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Fabio Frongia (Sardegna Sport.com): “Occhio a Faragò, Donadoni è ricordato ancora con molto piacere – 2 dic

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Foto di Valentino Orsini

 

 In occasione del match di domani (domenica 3 dicembre) tra Bologna e Cagliari in programma allo Stadio Renato Dall’Ara (fischio d’inizio ore 15.00), abbiamo intervistato Fabio Frongia, collega cagliaritano del sito www.sardegnasport.com, che si occupa, oltre che di Cagliari calcio, di tutto ciò che interessa la sfera sportiva dell’area sarda. Con Lui abbiamo proseguito la tradizione che vuole che www.1000cuorirossoblu.it crei sinergie tra altre Redazioni, in modo da far conoscere ai propri lettori anche ciò che accade fuori dal contesto Bologna. Andiamo quindi a leggere insieme che cosa ha detto Fabio a proposito della partita di domani!

 

 

 

Il Cagliari ha deciso, il 18 ottobre, di promuovere Diego Lopez, dopo l’esonero di Massimo Rastelli. Lo stesso Diego Lopez che domenica tornerà al Dall’Ara da avversario, dopo aver guidato il Bologna nel 2013/2014, in Serie B, prima di essere sostituito da Delio Rossi. Quanto è cambiato dalla precedente gestione?

“L’addio al Bologna, in quel momento, ha fatto molto male a Lopez, che non ha mai nascosto il dolore, ricordando più volte l’avventura bolognese (“io e il direttore Fusco facemmo un ottimo lavoro con pochi soldi”, dice) e il divorzio per mano di Pantaleo Corvino. Lopez è un allenatore che ancora deve dimostrare tutto o quasi: dopo un buon inizio “protetto” da Cellino in quel di Cagliari, chiuse male in Sardegna e fallì a Bologna e Palermo, non ha mai entusiasmato per particolari doti di stratega o motivatore. A Cagliari ha iniziato bene, ha vinto tre scontri diretti e perso “bene” le altre sfide, penso che sia ancora presto per parlare di mossa giusta o di un Lopez finalmente esploso.”

 

Cocente e deludente l’eliminazione dalla Tim Cup di lunedì (fu Coppa Italia) per mano del Pordenone, tra l’altro ad opera di un ex rossoblù di Bologna (Alessandro Bassoli): quanto potrebbe pesare questa sconfitta sulla partita di domenica e sulla panchina di Lopez?

“La panchina di Lopez non è a rischio, la sconfitta col Pordenone ha fatto male e si vedrà proprio dalla prestazione (al di là del risultato) in quel di Bologna se ha lasciato strascichi. Sarà un Cagliari quasi del tutto diverso da quello visto martedì, però l’eliminazione ha riportato un forte nervosismo e malessere nella piazza. Lopez e Dessena, uscendo dallo stadio, hanno risposto a malo modo a fischi e insulti, domenica al Dall’Ara la squadra dovrà ritrovare la verve delle ultime uscite in campionato.”

 

 Il Cagliari pensava, così come l’intero mondo calcistico, di aver trovato in Leonardo Pavoletti un ottimo attaccante per sostituire (e forse qualcosa in più) Marco Borriello: cosa sta mancando, in questo momento, all’ex centravanti di Napoli e Genoa?

“Ci si aspettava un impatto più deciso e decisivo di Pavoletti, è indubbio. Però, Pavoletti non ha mai fatto mancare l’impegno e il giudizio su di lui è ad oggi buono. Non è stato mai servito al meglio da una squadra molto in difficoltà sul piano dell’organizzazione e del lavoro sulle fasce, tanto che le cose sono migliorate molto con il 3-5-2 di Lopez e la produzione di un ottimo Faragò a tutta fascia sulla destra. Ha segnato tre gol da centravanti vero, le sue quotazioni sono in crescita anche se c’è da fare molto di più, sia con l’aiuto della squadra sia per quanto riguarda il rendimento, alla luce di molte imprecisioni nel dialogo coi compagni e nelle conclusioni in porta. Ma non è certo Pavoletti il problema odierno del Cagliari.”

