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Bologna vs Sampdoria 3 a 0: la cronaca del match – 25 nov

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Proprio quando l’ambiente rossoblù cominciava a storcere il naso, preoccupato delle analogie tra questa stagione e quella precedente, il Bologna trova un successo sorprendente, una vittoria davvero incredibile. I tre punti erano pronosticabili alla vigilia, specialmente perché la Sampdoria, che arrivava da un bellissimo periodo, culminato con il ko inflitto alla Juventus, fisiologicamente ha brutte battute a vuoto, come il 4 a 0 subìto dall’Udinese. Tuttavia, è il modo in cui è maturata la vittoria ad aver sorpreso tutti. Nel primo tempo i petroniani dominano gli ospiti, conducendo per 2 a 0. Nel finale della prima frazione di gioco, un’espulsione discutibile di Torosidis getta il Bfc nelle solite difficoltà. E invece i secondi quarantacinque minuti dei leoni rossoblù sono da applausi. Gli uomini di Donadoni non solo si difendono eroicamente con un uomo in meno, ma riescono addirittura a trovare il tris, che chiude i giochi.
Una vittoria straordinaria, che vale la pena di rivivere insieme.

Allo start le due formazioni partono su ritmi molto alti, senza tentativi di studio. Gli ospiti provano a sorprendere i padroni di casa con la tipica rapidità di gioco, ma la retroguardia emiliana non cede di un centimetro. E al terzo minuto è la squadra di Donadoni ad affondare il colpo e a passare in vantaggio. L’azione è da manuale: passaggio verticale di Torosidis verso l’area, velo di Poli e palla a Destro, che anticipa pure Palacio, salta Ferrari e tira in porta; Viviano è impreciso nella deviazione e Simone Verdi non può che ringraziare e segnare il gol dell’1 a 0.
Lo svantaggio potrebbe spingere gli uomini di Giampaolo ad una immediata reazione, e invece gli emiliani fanno fuoco e fiamme, senza smettere di attaccare neanche un secondo. All’8′ Donsah sguscia bene tra le linee avversarie e prova a ripetere il gesto tecnico di cinque giorni fa, ma senza successo. Sulle fasce Verdi e Palacio fanno ciò che vogliono e la Sampdoria va in sofferenza a più riprese. Al 16′ Pulgar mette i brividi a Viviano con una bella botta al volo dalla lunetta fuori dall’area. Delle iniziative ospiti non c’è traccia, De Maio, Maietta, Torosidis e soprattutto Mbaye respingono tutto, sono un muro di gomma.
Al 20′ è ancora il Bfc a spingere, con il destro di Torosidis parato da Viviano. La Sampdoria soffre sempre di più, e il gol ormai è nell’aria. Tre minuti dopo, su calcio d’angolo, Verdi dipinge una traiettoria sublime per l’incornata di Mbaye. 2 a 0. Troppe volte il terzino è stato criticato, tenuto fuori dalle rotazioni e persino messo sul mercato. È la rivincita di Mbaye e il pubblico accoglie la sua corsa verso la curva tra gli applausi commossi. E il suo canto del cigno non finisce qui: disputerà una prestazione straordinaria, risultando il migliore in campo.
Ma torniamo a noi. Il momento idilliaco felsineo dura ancora qualche minuto prima del ritorno della Samp, determinata ad accorciare le distanze entro la fine del primo tempo. I padroni di casa sbagliano con il solito atteggiamento passivo di chi ha già la vittoria in mano. Nonostante ciò, la difesa rossoblù si difende molto stretta e compatta, riducendo al minimo le incursioni centrali dei blucerchiati, tipiche delle squadre di Giampaolo, e di conseguenza anche le loro occasioni da gol. Dal 40′ arrivano però i primi pericoli. I petroniani si abbassano troppo, commettendo qualche errore. Al 43′ Ramirez rischia di approfittare dell’unico svarione di gara dello straordinario De Maio, mentre Torosidis entra con il piede a martello su Barretto, meritandosi il cartellino giallo. Tutti i pericoli vengono respinti, ma al 47′ arriva l’ennesimo episodio negativo per i petroniani. Su un lancio lungo Zapata brucia Torosidis. Secondo le prime ricostruzioni il greco non sembra toccare l’ex Udinese, che invece frana a terra conquistando la punizione. Il direttore di gara Maresca non ha dubbi e assegna il secondo giallo con conseguente rosso all’ex Roma.
Le due squadre vanno al riposo sul risultato di 2 a 0, ma 45 minuti in dieci contro la Sampdoria sono tutt’altro che facili.
Servono dieci leoni in campo. Destro deve lasciare spazio a Masina, cosicché i bolognesi possano avere più copertura.
La Sampdoria prova ad attaccare, ma lo fa a ritmi troppo lenti e con un palleggio molto prevedibile. Per di più, gli uomini di Giampaolo provano spesso a saltare l’avversario per creare superiorità, salvo poi rimbalzare contro i muscoli di Donsah, l’aggressività di Poli, la cattiveria agonistica di Pulgar e soprattutto alla splendida organizzazione della retroguardia rossoblù. Anche Palacio e Verdi si sacrificano per il team e di conseguenza gli spazi sono strettissimi per gli ospiti. Il primo varco viene trovato da Alvarez, ma il suo tiro viene bloccato da Mirante in due tempi. I blucerchiati trovano qualche calcio d’angolo e alcuni spunti interessanti, ma di fatto non impensieriscono mai i padroni di casa. E incredibilmente, al 74′, il Bologna trova il tris grazie ad Okwonkwo, già eroe al Bentegodi contro l’Hellas Verona ed entrato pochi minuti prima al posto di Simone Verdi, per alcuni una mossa azzardata. Gran parte del merito va però a Godfred Donsah. Il ghanese parte sulla fascia come una furia e sappiamo bene come le sue cavalcate siano micidiali per gli avversari. Il classe ’96 entra poi in area serve in mezzo dove Orji respinge con una spallata il generoso Palacio e poi calcia il pallone in gol. 3 a 0 e tripudio rossoblù.
A questo punto la Samp tenta l’ultima reazione, ma quando al 79′ il tiro di Verre centra sfortunatamente il palo, gli uomini di Giampaolo tirano i remi in barca alzando bandiera bianca. I blucerchiati si arrendono ai rossoblù per 3 a 0. Il Bfc sale al settimo posto a quota 20 punti, in attesa delle altre partite.

La bella posizione in classifica e l’esaltante vittoria gasano a mille i cuori rossoblù, ma certamente l’andamento della squadra di Donadoni è altalenante. Si susseguono sconfitte umilianti a successi insperati come quello di stasera. È evidente che il team debba ancora trovare un equilibrio fisico e mentale più che sul piano del gioco. Si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie, questo è indubbio. Tuttavia questa vittoria dovrebbe essere presa da esempio: i felsinei possono risultare travolgenti e insuperabili se in campo non mancano cuore, sacrificio e intelligenza. È questa la pozione magica del calcio. Donadoni la avrà insegnata ai suoi? Non ci resta che attendere e vedere se questo Bologna farà l’Asterix della Serie A, o se si tratteranno invece di piccoli fuochi di paglia.

Fonte immagine di copertina: Corrieredibologna.corriere.it

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