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RdC – La beata gioventù: Bologna, una delle piazze più giovani d’Italia – 1 Nov

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Dopo le sconfitte patite dal Bologna contro Atalanta, Lazio e Roma, il messaggio è solo uno: non bocciate questo Bologna. Nonostante la terna di partite ostiche con cui i rossoblù hanno avuto a che fare si siano concluse senza incamerare punti, secondo la dirigenza e Donadoni ci sono ottime basi su cui rilanciare le proprie ambizioni. Il salto di qualità tanto atteso non è ancora giunto, ma è di sicuro iniziato e passa anche per la capacità di reagire ai momenti sfavorevoli della squadra, motivo in più per non fallire la ghiotta occasione di riscatto contro il Crotone sabato alle 18. Un notevole segnale di fiducia il Bologna l’ha comunque messo a segno, schierando sabato contro la Roma la formazione più giovane di Serie A, tenendo conto solo dei giocatori di movimento. Includendo i portieri scivolerebbe al secondo posto, preceduta unicamente dal Milan che fra i pali schiera abitualmente il diciottenne Donnarumma. Il Bologna ha finora messo in campo formazioni dall’età media di 26,1 anni ed è settimo nella classifica della Serie A riguardante la linea verde degli undici titolari, dietro a Milan (24,6), Benevento (25,1), Fiorentina (25,3), Crotone (25,3), Atalanta (25,3), e Verona (25,8). All’Olimpico l’età media ha raggiunto quota 25,1 contando tutti gli undici effettivi, 24,3 escludendo Da Costa e senza un Palacio fondamentale che è mancato sia contro la Lazio, sia contro i giallorossi. Il diesse rossoblù in relazione a questi dati non tollera il concetto di bocciatura attribuito alla compagine di Donadoni: <<Una cosa è perdere certe partite male, come accadeva un anno fa, un’altra è perdere giocandosela, per di più con una squadra giovane che non può contare sulla malizia, ma su tecnica, corsa, tattica, carattere. Affrontare certe avversarie senza poter contare sul bagaglio dell’esperienza è una difficoltà in più. Restano gli zero punti conquistati nel trittico, ma resta pure il fatto che una squadra giovane è destinata a crescere. Credo che questi dati spostino molto il ragionamento circa eventuali bocciature.>> Il progetto giovani però non passa solo dai giocatori in erba: <<La gara di Roma e il percorso di crescita dei ragazzi dimostra che con l’arrivo di Palacio il progetto giovani non è finito in soffitta. Tutt’altro: non esiste progetto giovani senza qualche vecchietto, perché i ragazzi, se restano tra loro, crescono più lentamente. Se aggiungi giocatori di esperienza giusti, che abbiano qualcosa da trasmettere e che si sentano coinvolti, ecco che il progetto giovani è rafforzato e i ragazzi crescono più velocemente.>> Testimonianza tangibile è senza dubbio l’evoluzione di Pulgar, ragazzo di belle speranze ma fino all’inizio di questa stagione indolente e vittima di un temperamento un po’ sopra le righe. Post Bologna-Napoli, dopo la sua prestazione negativa sul rettangolo verde, si scagliò tramite Instagram contro i suoi critici. Ne è conseguita una multa da parte della società, ma soprattutto un discorso da parte di Da Costa, Maietta e Palacio. Da quel momento Pulgar ha svoltato, diventando un elemento imprescindibile a cui però Donadoni dovrà rinunciare nella sfida di sabato contro il Crotone. Crotone che in quanto a linea verde si trova in partita con il Bologna, che sabato non avrà scusanti in virtù della crescita tanto auspicata: i tre punti sono d’obbligo.

Fonte: Il Resto del Carlino; articolo di Marcello Giordano

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