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#BFCSampdoria: nella mente dei mister – 24 nov

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Ci siamo ripresi. A Verona sono arrivati i 3 punti che mancavano da ben 4 turni, e il successo contro l’Hellas è un bel boccone di ossigeno, che vuol dire aria da decimo posto. 
Siamo tornati lì dove volevamo stare, fin dall’inizio della stagione, sopra le squadre cosiddette “medie” e molto distanti da quelle che lotteranno per la retrocessione. A casa di Cerci e compagni, va detto, la prestazione non è stata eccelsa, ma il carattere e la voglia di recuperare e vincere un match scorbutico vuol dire che la squadra pian piano sta maturando, e i meriti vanno spartiti tra mister e giocatori. 

Domani nell’insolito orario delle 15, andrà in scena Bologna-Sampdoria, una sfida molto interessante, contro una big (lo dobbiamo dire visto l’inizio di campionato) del nostro calcio.
Il capolavoro è tutto di Giampaolo, che ha creato una base solida l’anno scorso, ed ha saputo ripartire nonostante le tante cessione in estate. 
I blucerchiati giocano bene, segnano molto (27 gol, quinto miglior attacco) e subiscono poco (15, sesta miglior difesa). Il sesto posto in classifica, con una partita ancora da giocare, certificano un lavoro eccelso dell’allenatore, e grande qualità e disponibilità da parte dei giocatori. 

Per avvicinarci al meglio alla partita del Dall’Ara, ecco le probabili formazioni.

Sampdoria.

Giampaolo dovrà fare a meno, almeno dal primo minuto, di Dennis Praet, alle prese con un problema alla caviglia. I sostituti ci sono, e di sicuro affidamento. Per il resto soliti uomini, e consueto modulo: 4-3-1-2, con questi interpreti:

Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Strinic; Barreto, Torreira, Linetty; Ramirez, Quagliarella, Zapata. 

L’unico ballottaggio è sulla corsia di destra, con Sala che insidia Bereszynski per una maglia da titolare, anche se il polacco dovrebbe spuntarla.

Bologna

Per Donadoni qualche dubbio in più soprattutto in difesa, dove Masina rischia il posto dopo la pessima prestazione di Verona, con tanto di sostituzione nel primo tempo. 
In tutti i casi crediamo che Adam possa scendere in campo dal primo minuto anche questa volta, con Mbaye (o Torosidis) dall’altra parte, vista anche la non perfetta condizione fisica di Krafth.

Ecco quindi l’11 che, probabilmente, scenderà in campo domani:

Mirante; Mbaye, Gonzalez, Helander, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Palacio; Destro.

Il modulo dovrebbe essere quello visto lunedì scorso, cioè un 4-3-2-1, con Verdi e Palacio più stretti rispetto al solito modulo a tre punte, per portare fastidi tra le linee e creare qualche spazio in più per Mattia Destro. 
In fase offensiva sarà fondamentale un costante movimento per non dare punti di riferimento, e coraggio nella fase di primo sviluppo per sfuggire al pressing doriano, sempre organizzato e feroce. In questo caso dovrà salire in cattedra Pulgar, che dovrà prendersi la responsabilità di farsi dare il pallone e di impostare la manovra. 

In fase di non possesso si fa ancora più dura per i rossoblù. I pericoli arrivano dal movimento armonico di tutta la manovra d’attacco blucerchiata, che sfrutta il moto continuo delle punte, la qualità del trequartista, e la capacità di inserimento delle due mezz’ali, sempre svelte a gettarsi in area tra le maglie avversarie. Vista la mancanza di esterni offensivi questo aspetto è fondamentale per il gioco di Giampaolo.

Per non cadere troppo facilmente nella trappola, bisognerà stare molto compatti e corti tra le linee, per non concedere, soprattutto a Ramirez, di puntare l’uomo o di servire le due punte, che si allargheranno spesso per trovare maggior spazio. 

Per fare questo tutti dovranno mantenere l’asticella dell’attenzione sempre molto alta, perchè il campionato insegna che appena si perdono le distanze, la Samp ti punisce. 

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