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Bologna

L’assordante battito di 1000 Cuori…

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Non conosco le regole del marketing, ma se fossi Saputo sarei felice del mio investimento nel Bologna Calcio. Una partita indecorosa (quella contro il Torino) e un tempestivo quanto innocuo sondaggio (quello di 1000CuoriRossoblù) hanno dato prova tangibile dell’affetto che circonda il club. Il risultato è (lo so, le urne sono ancora aperte, ma l’orientamento è netto) sfavorevole a Donadoni. Inevitabile che sia così: in casi del genere, si cerca istintivamente il capro espiatorio e l’occhio si posa subito sulla panchina. Ma al di là del risultato (io ho votato per la conferma del tecnico, per la cronaca), quello che mi preme fare è ringraziare tutti per la partecipazione e rispondere a qualcuno, non potendolo fare a tutti.

Citazione d’apertura per Giorgio Scorzoni, il primo a rispondere al quesito referendario: grande reattività! Poi, GianluMancigian, che scrive“Subito esonero dopo anni che continua a raggiungere tutti i record negativi ha stancato. La situazione sta diventando tragicomica”. Gianlu, di quali record negativi parli? Io non ne ho trovati. Alessandra Bonafè“Sì perché in 89 partite non è riuscito a dare un…senso…alla squadra”: mi sembri ingenerosa, Alessandra. Il Bologna, in questi ultimissimi anni, non è mai stato al di sotto delle aspettative societarie (quelle dei tifosi sono più alte, ma non possiamo crocifiggere Donadoni perché non è riuscito a tagliare traguardi che nessuno gli ha prospettato). Gianluca Casoniva al sodo, e confesso che mi piace. “Voglio i nomi degli eventuali sostituti”: appunto… C’è chi propone Guidolin (che raccoglie consensi e pernacchie in egual misura, quindi non è la soluzione che metterebbe d’accordo tutti), e chi – come James Lucchi– chiude con un “Chiunque va bene” che non è accettabile da chi ama realmente il Bologna, a meno che il Papadopulo di turno non possa rivestire i panni del salvatore della patria (direi di no, eh?).

Lo stesso James si domanda poi “Come fa a votare Donadoni il 25%?”. Ti rispondo io, James, facendo parte della minoranza (ala “rumorosa”…): perché Donadoni è un buon allenatore che ha saputo (con la minuscola…) valorizzare il patrimonio giocatori e perché ha sempre condotto la squadra a raggiungere l’obiettivo fissato da Saputo (questa volta con la maiuscola…), tutto qui. Il tifoso ha (quasi) sempre ragione, ma l’allenatore deve rendere conto al suo presidente. Il tifoso (legittimamente) sogna a occhi aperti, il presidente guarda al concreto. Ha ragione il tifoso, ha ragione il presidente. Entrambi possono decidere di abbandonare: tu puoi cominciare a tifare Chievo, lui può dedicarsi solo al calcio nordamericano. Il tifo è un atto d’amore, quindi irrazionale per definizione. Metti caso che io m’innamori perdutamente di Manuela Arcuri e Manuela non mi cachi neanche di striscio: cattiva lei a trascurarmi o io a pormi un obiettivo irraggiungibile? Ecco, James, il Bologna da coppe europee, oggi, è la tua Manuela Arcuri…

Silvano Pinellici va giù un po’ pesante: “Sì perché è arrogante incompetente presuntuoso ogni volta che abbiamo giocato con 2 a centrocampo abbiamo preso3 gol pure col Cittadella. Non gli è bastato anche oggi centrocampo a due e 3 gol sul groppone sembra faccia di proposito a farci perdere licenziatelo in tronco questo ci fa perdere anche col Frosinone”. Arrogante, incompetente, presuntuoso. Conosco Donadoni da quando giocava nell’Atalanta e nell’Under 21 di Azeglio Vicini: un ragazzo modesto, che non si è mai reso protagonista di polemiche, un talento purissimo che si è adattato alle richieste dei propri tecnici dando sempre il massimo. No, Silvano, secondo me sei fuori strada. Magari, semplicemente, a volte i suoi ragazzi non danno in campo quello che lui si aspetta…

