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Alé Bulåggna: “Purtèr i còpp”

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Appuntamento con un nuovo detto proveniente dalla lunga lista di modi di dire ed adagi coniati o reinterpretati dal dialetto petroniano. Cerchiamo di mantenere vivo il nostro gergo ed i nostri modi di dire con la rubrica Alé Bulåggna, un modo per cercare di recuperare e tenere in vita alcuni proverbi e modi di dire utilizzando come fonte il libro “La fantasia popolare nei modi di dire della parlata bolognese”, di Gaetano Marchetti. Potete trovare tutte le uscite precedenti a questo link.

 

“Purtèr i còpp”

Il grande e rimpianto Vujadin Boškov, diceva: “Nel calcio c’è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono”, ma a parte la polemica sul fatto che onori (vittorie) ed oneri (sconfitte) non siano equamente distribuiti, sull’allenatore grava la responsabilità del buon andamento e del buon funzionamento della squadra. E’ parte del suo ruolo. In maniera similare, sul Direttore Sportivo grava la buona riuscita del mercato e sul Presidente il buon andamento societario in generale. Se paragoniamo l’ambiente domestico a quello della società, del mercato e dello spogliatoio, il nostro dialetto ci fornisce una frase che possiamo affiancare a Presidente, DS ed Allenatore, in base alle proprie competenze ed è “purtèr i còpp“.

La frase di cui riappropriarsi oggi è appunto portare i coppi, “purtèr o còpp”, che vuol dire reggere il tetto della casa, ovvero i muri portanti dell’edificio, con chiaro riferimento quindi a chi porta l’onere di gestire e decidere l’andamento della famiglia. Nel caso del calcio e del Bologna, diremo che quando le cose non vanno bene, il Presidente è quello preposto a “purtèr i còpp” della società, che il Direttore Sportivo è quello preposto a “purtèr i còpp” del calciomercato e che l’Allenatore è preposto a “purtèr i còpp” per quello che riguarda i risultati della squadra. Ed i giocatori sono solo spettatori? Ovviamente no, in tutte le famiglie ci sono coloro i quali portano i coppi e quelli che devono aiutarli con opere e comportamenti tali da non essere un problema. Il giocatore quindi dovà seguire più fedelmente possibile quanto gli viene detto di fare, dando sempre il massimo, per aiutare i propri “superiori” a purtèr i còpp” .

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