 

 Sono 3 gli ex Rossoblù che domenica affronteranno nuovamente il Cagliari, questa volta da avversari: cosa ti aspetti da Godfred Donsah, da Lorenzo Crisetig e cosa ne pensi di Roberto Donadoni?

“Donsah è un giocatore che sin dagli esordi cagliaritani ha mostrato talento, esplosività, un bagaglio potenzialmente devastante come mezzala moderna in grado di dare quantità, qualità e gol. Zeman non lo vedeva granché, poi si decise a lanciarlo e non deluse, quindi con Zola e Festa fu uno dei migliori nella sciagurata annata della prima retrocessione con Giulini. Mi pare che stia lentamente venendo fuori, è discontinuo ma rimane una delle frecce più velenose del Bologna. Crisetig prometteva bene, a Cagliari iniziò in modo incoraggiante ma naufragò presto, poi è sparito, penso che debba ancora dimostrare di poter essere un giocatore utile a certi livelli, e mi pare che a Bologna non stia smentendo lo scetticismo. Di Donadoni ho un ottimo giudizio, allenatore che non perde mai l’equilibrio e non regala troppi fronzoli mediatici o a livello tecnico-tattico. Per il momento non sembra adatto per i grandi palcoscenici, spero riesca a venire fuori in modo deciso così da essere tecnico di fascia medio-alta, lo stimerò sempre per la sua educazione e signorilità. A Cagliari Donadoni è abbastanza rimpianto, fece molto bene nella stagione 2010/2011 rilevando Bisoli e portò un calcio semplice ma redditizio e godibile, con tanto buon senso in una squadra ricca di esperienza e talento, reduce dal ciclo Allegri. Fu cacciato per le solite logiche celliniane (da Massimo Cellino) nell’estate successiva mentre lavorava, stavolta dall’inizio, alla nuova annata. Un peccato, è rimasto l’amaro in bocca alla piazza sarda e forse anche al mister che ha sempre parlato bene del Cagliari e di Cagliari”.

 

 Come si sta preparando la squadra al match di domenica (stato di forma e possibile 11 di partenza); ci potrebbero essere delle sorprese? Rivedremo il 4-3-1.2 oppure si darà continuità al 3-5-2? Il giocatore che la squadra di Donadoni deve temere maggiormente?

“Il giocatore, oggi, da temere è Faragò, in gran forma e principale fonte di gioco con il suo lavoro sulla destra, nella catena con Romagna e Barella. Sicuramente sarà un Cagliari col 3-5-2, poche sorprese sono previste rispetto alle ultime due partite, in cui Romagna-Ceppitelli-Andreolli è stato il terzetto difensivo, Faragò-Ionita-Cigarini-Barella-Padoin il centrocampo, Joao Pedro-Pavoletti di punta. Da vedere se Cragno avrà recuperato, in quel caso sarebbe lui il portiere titolare, altrimenti spazio ad un Rafael non sempre pulitissimo.”

 

 Il calciatore, del Bologna, che ti preoccupa di più e perchè.

“Sarebbe banale parlare di Verdi, calciatore che ha una qualità di primo piano per la Serie A e dal quale nascono sempre azioni da gol o realizzazioni in prima persona. Scelgo Donsah, se in giornata può innescare un duello straordinario con il quasi coetaneo Barella, ma sono intrigato anche da Okwonkwo, che ho scoperto in due sfide contro la Primavera del Cagliari e mi lasciò un’ottima impressione confermata dall’impatto in Serie A.”

 

 

 

Non resta quindi che aspettare poco più di 24 ore per capire chi avrà ragione!

 

 

 

A questo link l’intervista realizzata ad un Nostro Redattore.

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