James Lucchiapre il filone catastrofista: “Si rischia la B SE PERDIAMO DAL BENEVENTO ….POI LE PERDIAMO TUTTE”. Un mese fa, dopo aver strapazzato la Sampdoria, era un Bologna da Europa League e oggi è da retrocessione? Dubito… Chi a mio modesto avviso si avvicina alla versione più plausibile, in questo inizio di discussione, è Jemma Massimiliano“…..il Mister è responsabile quanto i giocatori….oggi il FENOMENO Verdi????”. Massimiliano forse non lo sa, ma ha toccato il vero nocciolo della questione chiamando in causa Verdi. Le capacità di Simone sono ben note a tutti, ma a Torino non ha toccato palla. Morale della favola: esistono anche le giornate storte, che possono pure essere… cumulative, ma queste non devono cancellare il buono che c’è. Il Bologna ha perso in maniera indecorosa, vero, ma resta una squadra da centro classifica. Verdi non ha dato segni di vita, vero, ma resta uno dei talenti più in vista del calcio italiano. È così che nasce una critica costruttiva, ragazzi…

GianluMancigiansembra esasperato: “Vedi qual è il problema del Bologna il venti per cento di testardi che continuano a sostenerlo nonostante tutto sto schifo siamo alla follia”. No, Gianlu, siamo alla discussione fra persone civili, discussione peraltro fine a se stessa perché “testardi” e “illuminati” non possono comunque prendere una decisione al posto del presidente che – detto per inciso – a quanto pare fa parte della prima categoria. Magari Guaraldi avrebbe già licenziato Donadoni… Christian Grandiconferma: “Purtroppo sì, questo spettacolo non si può vedere. Consideriamo che molti dei 24 punti, sono frutto di situazioni fortunose…”. Quindi, se il Bologna vince è fortunato e se perde è scarso? Marco Tarozziva oltre: “Sono frutto di giocate estemporanee da parte di quei 5 giocatori da sx classifica. Il resto della squadra è da salvezza o B. Un paio nemmeno da serie B secondo me”. Fosse vero quello che sostiene Marco, a Donadoni andrebbe dedicato un monumento equestre in Piazza Maggiore: apriamo un altro referendum?

Thomas Trebbiè pacato e determinato al tempo stesso: “A parte la partita di oggi, che è stato l’apice se a mente fredda andiamo ad analizzare le ultime partite e le vittorie di quest’anno solo in un paio abbiamo espresso un gioco. Nella maggior parte sono frutto o dei singoli o di busonate e questo da 3 anni a questa parte. Ciclo finito. Non abbiamo un gioco offensivo e da qualche partita, anche nessun gioco difensivo. Preoccupante”. Quel fatto che se vinciamo siamo fortunati e se perdiamo siamo tristi continua a irritarmi, però lo accetto e rimando Thomas alla lettura della classifica finale. Ci risentiamo a maggio, quando potremo VERAMENTE giudicare la stagione dei rossoblù.

Franco Melottifonda la sua opinione sui numeri: “Sì perché ha il 50/100 di sconfitte”. Che non farebbe una piega, se stessimo parlando del Barcellona, del Bayern o del Paris Saint Germain; peccato che stiamo parlando del Bologna… GianluMancigianespone una tesi difficilmente sostenibile: “Questo mister è riuscito ad affossare qualsiasi buon giocatore gli è stato dato”. A me sembra che abbia invece valorizzato il patrimonio giocatori del Bologna, da Diawara a Verdi. Stefano Sgarritaglia corto: “Certamente….mai piaciuto come allenatore…..”. In casi del genere, inutile aggiungere altro: se non gli è mai piaciuto, non sarà neanche scandalizzato…

