio, e coraggioso nell’andare a pressare alto il portatore di palla avversario. 
Nota positiva anche per Masina, un giocatore molto spesso in difficoltà, ma che contro i giallorossi ha fatto vedere ottime cose, soprattutto in fase difensiva. 

In linea generale però penso che sia stato l’atteggiamento la chiave della buona prestazione dei rossoblu, che hanno affrontato una squadra ovviamente superiore, con buon spirito e intraprendenza.

Cosa non ha funzionato?

Purtroppo non siamo stati bravi a creare situazioni pericolose. Oltre al colpo di testa di Masina, e al cross di Krafth in cui non è arrivato Di Francesco, abbiamo faticato parecchio a trovare l’uomo che potesse colpire a rete. Questo è un problema che il Bologna forse aveva risolto con Palacio, che creava da solo anche opportunità da gol. Petkovic non ha giocato una bella partita, va detto, assorbito da un Fazio in serata di grazia. 
Un altro che poteva dare sicuramente di più è Simone Verdi, che da la sensazione di poter fare la giocata da un momento all’altro, ma ancora quella scintilla non è arrivata, salvo poche partite. 

Un altro aspetto su cui Donadoni dovrà lavorare è la marcatura nei calci d’angolo. Nel primo tempo è arrivato il colpo di testa di Dzeko, completamento libero di staccare in area piccola; e soprattutto l’azione del gol. El Shaarawy si inventa un colpo straordinario, ma ha avuto tempo e spazio di coordinarsi in area. 

Tutto sommato usciamo a testa alta dall’Olimpico, consci di aver fatto una buona partita, nonostante la poca pericolosità davanti. Un passo in più rispetto all’anno scorso è stato fatto, e si può vedere ad occhio nudo. Ora serve il vero salto di qualità contro avversari più abbordabili. Sabato arriva il Crotone, se lo affrontiamo con lo stesso atteggiamento faremo bene, magari aggiungendo un po’ di precisione in avanti.

 

(Fonte immagine: SkySport)

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