Renata Rimondiaffronta un tema caldo: “Sì perché non ha mai dato una identità alla squadra”. A parte il fatto che questa faccenda dell’identità è ridicola, ne approfitto per toccare un tasto caro a molti. Buona parte della tifoseria guarda con invidia Atalanta, Chievo e Udinese, tanto per restareai tre esempi più citati. Procediamo in ordine. L’Atalanta è un esempio per tutti: bel gioco, risultati, valorizzazione dei calciatori. La differenza fra la Dea e il Bologna sta nel passato di ciascuno dei due club: l’Atalanta, storicamente, ha sempre investito forte sul settore giovanile (chiedete allo stesso Donadoni…), mentre il Bologna dagli anni Settanta a… ieri ha pensato ad altro; dal 1990, l’Atalanta ha avuto due soli presidenti (Ivan Ruggeri, sostituito dopo aver subito un ictus dal figlio Alessandro, e Antonio Percassi), il Bologna otto “veri” (Gazzoni, Cazzola, Menarini, Porcedda, Zanetti, Pavignani, Guaraldi, Saputo, non considerando le “reggenze” Cipollini e Tacopina), quindi è evidente che da un lato c’è continuità (come per Chievo e Udinese: la famiglia Campedelli gestisce il club veronese dal 1990 e la famiglia Pozzo gestisce il club friulano dal 1986), dall’altro – il nostro… – marasma. Ultimo particolare: tre anni fa, stagione 2014-15, il Bologna era in Serie B dopo aver rischiato di non riuscire a iscriversi al campionato, mentre Atalanta (diciassettesima), Chievo (quattordicesimo) e Udinese (sedicesima) erano in Serie A. Insomma, al di là del blasone – che purtroppo non dà punti – il Bologna sconta oggi decenni di gestioni complicate.

Della Rocca Staniha le idee chiare: “Voglia di risultati e bel gioco….pessimo motivatore e comunicatore noioso!”. Per lui, due consigli. Il primo: se ama risultati, bel gioco e colori rossoblù, può sempre tifare Barcellona. Il secondo: se non trova simpatico Donadoni, basta non invitarlo a cena…Paolo Minelliè più realista del re: “No…ha per ora rispettato i programmi che la società ha definito…se ne riparla eventualmente a fine campionato e poi …con chi?”. Già, con chi? Maurizio Pivettipassa addirittura al contrattacco: “No. Il mister Non si tocca. Troppo comodo.Pensate che via Donadoni la squadra diventi da coppa?” Chi lo dovesse pensare, Maurizio, avrebbe una fantasia eccezionale. Massimo Mantovaniinsinua un dubbio: “sì ormai non e’ più padrone dello spogliatoio”. Se così fosse, caro Massimo, sarebbe gravissimo: già nel recente passato (ricordi?) il Bologna finì in B perché un presidentucolo finì in balìa di alcuni giocatoruncoli che vollero la testa del tecnico offrendo in cambio una dolorosissima retrocessione. A me non risulta che la squadra sia contro Donadoni: se hai notizie certe, dai l’allarme; in caso contrario, per favore, astieniti…

Yuri Fustiniè laconico: “Ha rotto l’anima”. Mi sembra deboluccia, come motivazione per un licenziamento… Monica Ferrarettiè più loquace: “Non da’ gioco alla squadra sono 3 anni che manchiamo di verve agonistica e di gioco di squadra. Poi sempre le stesse parole dobbiamo imparare dai nostri errori, non siamo stati incisivi, sempre la stessa cosa. Oggettivamente sono stanca di vedere sto scempio, poi i colori restano semprehttps://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f6c/1/16/2764.png❤️https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f6c/1/16/1f499.png?”. Forse Donadoni ripete gli stessi concetti perché i suoi ragazzi commettono gli stessi errori, Monica…

Daniele Marescottiinvoca Piazzale Loreto: “Tristezza assoluta, se perdiamo con il Benevento in casa, che tra l’altro facciamo schifo, è da fucilare in piazza”. Sarebbe troppo facile attaccarsi al tuo sproloquio per difendere la mia tesi, così non lo faccio. Diciamo che il Bologna batterà il Benevento e non scorrerà sangue, ok? Gianluca Nanniintroduce il processo alle intenzioni, specialità nella quale gli Italiani si sono sempre distinti: “Sembra quasi che abbia voglia di andare a Milano….”. Io sto ai fatti, che sono due: il Milan non l’ha cercato, lui non ha cercato il Milan. Il resto son cazzate. Franceschini Sergiomette addirittura in campo le sue doti da chiaroveggente: “Per me vuole farsi esonerare per essere pronto per il Milan il prossimo anno perché anche Gattuso tapperà di sicuro”. Così abbiamo già messo a posto pure Ringhio…

Francesco Buttignonè già in clima elezioni: “Per me chi dice no sono gli stessi che sono pro all’accoglienza spropositata dei migranti”. Mattia Giovannini, al proposito, si pone una domanda:“Mi spieghi il nesso? Cazzo c’entra una partita di calcio o un allenatore con l’accoglienza degli immigrati?”. Francesco Buttignonnon demorde: “Ho detto che SECONDO ME chi è pro a tenere Donadoni sulla panchina del bolo fanno parte anche di quella schiera di persone che sono pro all’accoglienza SPROPOSITATA dei migranti. Ho usato secondo me e spropositata e non ho usato la parola SOLO. Non c’entrano un cazzo i 2 argomenti ma secondo me è proprio così”. Non entro nel merito, perché non si spara sulla Croce Rossa; piuttosto stendo un velo pietoso…

Daniele Marescottiincalza: “Attenzione adesso ci si becca dei maigoduti perché critichiamo, dove sono i sempregoduti che sostenevano che andava tutto bene e che non capiamo di calcio”. Daniele, il libero esercizio della critica è fondamentale in ogni tipo di civiltà. Ma attenzione: criticare è lecito, sparare minchiate è ridicolo. Franceschini Sergioriporta la discussione in ambito tecnico-tattico: “Non puoi presentare un 4231 senza fare pressing esasperato come i primi 70 minuti di Napoli-Bologna o non hanno capito i giocatori o più probabile gli giocano contro”. Ovvio, e Sergio mi pare che lo dia per scontato, che Donadoni avesse chiesto un altro tipo di atteggiamento alla squadra; meno ovvio ipotizzare un ammutinamento (in quel caso, ripeto, la questione sarebbe gravissima).

Alessandra Suppinila butta sull’evangelico: “Sì perché sta ancora aspettando che la mentalità giusta venga giù dal cielo”. Ti ricordo, Alessandra, che il signore in questione era uno dei pilastri della squadra italiana più vincente in campo mondiale: la mentalità giusta era il suo pane quotidiano quando il calcio era ancora una roba seria… Francesco Figus la pensa in maniera diversa da me, ma espone la sua tesi con grande lucidità e lo apprezzo:“Donadoni se ne deve andare perché ha già ampiamente dato. Però direi di mantenere la calma fino a fine stagione, cosicché la scelta possa essere più ampia, migliore e meno impulsiva. Adesso nessuno lo sopporta più giustamente. Sarà un altro campionato di un grigiore assoluto…”. Ecco, rimandare eventuali linciaggi e fucilazioni a fine stagione è un buon consiglio…

Angelo Cavinaè esasperato: “L’ho sempre stimato e difeso…ma ora comincio a dare ragione ai suoi detrattori..Una squadra come il Bologna non può fare di queste figure di merda! Rispetto per la maglia e per i tifosi!”. Il Bologna è la squadra del cuore, ma non dimentichiamo che in Serie A ce ne sono altre diciannove, di squadre del cuore, e il Bologna (che tre anni fa era in B, che viene da gestioni disastrose, etc. etc.) non è “più” delle altre. Diciamo allora che in generale TUTTI i giocatori di TUTTE le squadre devono rispettare maglie e tifosi… Luca Zerbiniindividua il reale problema: “Finché non ci sarà lo stadio la minestra sarà questa , qui i dirigenti Non ragionano da tifoso e non gliene frega un cazzo di fare figuracce , almeno fino a che non si rischia la B”. Bravo, Luca: i dirigenti non ragionano da tifosi, ma da dirigenti. Succede a Bologna come altrove. Ed è giusto che sia così, altrimenti non esisterebbe più il calcio da un pezzo.

Sergio Senesivede scelte sbagliate: “Sì con lui troppe prestazioni ignobili. Mette in campo formazioni senza logica come oggi ed effettua spesso cambi illogici non sa dare grinta ai giocatori”. E tu, Sergio, chi avresti mandato in campo, contro il Torino? Marco Spalazziè catastrofico: “A me oggi è sembrato di vedere giocatori senza più voglia e con le valige pronte e l’allenatore non ha capito un cazzo, quindi ci vuole l’esonero per risolvere la questione”. Se i giocatori hanno la valigia pronta, più che esonerare Donadoni bisogna comprarne una ventina di nuovi, Marco… Francesco Buttignonè per l’autogestione, sulla scia della Democrazia corinthiana:“Allora facciamo senza .. tanto non arriviamo tra le ultime 4 anche se fanno senza..”. Se Socrates fosse vivo, approverebbe…Luigi Mingozziintroduce un nuovo argomento: “La squadra è poco “allenata”, cioè poco ritmo, poca fisicità, sempre più lenta degli avversari…”. Un mese fa, dopo il match contro la Sampdoria, avrebbe scritto la stessa cosa?

Davide Veronesiricorre all’album dei ricordi: “Sì immediatamente, dopo sei mesi con Donadoni diventano tutti più scarsi, se i calciatori commettono sempre gli stessi errori la responsabilità è anche sua, ricordate Ulivieri? Carlo Nervo disse che gli insegnò anche a correre modificandone la postura, Paramatti con lui diventò un giocatore da A, confrontatelo con la parabola di Masina… Poi tatticamente non ne azzecca una, fa cambi incomprensibili”. So che la gratitudine non è di questo mondo, però Ulivieri – che a mio avviso, va detto, non èuno  scienziato della panchina – ha fatto qualcosa di buono e Donadoni – a star stretti – non è da meno. Personalmente, trovavo inutile Pulgar: lui lo ha trasformato in un buon “volante” e gliene do atto, per non parlare di Verdi che è passato dall’anonimato al ruolo di uomo-mercato. Insomma, non esageriamo nell’ingratitudine e lasciamo perdere Masina, che non mi sembra sia peggiorato per colpa del tecnico…

Daniele Marescottivorrebbe un incrocio fra Bisio e Mourinho… “È la persona più spenta che esista, nello spogliatoio altro che urli, dirà: per piacere segui l’uomo, attento a non farti superare e minchiate del genere”. Quindi il nostro amico Daniele è convinto che per farsi ascoltare sia necessario urlare? Io, no. Lorenzo Bavieri, invece, la butta decisamente sul comico:“Mia zia Lina potrebbe essere un valido sostituto!! Ha 79 anni e non ha mai visto una partita di calcio ma ha sicuramente più grinta dì crisantemo!!”. E io che pensavo si trattasse di una discussione intelligente…Aurelio Saragosaspiazza tutti, me compreso, con una considerazione che nessuno aveva ancora fatto: “A 6 punti dal sesto posto in classifica? esonero, No!… Comunque, se Donadoni non stimola i suoi e fa un risultato positivo nella gara contro il Benevento! Allora si! https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f7f/1/16/1f60a.png?https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f6c/1/16/2764.pnghttps://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f6c/1/16/1f499.png?”. Già, perché nella fretta ci siamo dimenticati di dire che il Bologna è a sei punti da un per me impensabile sesto posto e a nove da un impossibile terz’ultimo posto: come dire che, a oggi, il bilancio numerico della stagione è assolutamente dignitoso…Potremmo andare avanti ancora molto, invece preferiamo chiudere con la segnalazione di Luciano Naldi:“E la prossima è contro il Benevento che ha asfaltato la Samp. PAURAAA https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/fd0/1/16/1f602.png?https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/fd0/1/16/1f602.png?https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/fd0/1/16/1f602.png?”. Accipicchia, Luciano: avendo fatto lo stesso il Bologna contro i blucerchiati, magari ci scappa un bel pareggio…

In definitiva, grazie a tutti i tifosi che hanno partecipato (e partecipano, perché le “urne” sono ancora aperte) al nostro sondaggio. A prescindere dal pensiero di ciascuno di noi, l’invito è a non perdere mai di vista la realtà: del Bologna che faceva “tremare il mondo” sono rimasti i colori sociali e gli splendidi ricordi da rivivere. Il Bologna 2017-18 è in realtà quello che pochi anni fa stava per portare i libri in tribunale, che ha agguantato la promozione per il rotto della cuffia, che sta lavorando per un futuro migliore. Abbiate sogni realizzabili, cari Cuori Rossoblù, altrimenti farete la fine che ho fatto io con Manuela Arcuri…

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